Preferire il dollaro al metallo giallo che perderà quota dopo il boom registrato con la Brexit. È quanto sostiene Jim Rogers, uno dei fondatori del celebre Quantum Fund, fondo che in dieci anni registrò uno strabiliante rendimento del 4.200 per cento.
Dollaro come bene rifugio
La maggior parte degli analisti stima una crescita ulteriore dell’oro nelle prossime settimane, quale effetto dell’esito del referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Non tutti però sono d’accordo con tali previsioni. Uno di questi è Jim Rogers, professore di finanza alla Columbia Business School, che ha dichiarato nelle scorse ore di “scommettere” più sul biglietto verde rispetto al metallo giallo.
Come un certo George Soros, Jim Rogers, come anticipato, è tra i co-fondatori del Quantum Fund, fondo americano che a cavallo tra il 1970 e il 1980 riuscì nella impresa di guadagnare il 4.200 per cento a fronte di un indice S&P di Wall Street in rialzo di poco meno del 50 per cento.
In una intervista concessa in esclusiva a Bloomberg, Rogers ha sottolineato come i prezzi dell’oro siano destinati a perdere quota nei prossimi mesi e pertanto l’acquisto dei lingotti sarà da preferire soltanto a partire dalla fine dell’anno in corso.
Una previsione che contrasta la recente analisi condotta da Bloomberg sulla base del parere di 12 tra i migliori economisti su scala globale, secondo cui il valore del metallo giallo sia invece destinato a crescere ancora di circa il 7 per cento rispetto alle quotazioni odierne.
Quotazione Oro in tempo reale
Oro previsioni 2016-2017
Dal primo gennaio 2016 l’oro ha guadagnato circa il 25 per cento, dopo le quotazioni in calo registrate nell’ultimo biennio.
Rogers ha sottolineato come il valore del metallo giallo è cresciuto troppo in questa prima parte dell’anno, una avanzata tanto repentina quanto sbalorditiva. Puntare su un asset che sta sovraperformando non è la scelta corretta per l’insegnante della Columbus. Per tale motivo preferisce investire, in qualità di bene rifugio, sul dollaro americano.
L’oro nel frattempo continua a crescere a Londra, oltrepassando quota 1.327 dollari, dopo che lo scorso venerdì aveva raggiunto un livello di 1.358 dollari, il valore più alto dai primi mesi del 2014, per un rialzo superiore agli 8 punti percentuali.
Buona parte degli economisti, a differenza di Rogers, ritiene però che il metallo giallo potrà superare quota 1400 dollari entro la fine dell’anno, in un range compreso tra i 1420 e 1430 dollari l’oncia.
Goldman Sachs nel frattempo sembra allinearsi apparentemente a quanto sostenuto da Rogers sui valori massimi delle quotazioni, anche se ha aggiornato al rialzo le stime sull’oro a 6 mesi e 12 mesi, rispettivamente a 1.280 e 1.250 dollari dai precedenti valori di 1.180 e 1.150 dollari.