Azioni da dividendo: migliori titoli su cui investire 2022

Quali sono le migliori azioni di dividendo? Se lo chiedono coloro che intendono l’investimento azionario alla “vecchia maniera”, ovvero come l’opportunità di guadagnare in itinere, partecipando ai successi dell’azienda, senza accantonare l’idea di vendere le proprie quote e racimolare un surplus aggiuntivo. E’ una modalità nobile, che solo in parte si contrappone all’approccio più speculativo, che per forza di cose non contempla l’idea del dividendo.

Prima di individuare le migliori azioni da dividendo, però, è bene fare alcune precisazioni. Ovvero, spiegare cosa si intenda realmente per dividendo, e quali occasioni di guadagno comporti nella pratica. E’ bene anche valutare i pro e i contro di questa modalità, della ricerca del dividendo a discapito della speculazione più estrema. Infine, è bene anche parlare delle piattaforme e degli intermediari che consentono di investire nelle azioni da dividendo.

Molti trader ne stanno approfittando utilizzando le piattaforme CFD certificate. Ad esempio con eToro (clicca qui per visitare il sito ufficiale) si hanno a disposizione strumenti molto utili come il copy trading per poter essere "copiare" le operazioni dei trader che guadagnano di più.

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Dividendo: cos’è

La definizione di dividendo è molto semplice. Con questo termine si indica la parte di utile che una società concede agli azionisti. In questo modo, chi investe in azioni può ricevere con regolarità un “regalo” da parte della società emittente, una sorta di rendita può o meno regolare. Alcuni titoli possono essere definiti azioni da dividendo in quanto garantiscono, mediamente, dei buoni dividendi. Non stupisce che alla luce di ciò il dividendo sia ancora oggi uno dei criteri più utilizzati da chi è alla ricerca di opportunità nell’azionario.

Vanno specificati però alcuni aspetti, ovvero tempi e modi. Ogni quanto viene rilasciato un dividendo? Di norma, semestralmente o annualmente. Nella stragrande maggioranza dei casi, le società optano per i dividendi annuali.

Va detto, poi, che non tutte le società rilasciano i dividendi, anche quando potrebbero materialmente farlo. D’altronde, non è affatto obbligatorio. Certo, tale mancanza va giustificata. In genere, le società che non rilasciano i dividendi giustificano questa scelta investendo gli utili in progetti di espansione e di crescita. In alcuni contesti questa pratica è più diffusa che in altri. Se gran parte delle società europee rilascia dividendi, una parte consistente delle società americane preferiscono non farlo. Tra queste, ci sono nomi illustri, come Tesla e Amazon.

A quanto ammonta il dividendo? Anche questo aspetto è soggetto alle decisioni del Consiglio d’Amministrazione. Vi è comunque un limite massimo, rapportato ovviamente all’utile nel suo complesso. In buona sostanza, almeno il 5% degli utili annuali deve essere necessariamente accantonata, e quindi non spesa in dividendi, in qualità di riserva legale.

Un altro aspetto da dirimere riguarda la tassazione. Esatto, anche sui dividendi si pagano delle tasse. Per la precisione, le tasse che si pagano su tutti i rendimenti che non siano i titoli di Stato: il 26%. Una cifra non da poco. La buona notizia è che l’azionista non deve pagare materialmente le tasse, ma queste vengono piuttosto sottratte alla fonte. La banca, l’istituto o la società presso cui l’investimento è stato effettuato esegue la classica trattenuta, ergendosi quindi a sostituto di imposta.

A questo meccanismo si contrappone un’eccezione, per altro rara. Essa si verifica quando l’azionista vanta una partecipazione qualificata, ovvero gioca un ruolo nell’amministrazione della società emittente.

