Borse europee, ultima giornata del 2014: vediamo com’è andata ed i risultati su base annua

Come avevamo scritto ieri, la notizia delle elezioni anticipate in Grecia, con la probabile vittoria di Tsipras (che vuole rivedere in maniera sostanziale i programmi di austerity imposti alla Grecia da Bce ed Ue tramite la Troika), ha scosso e non poco i mercati borsistici, specie quelli europei. Nell’ultima giornata lavorativa quindi dell’anno 2014, Piazza Affari ha chiuso in difesa, limitando comunque le perdite ad un contenuto – 0,62%.

Facendo un bilancio totale dell’anno 2014, Milano chiude globalmente con un +0,2%, che vale una capitalizzazione di circa 470 miliardi, pari al 29,1% del Pil. Il miglioramento complessivo del listino milanese, che ha raccolto 14 miliardi, è stato però negli ultimi tempi depotenziato di oltre 15 punti rispetto ai picchi toccati nello scorso Giugno. Milano chiude quindi l’anno a 19.011 punti, rispetto ai 18.967 punti dell’anno 2013, registrando una variazione positiva complessiva infinitesimale (precisamente dello 0,233%).

Molto peggio di Milano sono andate oggi le altre principali piazze europee: Parigi – 1,68%, Atene – 1,38%, Londra – 1,3% e Madrid – 0,95%.

Su base annua, Parigi chiude con un – 0,7%, Londra con un + 4%, Francoforte con un + 2,65%, Madrid con un + 3,8%. Ancora un caso a parte è invece rappresentato dalla Borsa di Atene, che registra anche quest’anno un crollo vertiginoso, che si attesta come valore finale intorno ai 30 punti percentuali.

La situazione instabile greca, incredibile a dirsi, si fa sentire anche in Estremo Oriente, ed in Giappone per la precisione, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso l’ultima giornata dell’anno in maniera molto negativa, pur conservando l’indice Nikkei nel 2014 un guadagno che non si vedeva addirittura dall’anno 2007: un progresso di oltre il 7%.

Nel frattempo l’Euro si dimostra stabile nella penultima seduta dell’anno, venendo scambiato a 1,2165 nei confronti del dollaro Usa. Lo spread dell’Italia e quindi la differenza di rendimento tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni torna a calare in area 135 punti base, con i nostri titoli del debito pubblico che rendono l’1,89%, al nuovo minimo storico, dopo che ieri erano tornati oltre il 2,1% all’arrivo delle notizie provenienti dalla Grecia.

Tale buona notizia viene confermata anche dal Tesoro che ha venduto in asta poco meno di 3 miliardi di euro di Btp a 10 anni con tassi che per la prima volta sono ridiscesi sotto la soglia del 2%, raggiungendo anche in questo contesto appunto la percentuale d’interesse record dell’1,89%, – 0,19% rispetto al collocamento di Novembre. Il tasso d’interesse sui Btp a 5 anni sale invece leggermente, passando dallo 0,94% allo 0,98%.

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