Bitcoin in difficoltà e Soros investe

Il Bitcoin sta attraversando nel 2018 una “crisi” che lo ha portato a scendere sotto quota 7mila dollari dopo aver aperto l’inizio dell’anno con prezzi intorno ai 14mila dollari. In poco più di 3 mesi è andata persa la metà del suo valore. Analisti incerti e pessimisti sulle prospettive future della moneta digitale. Nel frattempo George Soros ci ripensa e investe in Bitcoin.

Bitcoin: quotazioni

Prosegue la fase di trend al ribasso del settore delle cryptomonete. Il bitcoin è sceso nelle ultime ore nuovamente sotto la soglia dei 7.000 dollari a quota 6.640 dollari. In calo anche tutte le altre valute digitali.

Fra i motivi che hanno spinto giù tutto il comparto, le ultime decisioni da parte di importanti banche centrali.

Nel dettaglio, in Canada la Banca di Montreal, dopo avere proibito le operazioni di acquisto di bitcoin con Mastercard e carte di credito, ha esteso il divieto anche alle carte di debito “Interac”. Nei giorni scorsi anche la banca centrale indiana ha invitato gli istituti di credito del paese a vietare le operazioni con le piattaforme di scambio di criptovalute.

Da segnalare la differente posizione assunta invece dalla Corea del Sud che ha deciso di tassare i profitti sulle transazioni in moneta virtuale.

Al momento da più parti giungono previsioni pessimistiche su un bitcoin destinato a crollare entro la fine dell’anno.

Ricordiamo che la cryptomoneta più famosa, dopo aver sfiorato i 20mila dollari lo scorso dicembre, in soli quattro mesi ha perso più del 70 per cento del suo valore.

Soros investe in Bitcoin

Nel frattempo George Soros ci ripensa e a distanza di qualche mese da quando definì il bitcoin una classica bolla pronta ad esplodere, è pronto a investire nel settore una parte dei suoi fondi.

Il magnate era intervenuto lo scorso gennaio a Davos e da allora il bitcoin ha perso oltre il 40 per cento del suo valore. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Adam Fisher, il manager che gestisce gli investimenti al “Soros Fund Management”, avrebbe ottenuto il via libera per iniziare operazioni di trading sulle valute virtuali.

Già negli scorsi mesi avevamo assistito all’inversione di rotta del ceo di JP Morgan, Jamie Dimon. Dopo aver minacciato di licenziare i trader del suo istituto che fossero stati scoperti in operazioni di trading in bitcoin, a distanza di qualche settimana è tornato sui suoi passi, riconoscendo alle criptovalute effettivamente del valore.

Al momento il bitcoin è in calo del 5 per cento a 6760 dollari.

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