❓ Cosa sono?Parte di utile che una società concede agli azionisti.
💰 Perchè le azienda pagano i dividendi?Chi investe in azioni può ricevere con regolarità un “regalo” da parte della società emittente, una sorta di rendita può o meno regolare
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Piattaforme per investire in azioni

Se vi interessa l’investimento in azioni potete utilizzare una di queste piattaforme regolamentate:

BROKER
CARATTERISTICHEVANTAGGIISCRIZIONE
Copy trading su azioniCommissioni basseISCRIVITI
Spread bassi, CFDSegnali di tradingISCRIVITI
Servizio CFDConto demo illimitatoISCRIVITI
Numerose azioniConti Zero spreadISCRIVITI
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Perché investire in azioni da dividendo

Non si tratta della classica domanda da un milione di dollari, anche perché è relativamente facile rispondere. D’altronde, i benefici delle azioni da dividendo sono chiari.

Si investe nelle azioni da dividendo in quanto esse permettono di ottenere un rendimento più o meno regolare, in attesa di capitalizzare l’investimento attraverso la vendita delle azioni stesse sui mercati finanziari. Dunque, in attesa di vendere a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto, si ottiene comunque un guadagno. Non è poco.

Tra l’altro, le azioni da dividendo, ovvero le azioni che rilasciano i dividendi più alti, fanno spesso capo a società in salute, capaci di generare buoni utili. Per questo motivo, le loro azioni tendono ad aumentare il loro valore. Di conseguenza, le speranze di ottenere un buon surplus al momento della vendita sono significative.

Dove investire in azioni da dividendo

La risposta è anche in questo caso semplice: presso quegli istituti o quelle società che permettono l’investimento in azioni reali. La precisazione è d’uopo, anche perché esiste la possibilità di investire nell’azionario mediante dei prodotti derivati, che pongono le azioni a livello di sottostante. Si tratta di una modalità di trading indiretta, che ma può dare molte soddisfazioni, specie a chi vuole speculare e realizzare ingenti guadagni nel breve periodo.

I prodotti derivati sono di norma più “agili”, e le transazioni si svolgono in un lasso di tempo minore. Secondariamente perché sono meno costosi. Le commissioni per l’acquisto e la vendita di azioni reali sono in generale alti, le commissioni per il trading con i prodotti derivati sono assai più contenute.

Nel caso di specifici prodotti derivati, come i Contract For Difference, meglio noti come CFD, sono spesso azzerate. Da qui, la preferenze degli investitori speculativi per i CFD, piuttosto che per l’investimento con le azioni reali.

Va da sé che chi investe con i CFD, come in qualsiasi altro prodotto derivato, non ha diritto ai dividendi in quanto non accede alla proprietà reale.

Le due modalità, pur avendo scopi parzialmente diversi, sono entrambe interessanti. E’ d’uopo, dunque, presentare alcuni dei broker che, in potenza, offrono tutte e due le possibilità. Sono i broker retail, che a differenza delle banche sono specializzate nel trading e quindi offrono commissioni più leggere (non devono affrontare ingenti costi di gestione).

Di seguito, una selezione di broker interessanti.

eToro

eToroè uno dei broker più famosi in assoluto. E’ noto soprattutto per il suo servizio di punto, il Copy Trading, attraverso cui è possibile copiare i trade degli altri utenti. In potenza, si guadagna senza fare nulla. Nella pratica, è più complesso di quanto si possa immaginare, dal momento che occorre spendere le proprie energie intellettuali e le proprie competenze per individuare il cavallo vincente.

Al di là di ciò,eToro è un ottimo broker. L’offerta è molto ampia, e rappresenta molto bene anche l’azionario. Anzi, da questo punto di vista permette sia di investire in maniera diretta, e quindi di ottenere i dividendi, sia di investire tramite CFD. In ogni caso, le commissioni sono azzerate, e sostituite da spread bassi e variabili. Una scelta rivoluzionaria, soprattutto per quanto concerne l’acquisto e la vendita di azioni reali.

L’approccio “easy” ai costi è confermato anche dal deposito minimo iniziale, che è accessibile e quindi alla portata anche della gente comune. Sullo sfondo, una infrastruttura tecnica all’avanguardia, che disegna un confortevole ambiente di trading per gli utenti.

