730 precompilato : come funziona e come scaricarlo

Dal 2015 è stato introdotto, per la prima volta, il 730 precompilato, ovvero il documento 730 in cui la stessa Agenzia delle Entrate inserisce la maggior parte delle informazioni utili ai fini della dichiarazione dei redditi e delle spese sostenute nell’anno procedente.

Il modello 730 precompilato rientra nel progetto più ampio di semplificazione dei documenti fiscali che devono essere presentati dai contribuenti e, allo stesso tempo, punta anche a snellire procedure ed aspetti burocratici legati a questo documento, cercando di incentivare la digitalizzazione e l’utilizzo di internet quanto più possibile. Già dallo scorso anno molti sono stati gli utenti che hanno fatto uso di questa nuova modalità di presentazione del 730 e, per il 2016, la Presidenza del Consiglio ha deciso di prorogare di ben 2 settimane il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi, facendola slittare dal 7 al 22 luglio. In questo modo ci saranno 15 giorni aggiuntivi per confermare o modificare i dati che l’Agenzia delle Entrate ha già pre inserito all’interno del documento.

Vediamo allora, passo per passo, come si può accedere al modello 730 precompilato e come, poi, sia possibile confermare o modificare i dati in esso contenuto, al fine di presentare la propria dichiarazione dei redditi definitiva per l’anno in corso.

Come visualizzare il 730 precompilato

Il 730 precompilato è stato messo a disposizione di tutti i lavori dipendenti ed i pensionati da parte dell’Agenzia delle Entrate e può essere visualizzato direttamente tramite Fisconline sul sito www.agenziaentrate.gov.it o, in alternativa, dal sito dell’Inps (www.inps.it).

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È necessario però che l’utente abbia in suo possesso i rispettivi codici PIN rilasciati, in maniera univoca, da uno dei due enti coinvolti.

Richiesta del PIN online su Fisconline

Per registrarsi a Fisconline, e quindi poter richiedere il pin di accesso per poter visualizzare il 730 precompilato, è necessario prima di tutto, collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it. Nella home page, in alto a destra, è presente la sezione Area Riservata. Cliccando su di essa si aprirà un menù a tendina in cui bisogna cliccare sul link “Non sei ancora registrato?” e, successivamente su “Registrazione a Fisconline”.

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Il profilo cui fa riferimento un lavoratore dipendente, o un pensionato, è quello di “persone fisiche”, ovvero la prima delle 4 opzione proposte. A questo punto è necessario dichiarare alcuni dati fondamentali perché la persona che sta facendo la richiesta di pin venga identificata (codice fiscale, reddito dichiarato nel 730 dell’anno precedente…) e se tutti i dati inseriti risultano essere corretti e congruenti l’utente otterrà la prima parte (ovvero le prime 4 cifre) del codice PIN richiesto.

La parte rimanente del pin verrà inviata direttamente a casa dell’utente da parte dell’Agenzia delle Entrate, esattamente all’indirizzo presente nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

Richiesta del PIN online sul sito Inps

Anche in questo caso la richiesta del pin per entrare nella propria area riservata nel sito www.inps.it prevede due parti. La prima parte viene inviata direttamente all’indirizzo di posta elettronica (ordinaria o certificata), dopo aver inserito il codice fiscale, i dati anagrafici, l’indirizzo di residenza ed un numero di telefono, per essere eventualmente contattati da un operatore in caso di delucidazioni o problemi.

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La seconda parte del codice viene, invece, spedita a casa, proprio per fare in modo che ci sia la maggiore privacy possibile.

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Visualizzare il 730 precompilato online

Una volta che si ha a disposizione l’intero PIN, è possibile visualizzare il proprio modello 730 online. Dopo l’accesso, infatti, comparirà una Home Page in cui è possibile visualizzare i propri dati, sia anagrafici che reddituali, inseriti dall’Agenzia delle Entrate e relativi all’anno solare precedente (per la dichiarazione 2016 l’anno reddituale di riferimento è, infatti il 2015).

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L’Agenzia delle Entrate inserisce quasi la totalità dei dati presente nella dichiarazione dei redditi, ovvero:

  • Certificazione unica, trasmessa all’Agenzia delle Entrate direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico;
  • Eventuali familiari a carico;
  • Redditi da fabbricati o terreni posseduti;
  • Oneri e spese varie. Questa è sicuramente una delle voci più interessanti e più vaste, perché racchiude davvero molte tipologie di spese possibili. Tra quelle maggiormente utilizzate ci sono, sicuramente, le spese mediche, ma anche gli interessi sul mutuo per la prima casa (comunicate dalla banca), o le spese relative ad assicurazioni vita e/o infortuni (comunicate dall’assicurazione), o le spese universitarie.

Accettare il 730 precompilato

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Se, dopo aver verificato con attenzione tutte le informazioni riportate, ci rendiamo conto che il 730 precompilato non presenta errori ed è esaustivo (per cui non necessita di modifiche), non ci resta che accettare il modello ed inviarlo in maniera definitiva all’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, dato che nessun campo è stato modificato e quindi fanno fede i dati pre inseriti dall’Agenzia delle Entrate, l’utente non è soggetto ad eventuali controlli sugli oneri detraibili e deducibili.

L’unica parte che anche in questo caso deve essere debitamente compilata è quella relativa alla scelta della destinazione all’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef, anche se c’è la possibilità di non effettuare alcuna scelta in maniera consapevole.

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Modificare il 730 precompilato

Tutti i campi presenti nel 730 precompilato possono essere modificati, a partire dai dati anagrafici fino ad arrivare alle spese sostenute nell’anno precedente.

La novità del 730 di quest’anno, rispetto a quello del 2015, è che è già presente una buona parte delle spese mediche sostenute, mentre lo scorso anno erano totalmente assenti. Nel caso in cui fossero presenti delle imprecisioni sui dati presenti o fosse necessario inserire delle nuove voci di spesa non contemplate è possibile modificare il documento, ricordandosi di mantenere sempre a portata di mano i documenti e le ricevute che attestino le spese per le quali si richiedono le detrazioni.

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Una volta modificata la voce che ci interessa ed una volta riempita la pagina della destinazione all’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef, è possibile inviare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, avendo modificato i dati originari, l’utente può essere soggetto ai controlli a campione disposti dall’Agenzia delle Entrate, e per questo motivo è tenuto a mantenere tutta la documentazione e le ricevute che attestino la spesa.

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Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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