BMW: vendite in miglioramento, ma non tutti i dati convincono

Buona progressione commerciale di BMW, con le vendite e il fatturato della compagnia automobilistica tedesca che continuano a crescere. Tuttavia, non tutti i dati forniti dall’operatore europeo sembrano convincere gli analisti, che guardano con un pizzico di sospetto alla compressione della marginalità.

Vendite in crescita

Più nel dettaglio, la domanda di Suv in Europa e in Cina sembra aver sostenuto i risultati di BMW nel corso del terzo trimestre. Il gruppo automobilistico ha infatti realizzato un utile operativo in crescita, seppur modesta (+ 1 per cento) a 2,38 miliardi di euro, nonostante la debolezza registrata nel mercato statunitense. Il risultato ha superato le attese di consenso che si fermavano a 2,37 miliardi di euro. Il fatturato si è attestato a 23,4 miliardi di euro, in crescita rispetto a 22,3 miliardi di euro dell’analogo periodo del precedente esercizio, superando anche in questo caso le stime di consenso di 23,2 miliardi di euro. Infine, migliora sensibilmente anche l’utile netto, che è cresciuto del 15,3 per cento a 1,82 miliardi di euro.

Sempre relativamente alle vendite di vetture, il gruppo tedesco ha comunicato di aver realizzato dei nuovi record nel corso dei primi nove mesi, con un incremento su base annua del 6,5 per cento, e con una crescita che risulta essere prevalentemente trainata soprattutto dai mercati europeo e cinese, che hanno registrato miglioramenti rispettivamente del 10,4 per cento e del 9,1 per cento. Di contro, in Giappone e Stati Uniti si è registrata una generale debolezza con il secondo che è calato dell’8,7 per cento a causa di un contesto ormai maturo che ha condotto a livelli elevati.

Marginalità non soddisfacente

Come già anticipato, non tutti i dati forniti dall’operatore sembrano essere stati incoraggianti. Tra i principali, ricordiamo come, almeno relativamente ai risultati della divisione auto, l’EBIT abbia registrato una flessione del 3,9 per cento a 1,83 miliardi di euro, a fronte di una crescita del fatturato pari al 2,8 per cento, a 21,56 miliardi di euro. L’incidenza dell’EBIT sui ricavi è scesa anch’essa all’8,5 per cento dal 9,1 per cento dell’analogo periodo 2015, attestandosi anche al di sotto delle stime di consenso (8,9 per cento): il dato resta comunque all’interno del range stimato dal gruppo per l’intero 2016 e pari a 8-10 per cento. A livello di outlook, BMW ha confermato sostanzialmente le proprie stime in termini di Ebit margin, a fronte di un moderato incremento dell’utile ante imposte e dei volumi di vendita e fatturato.

E FCA?

Come abbiamo avuto modo di anticipare anche in questi giorni, il mercato auto europeo continua comunque la sua interessante progressione, e FCA continua a sovraperformare in alcuni dei principali luoghi di destinazione più interessanti per i propri veicoli. Per quanto concerne il solo mercato auto italiano, infatti, le immatricolazioni di auto di ottobre risultano essere cresciute del 9,75 per cento a 146.632 veicoli, secondo i dati del Ministero dei Trasporti. Il gruppo FCA ha registrato un aumento del +12,4 per cento a 41.407 veicoli, con una quota di mercato che è sempre superiore al 28 per cento, e ora pari a al 28,24 per cento. Dopo i dati sulle immatricolazioni di ottobre, le previsioni per il mercato auto dell’intero 2016 si focalizzano su previsioni di chiusura a 1,85 milioni di vendite, in incremento del 17 per cento su base annua. Anche FCA mostra comunque qualche piccola crepa nel mercato nordamericano, con le vendite del gruppo negli Stati Uniti che diminuiscono del 10 per cento, a 176.609 unità in ottobre rispetto allo stesso mese del 2015. Nel mercato francese è invece ottima la prestazione, con un incremento delle immatricolazioni di auto nuove dell’11,4 per cento a 6.736 veicoli, e quota di mercato che sale al 4,34 per cento dal 3,75 per cento di un anno fa, grazie alla flessione generalizzata del mercato transalpino (- 4 per cento a 155.202 veicoli).

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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