Brexit è ormai realtà: in arrivo “Italeave”?

L’Europa potrebbe essere con il tempo contagiata dai cori di Euroscettici, schiere di persone che vanno dietro ai modi di pensare alquanto emblematici di leader politici quali Farage, Salvini e Le Pen.

La vittoria Brexit ha sorpreso il Regno Unito e tutto il mondo, soltanto una settimana fa, ma sembrano passati anni dall’annuncio.

Il tempo scorre lentamente, proprio perché gli avvicendamenti e i colpi di scena continuano a susseguirsi sui mercati finanziari, e gli analisti più quotati hanno un grande timore: la paura che possa innescarsi un vero e proprio effetto domino in tutta europa, con nuovi referendum che potrebbero minare all’Europa, e a costringere al divertente Jean-Claude Juncker a “scherzare” sull’uscita di molti altri membri dall’Unione Europa. Del resto, il Presidente della Commissione Europea da 2 anni ormai, non era molto contento di vedere Farage proprio lì in Parlamento Europeo:

Il Regno Unito tuttavia, non ha ancora utilizzato la “chiave” per uscire dall’UE, ovvero l’articolo 50, che è una sorta di metodo formale per lasciare l’UE, aprendo un periodo di negoziazione che potrebbe durare due anni.

Saranno due anni molto lunghi e difficili, sopratutto adesso che il populismo sembra prendere sempre più consensi in europa. L’estrema destra sta ricevendo molti consensi in Svezia, Francia, Francia e Slovacchia e Austria paesi che stanno già chiedendo a gran voce il referendum per uscire dall’UE. Ecco una sorta di infografica, che riassume la situazione al momento:

rischio-contagio-brexit

Secondo le stime di Eurasia, è ancora molto poco quotato un referendum Brexit in Italia nel breve termine.

In Olanda e Austria, le possibilità sono però altissime, e il referendum per l’uscita sia dall’UE che dall’Euro è una possibilità concreta.

In italia, il referendum sull’uscita dall’Eurozona e dall’Unione Europa fa parte del dibattito politico, ma ha una realizzazione che è ancora considerata abbastanza improbabile.

Gran parte dell’Europa, è composto da partiti euroscettici che hanno un grande impatto sulla vita politica, sia che siano parte della coalizione di governo o meno.

Insomma, lo scontento sta veramente dilagando in tutta europa. Lo dice la cartina, più che Unione Europea, è diventata una vera e propria “Divisione” Europea, che ha ben poche ragioni di esistere se questi sono i presupposti. Sicuramente se il Regno Unito riuscirà ad uscire con facilità dall’UE, molti altri paesi potrebbero tentare sempre di più a cercare di emulare questo avvenimento senza precedenti, ma conviene rinunciare al libero mercato? Esprimete la vostra opinione nei commenti, oppure condividendo il post sui social.

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Mi occupo di finanza e mercati da 5 anni, scrivo di news riguardanti valute e borsa.

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