Uno dei nostri più grandi compiti, è quello di informare gli investitori di tutta italia, sul cosa fare e cosa non fare sui mercati finanziari. Come sappiamo con i CFD è possibile vendere e comprare, comprare significa acquistare realmente un titolo, vendere significa invece “sfidare” il broker con lo short selling, ovvero è una sorta di accordo tra noi e il broker, che ci ricompenserà in base a quanto il titolo sarà calato nel tempo. Per maggiori informazioni sullo short selling, vi lasciamo questa nota dai nostri amici di Borsa Italiana:
“La vendita allo scoperto (o short selling) è un operazione finanziaria che consiste nella vendita di strumenti finanziari non posseduti con successivo riacquisto. Questa operazione si effettua se si ritiene che il prezzo al quale gli strumenti finanziari si riacquisteranno sarà inferiore al prezzo inizialmente incassato attraverso la vendita.”
Bene, dopo questo breve capoverso fuori tema, vediamo di andare al sodo.
Secondo l’analista di UBS, Julian Emanuel, ci stiamo appropinquando sempre di più verso l’Iceberg fatale. Emanuel ha infatti scritto in una nota ai clienti che:
“Sono sempre di più i dati che si stanno accumulando, dopo 6 anni e mezzi di guadagni nei mercati azionari, di oltre il 200% nel complesso, il mercato bullish è nelle sue ultime fasi. L’attività M&A (aspetto di management strategico che serve a comprare, vendere, dividere e combinare differenti o simili aziende per crescere rapidamente in un dato settore), non sta aumentando, anzi… E gli annunci tra Pfizer e Allergan ricorda gli accordi tra AOL/Time Warner e RBS/ABN-AMRO.”
Anche se questo è senza dubbio uno dei più grandi movimenti rialzisti dagli anni 30, i mercati bullish non muoiono di vecchiaia. Ma sono molti i segnali che ci dicono che siamo arrivati al capolinea.
“Mentre la saggezza comune vuole che maggiore volatilità segni necessariamente un fine del mercato bullish, è spesso il caso che un volume più alto esiste nelle ultime fasi di rally molto estesi, in special modo quando la Fed sta innalzando i tassi.
Tutti questi segnali quindi, devono fungere da avviso per i traders, anche se in realtà non c’è alcuna ufficialità del fatto che siamo vicini alla fine del movimento bullish, ma è comunque necessario incominciare a dare un nuovo sguardo al proprio portfolio, e ad incominciare a sistemarlo.