Di nuovo accordo vicino con la Grecia: borse positive

Ora possiamo davvero scriverlo: cominciamo ad essere stufi anche a livello giornalistico di questo tira e molla continuo tra Ue e Grecia che va avanti ormai da mesi piĆ¹ a livello politico che economico, e che continua a provocare ondeggiamenti in positivo e negativo nelle Borse europee, nel cambio euro / dollaro e nello spread, mercati sempre piĆ¹ poco credibili e stupidamente volubili.

La nuova puntata ci dice che nella notte scorsa i leader europei ed il governo Tsipras si sono accordati perchĆØ la Grecia presenti a breve un nuovo piano di riforme interne che sbloccherĆ  immediatamente i nuovi prestiti europei verso le casse elleniche. GiĆ  dalla fine della prossima settimana la nuova liquiditĆ  per la casse greche potrebbe trasformarsi in un provvedimento ufficiale a livello europeo.

Ed i mercati? Come al solito si confermano banderuola a seconda delle giornate e volano: la Borsa di Atene, com’ĆØ ā€œovvioā€ che sia, primeggia con un positivo del 2,9%, segue Milano che chiude l’ultima seduta della settimana con un + 1,63%. In Germania Francoforte fa registrare un + 1,18%, mentre Parigi sale dell’1%. Londra infine, si ā€œaccontentaā€ di un +0,86%, ma per la prima volta sale sopra 7mila punti. E la ā€œbuffonataā€ dei mercati fintamente influenzabili si espande anche a livello internazionale, con Wall Street che, nel momento in cui chiudevano i mercati europei, volava.

Continua la volatilitĆ  anche nel cambio euro/dollaro, che fino a qualche tempo fa invece era ritenuto un qualcosa di molto stabile. Le divergenti politiche di Federal Reserve e Bce influiscono sul suo andamento. Oggi l’euro torna a crescere (l’effetto Grecia fa miracoli d’altronde e lo abbiamo giĆ  visto diverse altre volte), venendo quotato 1,0841 a fine seduta. Lo spread tra Btp italiane e Bund tedeschi cala infine e si riavvicina ad abbattere quota 100 punti base, dopo le piccole risalite dei giorni scorsi, con il rendimento del decennale italiano che paga d’interesse l’1,2% annuo sul mercato secondario.

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