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Plu500

Plus500 è un broker globale che eroga servizi di qualità ed è utilizzato da molti utenti in tutto il mondo. E’ specializzato nei CFD, che compongono la totalità della sua offerta.

Dunque, con Plus500 non è possibile ottenere dei dividendi. Poco male, se si considera l’utilità dei CFD in una prospettiva di trading speculativo. Per giunta, ne offre davvero tanti, centinaia e centinaia, quindi il trader ha solo l’imbarazzo della scelta.

Al netto di tutto ciò, Plus500è un broker che eccelle. Lo fa lato costi, che sono molto contenuti: le commissioni sono azzerate (anche in questo caso al loro posto troviamo gli spread) e il deposito minimo è accessibile.

Novità interessanti lato infrastruttura, in quanto predispone un ambiente di trading confortevole, ricco di strumenti strategici, analitici e operativi. Tra l’altro, offre un servizio di assistenza veramente utile, disponibile in più lingue e raggiungibile 24 ore su 24.

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Capital.com

Capital.comè un altro broker piuttosto famoso e apprezzato. Segue lo schema di Plus500, quindi offre esclusivamente CFD, puntando proprio sull’ampiezza e sulla varietà dell’offerta. L’azionario, c’è da dire, è molto ben rappresentato, soprattutto a livello geografico.

Capital.com presenta due peculiarità. La prima riguarda l’offerta di conti. Essa è molto ben strutturata, e mette a disposizione dei trader molte possibilità. Anzi, l’utente ha quasi la sensazione che l’offerta di conti gli venga cucito addosso, tanto è varia.

La seconda peculiarità riguarda il deposito minimo iniziale. Non è solo basso, ma è addirittura “ridicolo”. Bastano solo 10 euro per iniziare a fare trading con Capital.com. Una scelta rivoluzionaria, che punta all’inclusività totale. Sullo sfondo, un approccio alle commissioni morbido, proprio come Plus500 ed eToro. Le commissioni sono azzerate, sostituite da spread bassi e tarati sulle caratteristiche dell’asset.

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Azioni da dividendo i migliori titoli

Di seguito presentiamo alcune azioni da dividendo, o che vengono considerate tali dagli investitori. In particolare, riporteremo i parametri che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione: ovvero, gli ultimi tre dividendi.

Azioni Enel

Enel è la più grande società italiana, nonché quella con la migliore capitalizzazione. Il dividendo è semestrale.

📊 QuotazioneBorsa di Milano 🇮🇹
💡 SettoreEnergia
🏢 Capitalizzazione68,623B
👍 TickerENEL
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L’ultimo è stato rilasciato il 19 luglio 2021 ed è stati pari a 0,358. I due precedenti sono stati rilasciati rispettivamente il 20 gennaio 2021 e il 22 luglio 2020 e sono stati pari a 0,175 e 0,168.

Azioni Intesa San Paolo

Intesa San Paolo segue Enel nella classica delle aziende italiane. Ovviamente, figura come prima banca.

📊 QuotazioneBorsa di Milano 🇮🇹
🏦 SettoreBanking
🏢 Capitalizzazione48,459B
👍 TickerISP
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I dividendi di Intesa San Paolo sono di norma semestrali, benché ogni tanti “saltino”. Gli ultimi due dividendi sono stati di 0,0721; 0,0996; 0,0357.

Azioni Nexi

Nexi non distribuisce dividendi ai suoi azionisti in quanto preferisce reinvestire gli utili nei progetti di crescita. Rappresenta un po’ una mosca bianca tra le società italiane, abituate a rilasciare dividendi.

📊 QuotazioneBorsa di Milano 🇮🇹
🏦 SettoreBanking / Pagamenti
🏢 Capitalizzazione16,674B
👍 TickerNEXI
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Per approfondimenti consulta la nostra guida su come comprare azioni Nexi.

Azioni Apple

Apple è tra le poco major americane a rilasciare dividendi.

