Titolo Netflix: calo nonostante dati sui conti in positivo

Brusco scivolone per le azioni del gruppo Netflix , giù di oltre 2 punti percentuali, in area 331 dollari, nonostante la diffusione di conti brillanti.

Nei dettagli, i risultati del quarto trimestre 2019 hanno ricevuto una lettura contrastante da parte degli analisti e degli addetti ai lavori. Il periodo Ottobre-Dicembre dello scorso anno è terminato con ricavi in crescita del 30%, a 5,47 miliardi di dollari, rispetto ai 4,2 miliardi di dollari dell’analogo periodo del 2018. L’utile netto si è invece assestato a 587 milioni di dollari, impennandosi rispetto ai 134 milioni di dollari del 2018. Allo stesso tempo l’utile per azione è volato a 1,30 dollari, nettamente sopra gli 0,52 dollari delle previsioni.

Tuttavia, il colosso della TV in streaming, per il quarto trimestre consecutivo ha mancato di centrare le previsioni sui nuovi abbonati, il cui saldo nei tre mesi in esame è stato pari a +8,76 milioni di unità. Negli Stati Uniti i nuovi abbonati di Netflix sono stati 420 mila mentre l’outlook della società si aspettava 600 mila nuove unità.

L’intero 2019 si è chiuso comunque con risultati da capogiro, con ricavi pari a 20,2 miliardi di dollari, in aumento del 27,6% rispetto ai 15,8 miliardi di dollari del bilancio 2018. Tutte le divisioni hanno sovraperformato rispetto all’anno precedente: Domestic Streaming (+20,9% a 9,2 miliardi di dollari) e International Streaming (+36,4% a 10,6 miliardi di dollari), ad eccezione del Domestic DVD (-18,6% a 297 milioni di dollari). L’Ebitda, su base annua, è salito a 11,9 miliardi di dollari, in crescita del 29,3% rispetto ai 9,2 miliardi di dollari dell’esercizio 2018; mentre l’ Ebit si è assestato a 2,6 miliardi di dollari, balzando del 62% rispetto a 1,6 miliardi di dollari dell’anno precedente.In forte progresso anche l’utile netto si 12 mesi del 2019, schizzato a 1,9 miliardi di dollari (9,3% dei ricavi), in ascesa del 54,2% rispetto a1,2 miliardi di dollari del 2018 (7,7% del fatturato).

Bene anche l’equity story, che al 31 Dicembre 2019 ammontava a 7,6 miliardi di dollari contro i 5,2 miliardi di dollari di fine 2018. Un’altra nota stonata si è rivelata la crescita dell’ indebitamento finanziario netto cresciuto a 9,7 miliardi di dollari dai 6,6 miliardi di dollari del 31 Dicembre 2018.

Gli analisti ci si interrogano se Netflix riuscirà a confermare la crescita del 2019, considerato che la concorrenza nello streaming si sta facendo sempre più agguerrita.

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Andamento azioni Netflix sul breve-medio periodo


Classica seduta da “Sell On News“ per il titolo Netflix che, dopo due ore della seduta del 22 Gennaio, si è appoggiati sul primo supporto daily che cade sulla media mobile a 25 giorni (la linea di colore rosso sul grafico con time-frame giornaliero, in alto).

Le quotazioni si sono invece portate al di sotto della media mobile di brevissimo, a 10 giorni (la linea azzurra sul grafico), che passa poco sopra area 335 dollari. Sul breve-medio periodo, invece, l’impostazione tecnica rimarrà rialzista finché il prezzo si manterrà al di sopra della media mobile a 25 giorni (la linea rossa sul grafico), che passa poco sotto area 320 dollari. Persa EMA 50, le quotazioni potrebbero crollare rapidamente verso area 300 dollari e successivamente verso area 290 dollari.

L’eventuale recupero di EMA 10 ed il successivo break-out della resistenza in area 340-345 dollari, invece, potrebbe favorire il ritorno in area 360 dollari.

Pattern di trading sul titolo Netflix (NFLX)

L’apertura del pattern rialzista necessita di una chiusura oraria oltre 333,60$ e pronostica i primi due obiettivi in area 335,60 e 339 dollari; stop loss in caso di discesa sotto 330,25$ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le posizioni Long in caso di break-out orario di 339$, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 342,40$ e successivamente a 346,90$; stop loss in caso di ritorno sotto 334,75$ in close orario.

Si consiglia di attivare nuove posizioni al rialzo in caso di estensioni oltre 346,90$ in chiusura oraria o daily, per sfruttare eventuali allunghi in area 350,25 e 352,40 dollari, estesa a 355,90$; stop loss in caso di ritorno sotto 342,40$ in close orario o giornaliero. Long sulla debolezza in caso di affondo in area 310,20$, per approfittare di eventuali rimbalzi, in primo luogo a 313,30$ e in seconda battuta a 315,85$, estesi a 319,70$; stop loss in caso di ulteriori cali sotto 305$ in chiusura daily.

Il pattern di trading ribassista, invece, prende quota in caso di discesa sotto 330,25$ in chiusura di candela oraria e fissa i primi due target price in area 328,20 e 324,95 dollari; stop loss in caso di recupero oltre 333,60$ in close orario. Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di flessione sotto 324,95$ in close orario, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a 322,90$ e successivamente a 319,70$; stop loss in caso di ritorno sopra 328,20$ in close orario.

Lecito insistere con nuove operazioni al ribasso in caso di rottura del supporto orario a 319,70$, per sfruttare possibili affondi in area 315,85 e 313,30 dollari, estesi a 310,20$; stop loss in caso di ritorno sopra 324,95$ in close orario o daily. Suggeriti Short speculativi in caso di estensioni al rialzo in area 355,90$, per approfittare di eventuali correzioni di prezzo in prima battuta a 350,25$, e in un secondo momento a 346,90$ estese a 342,40$; stop loss in caso di ulteriori allunghi oltre 361,70$ in close giornaliero.

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