Nella loro lista della spesa, gli analisti di Societe Generale hanno incluso anche tre titoli dalle buone prospettive di breve termine, che potrebbe probabilmente essere il caso di valutare congruamente nella predisposizione delle proprie strategie di investimento azionario. Ma quali sono? E che cosa hanno – forse! – in serbo per noi?
Bmw
Cominciamo da uno dei massimi big dell’automotive internazionale, Bmw. La casa automobilistica tedesca guidata da Harald Krueger ha chiuso il primo trimestre 2017 con ricavi pari a 23,45 miliardi di euro, in aumento del 12,4% rispetto a quanto ottenne (20,85 miliardi di euro) nello stesso periodo dell’anno precedente.
A migliorare è anche stato il risultato operativo, salito del 7,7% da 2,46 miliardi di euro a 2,65 miliardi di euro, così come l’utile netto, balzato del 31% a 2,15 miliardi di euro, contro precedenti 1,64 miliardi di euro. Per l’esercizio in corso, il consiglio di amministrazione si attende una marginalità tra l’8-10%, con leggera crescita delle vendite oltre i livelli del 2016.
Stando all’analisi degli osservatori SocGen, sugli utili attesi per il 2017 Bmw (che capitalizza più di 55 miliardi di euro) sta trattando con un multiplo ev/ebit (cioè, il rapporto tra il valore dell’impresa e il reddito operativo netto) pari a 3,8, la metà della propria media di lungo termine, pari a 7,2.
Inoltre, il lancio di alcuni nuovi modelli nel corso del 2018 dovrebbe permettere al titolo di sostenersi sia durante l’attesa (secondo semestre 2017) sia durante l’esercizio in cui i nuovi modelli saranno lanciati sul mercato.
Il titolo ha un rendimento di cedola pari al 4,5% nel 2017 e al 4,9% nel 2018 e, secondo gli analisti dell’istituto di credito europeo, potrebbe essere una buona scelta di acquisto all’interno del proprio portafoglio, con un target price di 98 euro, e total return pari al 21,4%.
Renault
Rimaniamo sempre all’interno del settore auto con Renault, la casa automobilistica guidata da Carlos Ghosn. Renault ha chiuso il primo trimestre 2017 con ricavi in aumento del 25,2% a 13,13 miliardi di euro, grazie anche al contributo realizzato dalla controllata russa Avtovaz. Al netto dei risultati della casa russa, l’incremento sarebbe comunque stato piuttosto sostanzioso, + 19,7%, a 12,56 miliardi di euro.
Per quanto concerne il risultato commerciale, nei primi tre mesi dell’anno il gruppo francese ha venduto poco più di 873 mila veicoli, in aumento del 15,8% su base annua, contro una crescita del 4% del mercato nel suo complesso.
Ebbene, gli analisti dell’istituto di credito europeo affermano che il target price della casa automobilistica transalpina sia oggi pari a 96 euro, con un total return del 23%, considerato che la valutazione attuale non rispecchierebbe pienamente la trasformazione già avvenuta all’interno del gruppo.
Tra gli altri fattori che dovrebbero supportare l’acquisto del titolo Renault all’interno del proprio portafoglio di riferimento, anche le crescenti sinergie in atto e la ripresa nei mercati emergenti, dove la società è presente. Il titolo viene scambiato oggi a 5,5 volte l’utile del 2017 e 5 l’utile stimato per il 2018, con rendimento della cedola del 4,4% nel 2017 e del 5% nel 2018. La capitalizzazione odierna è di poco inferiore ai 24 miliardi di euro.
Axa
Chiudiamo il breve recinto di titoli a tenere sotto controllo, seguendo le indicazioni di Societe Generale, con Axa. La compagnia assicurativa ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi per 32,4 miliardi di euro, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto ai 32,2 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, con Solvency II ratio del 196%, contro il 197% dello stesso periodo dell’anno scorso.
Per gli analisti SocGen la società “merita” un target price di 29 euro, con total return del 26,4%. Le quotazioni attuali vengono ritenute sufficientemente attraenti da poter valutare congRuamente la possibilità di poter far proprio il titolo all’interno del proprio portafoglio finanziario, considerato che l’azione è scambiata a 9,5 volte l’utile 2017 contro una media di settore di 11.
Inoltre, gli analisti della banca sottolineano come le prospettive siano sicuramente migliori di quelle dei concorrenti, grazie a un solido bilancio e a un Core solvency II ratio del 157%, tra i leader di settore. Il rapporto prezzo / equity per il 2017 del titolo è di 9,6, con rendimento cedola del 5,1% per il 2017 e del 5,6% per il prossimo. La capitalizzazione odierna è di 58 miliardi di euro.