📊 QuotazioneBorsa di New York, Indice NASDAQ 🇺🇸
🖥 SettoreTecnology / Computer / Software
🏢 Capitalizzazione2,345T
👍 TickerAAPL
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Tra l’altro, molti di essi sono straordinari, ovvero fuori programmazione. Gli ultimi tre dividendi di Apple sono stati pari a 0,22; 0,22 e 0,205.

Azioni Procter & Gamble

Anche Procter & Gamble è prodiga di dividendi. Sono sia ordinari che straordinari, ma di norma vengono rilasciati annualmente. Gli ultimi tre dividendi di Procter & Gamble sono stati tutti pari a 0,7907.

📊 QuotazioneBorsa di New York, Indice NASDAQ 🇺🇸
💉 SettoreFarmaceutico
🏢 Capitalizzazione345,137B
👍 TickerPG
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Per inciso, Procter & Gamble non è una semplice multinazionale ma un vero e proprio gruppo che possiede molti brand conosciuti, impegnati soprattutto nella produzione di beni di largo consumo (Dash, AZ, Gillette etc.).

Azioni Coca Cola

I dividendi di Coca Cola sono molto regolari e vengono rilasciati semestralmente. Gli ultimi tre dividendi sono stati pari a 0,42; 0,41 e 0,41.

📊 QuotazioneBorsa di New York 🇺🇸
🥤 SettoreBeverage
🏢 Capitalizzazione235,601B
👍 TickerKO
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Azioni da dividendo: FAQ

Il tema dei dividendi, come avete visto, è più complesso di quanto sembri a primo acchito. Vale la pena, dunque, tirare le fila del discorso e proporre un esaustivo riepilogo. Lo facciamo con il metodo più rapido, ovvero rispondendo alle FAQ più frequenti.

Tutte le società rilasciano dei dividendi?

No. Il rilascio dei dividendi non è obbligatorio. E’ il consiglio di amministrazione che decide se rilasciare o meno un dividendo, e in che misura. Esiste comunque un tetto da rispettare. In pratica, almeno il 5% degli utili annuali devono accantonati nella riserva legale.

Con il dividendo si guadagna molto?

Sì e no. Se si considera il dividendo come un plus, allora il guadagno è significativo. Se si considera come l’unica fonte di rendimento dell’investimento azionario, allora non sono mai sufficienti a coprire – nemmeno idealmente e psicologicamente – l’investimento.

Devo dichiarare i dividendi?

No, in quanto l’istituto o la società presso cui l’investimento è stato effettuata opera come sostituto di imposta ed esegue una trattenuta. L’aliquota è comunque pari al 26%.

Si dispone dei dividendi anche quando si fa trading con i CFD?

No, in quanto i CFD pongono le azioni al livello di sottostante. Chi fa trading con i CFD non possiede realmente il sottostante. Dunque, non ha accesso ai dividendi.

Il dividendo e la speculazione sono incompatibili?

Sì, ma a certe condizioni. La detenzione dell’azione, ovvero il periodo che intercorre tra l’acquisto e la vendita, deve essere tale da garantire una certa frequenza di trading, ma anche sufficiente a dare diritto al dividendo.

Azioni da dividendo

Conclusioni

In questo lungo excursus sulle azioni da dividendo abbiamo fornito informazioni utili per chi cerca di guadagnare con i dividendo, presentato alcune alternative, descritto le possibilità offerte da alcuni specifici titoli azionari.

Vi lasciamo con un consiglio: prima di gettarvi nella mischia, fate pratica. Come fare? Come fare pratica senza rischiare fin da subito il capitale? Alcuni broker – molto raramente le banche – forniscono degli strumenti per simulare l’attività di investimento senza spendere alcunché: i conti demo. I broker che abbiamo qui descritto forniscono tutti un buon conto demo. Fatene buon uso.

Ad esempio è fondamentale iniziare dalle piattaforme che offrono demo gratuite. Vi segnaiamo i link ufficiali mediati dal nostro server in modo da garantirvi iscrizione e accesso sicuri:

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