Conto corrente o conto deposito?

In questo periodo in cui vengono pubblicizzati e proposti sempre più prodotti finanziari diventa di fondamentale importanza conoscere le loro caratteristiche, in modo tale da poter fare la scelta più consona alle nostre esigenze.

Negli ultimi anni, ad esempio, si parla sempre più spesso dei cosiddetti conti deposito, i quali vengono messi in paragone con i più noti conti correnti.

In questo articolo proveremo ad analizzare le caratteristiche di questi due prodotti, evidenziando i loro punti di forza e di debolezza, in modo tale da fare più chiarezza e dare la possibilità di scegliere tra conto corrente e conto deposito.

Conto corrente

Il conto corrente è, senza ombra di dubbio, lo strumento finanziario più utilizzato. Si stima che attualmente ben 5 italiani su 6 posseggano almeno un conto corrente bancario (o postale) e lo usino molto spesso per le operazioni più comuni, come l’accredito dello stipendio, la domiciliazione delle bollette, bonifici e pagamenti vari. Negli ultimi anni, poi, con la diffusione del cosiddetto home banking, usare il conto corrente è diventato ancora più facile, perché non è più necessario recarsi in banca o alla posta, ma è possibile effettuare le operazioni più semplici direttamente da casa, con il proprio pc, o addirittura con il proprio smartphone.

A seconda dei prodotti presenti sul mercato, un conto corrente può avere o meno un canone mensile, il quale può aumentare se si aggiungono dei prodotti ad esso correlato, come bancomat (o carta di debito), carta di credito, libretto degli assegni, e così via. Mediante bancomat o carta di credito è possibile prelevare denaro contante da tutti gli ATM, e generalmente questa operazione risulta gratuita se effettuata negli sportelli e negli ATM della banca di appartenenza (o nei postamat, nel caso in cui si parli di conto corrente postale).

Allo stesso tempo, però, un conto corrente non prevede un tasso di interesse elevato: generalmente non si maturano proprio interessi possedendo un conto corrente o, tutt’al più, si arriva ad un tasso massimo dello 0,5%.

Conto deposito

Vediamo adesso, invece, cos’è un conto deposito e quali sono le sue peculiarità. Un conto deposito è anch’esso un conto corrente, solo che ha funzionalità limitate rispetto al classico conto corrente che conosciamo ma, al tempo stesso, riesce a darci dei rendimenti superiori rispetto ad esso.

Proprio per questa loro ultima caratteristica, i conti deposito risultano essere di grande interesse, perché sono considerati dei conti ad elevato rendimento e basso rischio e vengono utilizzati come strumenti di risparmio. A loro favore hanno anche i costi di gestione, dato che risultano essere dei conti gratuiti, in cui le uniche spese previste sono quelle di apertura ed eventuale chiusura.

I conti deposito hanno, però dalla loro, anche alcuni svantaggi. In generale, infatti, questo tipo di strumento non nasce per gestire il denaro, ma solo per depositarlo, come suggerisce il nome stesso. Ne consegue che con un conto deposito non è possibile effettuare le classiche operazioni che siamo soliti fare con un conto corrente, come domiciliazione delle bollette, accredito dello stipendio, pagamento mediante bonifici, bollettini e quant’altro.

Le uniche operazioni consentite in un conto deposito sono i versamenti ed i prelievi dei contanti.

Inoltre, un conto deposito può esistere solo in appoggio ad un conto corrente esistente, cui sarà indissolubilmente legato per le operazioni di versamento e prelievo.

Esistono due tipologie di conti deposito:

  1. Conti di deposito libero,
  2. Conti di deposito vincolato.

Nei conti di deposito libero è possibile prelevare il denaro depositato in qualsiasi momento, senza che ci siano vincoli temporali sul denaro presente sul conto.

Nei conti di deposito vincolato, invece, il denaro deve essere depositato per un determinato periodo di tempo che viene scelto all’inizio (3, 6, 12 mesi o più) e non può essere prelevato prima della scadenza di questo lasso temporale.

Considerando le loro caratteristiche, i conti deposito liberi sono molto più flessibili ma, proprio in conseguenza di ciò, hanno dei rendimenti inferiori rispetto ai conti vincolati.

Confronto tra conto corrente e conto deposito

Cominciamo con il dire che non può esistere un confronto testa a testa tra questi due prodotti, sia perché hanno funzioni e finalità totalmente differenti tra di loro e sia perché c’è una condizione basilare che deve essere rispettata, ovvero che un conto deposito viene aperto solo se ha un conto corrente di appoggio.

Già da questa prima affermazione, deriva la conseguenza che un conto corrente è una condizione necessaria, e che, successivamente si può decidere di aprire o meno un conto deposito.

A chi potrebbe interessare un conto deposito? Considerando le caratteristiche di poca flessibilità di questo tipo di strumento, un conto deposito non può essere utilizzato per le normali operazioni di home banking ma ci servirà per immobilizzare un piccolo capitale e far sì che questo possa far fruttare degli interessi su base annua, senza correre rischi.

In pratica, quindi, un conto deposito si presta molto bene come uno strumento di risparmio, perché, soprattutto in questo periodo, è difficilissimo trovare uno strumento a basso rischio che consenta di guadagnare qualcosa sui propri risparmi. In uno scenario in cui la maggior parte dei conti correnti non danno più rendimenti, trovare un conto deposito, a costo zero, e con tassi di interesse che possono arrivare fino al 2% annuo lordo è una vera e propria risorsa e deve essere presa come tale.

Di sicuro i rendimenti più alti vengono fuori da conti di deposito vincolato … vi spaventa dover bloccare il vostro denaro sul conto per 6,12 o 18 mesi? Beh, potreste iniziare con una piccola somma di denaro, in modo da avere a disposizione, sul vostro conto corrente, una quantità di denaro tale da garantirvi la tranquillità e la serenità.

A questo punto, la domanda rimane: conto corrente o conto deposito? La risposta per noi de Il Corsivo Quotidiano è una sola: entrambi!

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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