Il prezzo del Bitcoin rimane stabile sui mercati ed oscilla attorno ai 6.400$-6.500$. Il settore delle criptovalute attraversa una fase di debolezza dopo i rialzi di luglio e della prima parte di agosto. Malgrado il periodo di assestamento, gli exchange raddoppiano il fatturato. Alcuni analisti sono sempre più convinti che il boom è ormai giunto al capolinea.
Bitcoin prezzi criptovalute
In queste ultime sedute i prezzi del bitcoin rimangono ancorati intorno ad un range di 6400$-6500$. Dopo i rialzi registrati a luglio e nella prima parte del mese in corso, il settore sta attraversando una nuova fase di debolezza.
La volatilità ha raggiunto il livello più basso da giugno dello scorso anno, indice di una fase in cui gli investitori mostrano meno interesse per il mercato delle criptomonete.Su base mensile il valore del bitcoin è in calo di oltre 14 punti percentuali.
Da segnalare, tra le valute digitali a più alta capitalizzazione, i ribassi marcati registrati da Ethereum, scambiato al momento a circa 280 dollari.
Exchange fatturato in crescita
Il bitcoin non sta attraversando un 2018 positivo in termini di quotazioni. Ha perso circa il 60 per cento del suo valore da gennaio.
Non se la passano tanto male invece le piattaforme di scambio di criptovalute, raddoppiando nello stesso periodo il volume d’affari.
Secondo quanto sostenuto dagli esperti di Sanford C. Bernstein & Co, gli Exchange quest’anno registreranno un incremento del fatturato fino a 4 miliardi di dollari a fronte di ricavi di 1,8 miliardi del precedente esercizio. Nel frattempo gli analisti si chiedono quali potrà essere l’andamento del bitcoin in questa seconda parte di anno.La valuta digitale per eccellenza ha perso circa il 70 per cento dai massimi dello scorso dicembre, 6.500 dollari contro i 20.000 dollari dal picco massimo.
Ecco perché una parte degli esperti di business in criptovalute ritiene che il periodo d’oro sia ormai finito.
Un campanello d’allarme al riguardo proviene da Nvidia. Il titolo è in forte calo sui mercati nelle ultime sedute, dopo che ha annunciato previsioni al ribasso per il prossimo trimestre. Il motivo principale è rappresentato proprio dalle stime negative per la divisione criptovalute.
Ricordiamo che Nvidia è tra i principali produttori di Gpu, le schede grafiche necessarie per svolgere l’attività di mining. Nello scorso esercizio, in concomitanza con il periodo d’oro delle cripto, il boom di vendite aveva contribuito ad incrementare notevolmente il fatturato dell’azienda.