Azioni Apple : come investire

Steve Jobs nel 1976 fondò la Apple con due o tre amici hippie e spiantati, in un garage della California, da quel garage, in quarant’anni, quell’azienda è oggi diventata una delle società con più capitalizzazione di mercato al mondo, in grado di non essere soltanto una società, ma un vero e proprio culto: il Culto di Apple, che ha portato le azioni Apple ad essere le più ricercate sulle borse mondiali: tutti vogliono un pezzetto della Mela.

La storia di Apple, è forse la storia più bella d’America, ma non è stato assolutamente semplice essere arrivati dove siamo oggi, adesso vi spieghiamo tutto, facendovi fare uno dei più grandi viaggi all’interno di Apple. Perché per investire, bisogna anche sapere i come ed i perché.

Storia Apple

La Apple ha avuto due boom: quello degli anni 80 con l’Apple II e il Mac, e quello che sta avendo oggi con l’iPhone (il 5S è tutt’ora il telefono più venduto al mondo), l’iPad e gli altri “aggeggi” che l’azienda propone nei suoi negozi sparsi in tutto il mondo.
Apple non produce solo telefoni e tablet, ma anche sistemi operativi, e vari tipi di dispositivi multimediali come l’iPod, che ha fatto la storia dei player MP3, oppure l’indossabile Apple Watch.

Apple fu fondata il primo Aprile da Jobs, Wozniak e Wayne. Jobs e “Woz” non avevano un soldo, ma Wayne aveva già diversi soldi ma non era pronto a metterli a repentaglio nell’azienda. Questo ha portato dunque Wayne a vendere tutte le sue azioni Apple a Jobs e Woz per 800 dollari (avete capito bene, 800 dollari per il 10% dell’azienda Apple). Per capire la gravità di una manovra di questo tipo, vi diciamo che adesso l’investimento di Wayne (10% azioni Apple) gli sarebbe valso 35 miliardi di dollari circa.

La particolarità di Apple, è che gli utilizzatori dei prodotti con la mela, sono dei clienti molto fidelizzati e appassionati dei loro prodotti, tuttavia quelli che non hanno Apple, spesso criticano il marchio a causa dei prezzi troppo alti.

Sicuramente la svolta in Apple ci fu con la pubblicità “1984” diretta da Ridley Scott e trasmessa al Super Bowl XVII, la pubblicità ritraeva un futuro distopico “Orwelliano” (1984, per l’appunto) dove il “Grande Fratello” (l’IBM) diceva alle persone cosa fare, mentre Apple liberava gli oppressi.

Negli anni successivi, la Apple ha superato varie difficoltà, licenziando e poi riassumendo Steve Jobs (che nel frattempo aveva lavorato a NEXT, un momento chiave che si sarebbe rivelato la salvezza per il futuro di Apple) e assumendo un talentuoso ragazzo che fu notato da Jobs mentre lavorava a diversi prototipi: si chiamava Jonathan Ive, il vero genio del design Apple, responsabile dei più importanti dispositivi che il mondo abbia mai conosciuto: Mac, iPod, iPhone, iPad ed Apple Watch, che ha caricato sulle spalle in questi anni diventando capo dell’Industrial Design dopo la morte di Jobs, cercando di portare avanti l’innovazione Apple, anche con un vuoto così grande.

Investire in Apple oggi

Apple è oggi presente in circa la metà del mercato dei tablet, e per un 20% in quello del telefoni, con l’iPhone che è la croce e delizia dell’azienda: iPhone è infatti il prodotto che vale più di tutti per Apple, e che totalizza oltre il 60% delle vendite dell’azienda. Togliete l’iPhone ad Apple, e molto probabilmente tornerà ad essere quello che era 10 anni fa: un’azienda di nicchia alla mercé di Microsoft.

grafico-crescita-apple

Come è possibile vedere dal grafico a barre, dal 2012 ad oggi, iPhone non ha fatto altro che crescere, rosicchiando pian piano anche la percentuale di vendite di iPad, Mac e degli altri prodotti, l’unico settore che è aumentato sono i servizi (grazie anche ad importanti aggiunte come Apple Music, che hanno attirato nuovi introiti).

Il 2016 è stato anche il primo anno in cui le vendite di iPhone non sono aumentate, potrebbe essere quindi stato toccato il “picco” per la mela e per il suo dispositivo “flagship”. Un rallentamento sia nel mercato importantissimo della Cina, sia crescita vendite iPhone, che crescita del mercato smartphone, potrebbero quindi intaccare il valore delle azioni Apple.

vendite-apple

La crescita futura di Apple è inoltre molto dipendente da quanto questi prodotti riusciranno ad innovare il modo in cui usiamo la tecnologia. iPhone e iPad ci sono riusciti, cambiando un mercato e inventandone un’altro, ma cosa c’è nei prossimi 10 anni per Apple? Se volete investire in Apple, credo dobbiate porvi queste domande.

La crescita, come potete vedere dalle immagini sopra, è in serio pericolo rispetto allo scorso trimestre. Del resto, il mercato degli smartphone è molto saturo attualmente, nessuno ha bisogno di un nuovo telefono ogni anno, a meno che non siate Paris Hilton…

Azioni Apple

Di questa saturazione, ne hanno risentito anche le azioni Apple, il cui prezzo (di nuovo sotto i 100 dollari) non è riuscito a competere con il rallentamento dei valori finanziari reali:

Tuttavia, è interessante notare che Apple risulterebbe ancora abbastanza sottovalutata, se andiamo a confrontare il P/E con aziende come Google e Microsoft. Queste due hanno un P/E ben più alto di Apple al momento, mentre quello di Apple è 10,05, quando la media del settore “tech” è di oltre 25.

Potremmo quindi sbilanciarci, dicendo che investire in Apple sul lungo termine potrebbe avere senso, grazie al titolo che è sottovalutato rispetto agli altri big, ed anche grazie al fatto che il settore nel quale si trova Apple (tecnologia) è comunque un settore che conterà sempre di più nel futuro, e la grande segmentazione e fidelizzazione da parte della mela potrà essere la chiave di volta per vedere un nuovo rialzo di queste azioni, nonostante i dati finanziari non proprio esaltanti.

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Mi occupo di finanza e mercati da 5 anni, scrivo di news riguardanti valute e borsa.

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