Domenica sera in tv si è consumato un duro attacco alla Consob. E a condurre questo attacco è stata Milena Gabanelli, la giornalista che dalle cronache di Report ha mostrato un documento in cui la divisione emittenti della Commissione comunica l’intenzione di invitare chi emette strumenti finanziari a “non inserire le predette informazioni”, ovvero – si legge nelle righe precedenti del documento – la possibilità che il risparmiatore possa perdere i propri soldi, andando altresì a richiedere la loro “eliminazione nel caso in cui il prospetto le dovesse riportare”, in linea con le indicazioni del presidente. Come se l’attacco non fosse già sufficientemente aspro, Milena Gabanelli chiosa con quel che appare un ultimatum: “O è in grado di smentire il documento mostrato da Report, protocollo 11038690, o credo debba dimettersi”.
Nel mirino di Report è finito così il presidente di Consob, Giuseppe Vegas, al quale è stato contestata la scelta di esentare le obbligazioni subordinate dall’applicazione degli scenari probabilistici, ovvero l’indicazione sintetica delle probabilità che un risparmiatore può avere di guadagnare o perdere su un titolo. Una caratteristica che potrebbe aver influenzato negativamente qualche risparmiatore, rendendolo non nelle condizioni di poter valutare con attenzione i livelli di rischio dello strumento sottoscritto. Se quell’indicazione ci fosse stata, ad esempio, sulle obbligazioni subordinate di Banca Etruria sarebbe stato indicato che il cliente, tre anni fa, aveva già il 63% di probabilità di perdere il 50% del capitale.
In attesa di una risposta da parte di Vegas, si può comunque ricordare una risposta “preventiva” che il presidente di Consob ha formulato in occasione della relazione annuale al mercato, sostenendo che la Commissione non ha alcuna responsabilità di mancata vigilanza nella vendita di strumenti rischiosi a persone che non erano in grado di comprendere le caratteristiche dello strumento stesso.
Al di là di ciò, appare certo che l’indicazione di mandare in archivio gli scenari probabilistici attraverso la nota informativa per il presidente inviata dalla divisione emittenti, sia un duro colpo per la credibilità dell’istituzione. Nella nota, datata 3 maggio 2011, si legge infatti che “conformemente alle indicazioni fornite per le vie brevi dalla S.V. al Responsabile della Divisione Studi Economici, fino a quando la Commissione non avrà assunto le proprie determinazioni (…) gli Uffici, a prescindere da qualsiasi valutazione in merito all’opportunità, inviteranno gli emittenti a non inserire le predette informazioni sugli scenari di probabilità nel prospetto e ne richiederanno l’eliminazione nel caso in cui il prospetto le dovesse comunque riportare”, riportando poi che l’orientamento “troverà la prima applicazione con l’istruttoria relativa all’istanza di autorizzazione del documento relativo all’offerta pubblica di scambio proposta dalla Popolare di Vicenza su polizze Berica”.
DIMISSIONI. Questa parola purtroppo nel vocabolario italiano non esiste per certe persone,si usano invece delle parole inglesi in modo che i lettori,gli elettori,i lavoratori,i risparmiatori,in somma la maggior parte della popolazione non capisce un tubo,cosi loro ne approfittano e colti con le mani nella marmellata,fanno finta di niente e tanto a DIMETTERSI no ci pensano e se per caso lo fanno vengono assegnati ad altri incarchi con potere e stipendio più alti,però sempre con meno responsabilità per i danni che causano, ai danni alla comunità.