Alibaba: 5 miliardi di scambi all’ora per il re dell’e-commerce online

Il 2016 sembra essere l’anno dei record per la società di vendite online Alibaba, che ha segnato 17 miliardi di dollari di vendite nel corso del Single Day, una giornata di shopping ultra consumistico che ha visto la società segnare 5 miliardi 200 milioni di dollari di merci vendute nella prima ora, quindi un miliardo di vendite effettuato solo nei primi 5 minuti dopo la mezzanotte.Il Single Day, chiamato anche Double 11 è stato celebrato in data 11-11 a Shenzhen, città vicina ad Hong Kong che ha visto fiorire il mercato cinese e che ora si propone come il fulcro degli affari di buona parte del mondo asiatico e non solo.

Il fondatore del gruppo Jack Ma ha voluto celebrare questa giornata con uno stile più che mediatico, invitando una parata di stelle internazionali a parteciparvi. Del resto, l’ascesa di Alibaba è stata inarrestabile fin dal primo momento e in molti si stanno chiedendo come possa il proprietario quantificare il valore della sua azienda basandosi sul cosiddetto Merchandise Value, ovvero il valore della mercanzia, lordo, che affolla il suo sconfinato canale di vendite online.

Alibaba : andamento in Borsa

Alibaba : i numeri

Alibaba ha contro il mondo accademico, che non si spiega la sua valutazione, ma ha dalla sua parte miliardi di persone che, ogni giorno, acquistano le merci nel bazar e poco si preoccupano di come l’universo finanziario possa definire la società di Jack Ma. I fan erano, infatti, più preoccupati del forfait di Kate Perry alla festa del Single piuttosto che della definizione del colosso di vendite on line, chiaro segnale che Alibaba è un impero costruito sui lustrini e su una forza economica che non teme rivali, neanche se si chiamano Amazon e vantano un sistema di quotazione più vicino a canoni ‘accademici’ della finanza contemporanea. In una conferenza stampa, Alibaba ha spiegato di non avere nulla da nascondere e ha dichiarato di avere sempre comunicato con chiarezza le modalità dei suoi exploit, sottolineando il fatto che, molto spesso, i numeri parlano da soli. Come dare torto ai portavoce del bazar online, visto che sono 14 mila i marchi internazionali che partecipano attualmente alle vendite e il 30% di fatturato arriva da brand non cinesi.

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