È proprio di qualche giorno fa la notizia che il CEO di Amazon, il più grande e-commerce d’America ed Europa (in Cina ci sono Alibaba e affini) è riuscito a fare un vero e proprio record: 6 miliardi di dollari in solo 20 minuti.
È successo intorno alla fine di aprile, quando l’azienda ha battuto le aspettative, grazie ai suoi servizi cloud ed e-commerce, portando le azioni salire del 9,2% a ben 656 e rotti dollari per azione. La capitalizzazione è dunque volata al di sopra dei 526 miliardi di dollari, un rialzo che ha portato moltissimi soldi nelle casse del CEO di Amazon Jeff Bezos.
Questo è Amazon, crescita spropositata, grazie ad un business studiato nei minimi dettagli, che continua a prendere quota anche in Italia, un mercato nel quale nessuno credeva. Amazon invece ha investito, costruito un capannone di 70mila metri quadrati che dà lavoro a 400 persone con contratto a tempo indeterminato:
Investire nelle azioni Amazon, significa dunque investire in un’azienda leader nel settore dell’e-commerce e del cloud computing, ed è quindi ovvio che il titolo delle azioni è destinato a salire:
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Che cos’è Amazon
Amazon (simbolo: AMZN) è senza ombra di dubbio il più grande e-commerce in Italia (Amazon.it), e in vari paesi europei, ed anche negli Stati Uniti. L’azienda ha sede a Seattle, Washington (USA). Amazon non è diventato di certo famoso così dal nulla, ma è stata una delle prime aziende a vendere online proprio pochi anni dopo l’invenzione di internet, e ne è diventata tristemente il simbolo della bolla speculativa originata a fine anni 90. Tuttavia, subito qualche anno dopo lo scoppio della bolla dot-com, la stessa Amazon iniziò a dubitare del suo modello di business, ma già dal 2003 l’azienda si dimostrò profittevole, smentendo tutti i rumors sul nascere, anche grazie al sistema delle affiliazioni, che ha dato una accelerazione importante al business, fornendo ispirazione per molti altri servizi simili
La storia di Amazon pone le sue radici nel 1994, quando il suo attuale AD Jeff Bezos, fondò il sito web Cadabra.com, sito che inizialmente era una libreria online ma presto iniziò a vendere DVD, CD, Software, Prodotti Elettronici, Abbigliamento e molto altro ancora. Amazon si è poi espansa in tutto il mondo negli anni successivi, aprendo le proprie filiali in: Canada, Regno Unito, Germania, Australia, Francia, Italia, Spagna, Cina, Brasile, Messico, Giappone e India, spedendo i suoi prodotti in tutto il mondo.
In Italia Amazon vende tramite il sito Amazon.it, fornendo i servizi Prime (arriva tutto in un 1-2-3 giorni) in tutta Italia (eccetto alcune località considerate “disagiate”) ed il servizio Prime Now, che consente di acquistare e ricevere la merce a casa nel giro di pochi minuti. Recentemente, Amazon ha introdotto la vendita di prodotti alimentari a lunga scadenza, è quindi possibile fare la spesa senza uscire di casa con tutta la praticità di Amazon Prime, servizio che va in netta concorrenza con servizi come Coop Online.
Il modello di Business di Amazon
L’azienda di Amazon, incominciò il suo business, come abbiamo detto in precedenza, come libreria online: gli utenti potevano dunque comprare libri online per poi vederseli recapitati comodamente a casa, avendo a disposizione una libreria così grande che riusciva a battere, in termini di disponibilità, anche le più grandi catene. Successivamente, Bezos ribattezzò la sua azienda con il nome di Amazon, ispirandosi per il nome dal Rio delle Amazzoni. Amazon fu registrata nel 1994, vendendo il primo articolo nel luglio del 1995.
L’arrivo in borsa del colosso ci fu già nel 1997 presso il NASDAQ, con il simbolo AMZN. L’azienda iniziò ad essere quotata al prezzo di 18 dollari per azione.
Il business plan di Amazon è molto particolare. L’azienda al tempo, non pensava di fare profitto nei primi 4-6 anni, ma di crescere alla fine degli anni 90, come gran parte delle internet company. Ciò destò non pochi grattacapi tra gli investitori, ma subito dopo lo scoppio della bolla dot-com, Amazon fu una di quelle pochissime azienda a resistere, andando in profitto per la prima volta nel 2002. Sin da quell’anno Amazon ha sempre chiuso in attivo, grazie anche alla grande diversificazione adottata: Amazon infatti non vende soltanto oggetti di qualsiasi tipo online, ma è il più grande fornitore di servizi cloud al mondo.
Dal 2005, il titolo è stato incluso anche nell’indice di borsa S&P 500.
Perché investire in Amazon
Investire in Amazon significa investire in un’azienda che è stata in grado nel tempo di diversificarsi, arrivando praticamente a vendere “tutto” e fornendo un servizio di Cloud Computing primo del settore. Ma ci sono state anche molte acquisizioni da parte del colosso negli anni: Alexa Internet, IMDb, PlanetAll, Junglee.com e molto altri ancora.
Amazon possiede un business estremamente variegato, non solo e-commerce e cloud, ma anche produzione di fumetti, film e show televisivi. Amazon Studios è infatti la divisione creata nel 2010 che produce contenuti multimediali, ed è distribuito attraverso Amazon Instant Video, il concorrente di Netflix e Infinity. Le sceneggiature per la TV e Cinema, vengono presentate attraverso la rete. Vengono valutate ed esaminate in modalità crowd source.
Investire in Amazon ha però un grande rischio, la competitività.
Walmart (e altre grosse catene USA o mondiali) sta infatti cercando in qualsiasi modo di raggiungere Amazon, e sta investendo tantissimo nel settore online, e quindi potrebbe rosicchiare qualcosa nel tempo al colosso di Bezos. Molte catene hanno dei prezzi appositamente studiati per combattere Amazon. Amazon tuttavia ha ancora oltre il 20% di quota di mercato, e riesce a raggiungere moltissimi utenti in praticamente qualsiasi paese, pensate che il 67% degli Italiani afferma che è andato su Amazon nell’ultimo mese:
I margini di profitto di Amazon hanno portato l’azienda ad essere in perdita per quanto riguarda i profitti netti soltanto per un breve periodo del 2015. Questo è un fattore molto importante, in quanto i costi per l’espansione sono molto alti, ma gli investitori sono ancora molto fiduciosi per questa azienda che sta investendo molto, per accelerare la crescita futura, ed hanno fatto bene, guardate che fantastici ultimi dati trimestrali:
Inoltre, la crescita di questa azienda è infatti aumentata del 20% ogni anno, con picchi del 40%. Incredibile. Questo ha portato dunque gli investitori ad essere molto rialzisti, anche nell’ultimo trimestre i dati sono stati incoraggianti, toccando un nuovo massimo degli ultimi 3 anni:
Dunque, se volete investire in uno dei migliori titoli azionari del 2016, investite in Amazon, e fatelo con uno dei migliori broker: Plus500, che vi consente di fare trading con AMZN tramite CFDs.