Molti soci e associazioni delle banche italiane avevano sollevato la questione della costituzionalità della riforma delle banche popolari e ora la Corte Costituzionale sarà chiamata ad esprimersi su questo spinoso quanto attuale tema economico. Questo è stato il verdetto emesso dalla sezione del Consiglio di Stato che sta attendendo il pronunciamento della Consulta e che ha quindi deciso di sospendere l’efficacia della lettera circolare emanata da Banca d’Italia in tema di sospensione di rimborso delle azioni sulle quali era stato esercitato il diritto di recesso in previsione della trasformazione delle banche popolari in Società per Azioni.
Banche Popolari : la situazione
Quale è la situazione attuale? A seguito della sospensione della circolare, le banche possono di fatto e a secondo loro giudizio, sospendere il pagamento degli azionisti che scelgono di recedere al momento del cambio dello statuto da banca popolare a società per azioni. Quale la base giuridica? Si tratta della ‘non manifesta infondatezza’ della legittimità costituzionale, che è stata sollevata nei confronti della legge di riforma che ha interessato questa tipologia di istituti di credito. Ma non si tratta dell’unico importante cambiamento, perché in attesa della decisione della Consulta, il consiglio di stato ha scelto di accogliere l’istanza cautelare e di sospendere l’efficacia della circolare emessa dalla banca d’Italia, quindi di bloccare la possibilità di limitare il rimborso delle azioni che sono oggetto di recesso.
Banche Popolari diventeranno SPA ? Il ricorso
Chi ha presentato il ricorso che, a conti fatti, ha per il momento bloccato un sistema che si dava già per scontato? Si tratta di alcuni soci che operano contro la Banca d’Italia e che si propongono di cambiare questo sistema, giudicato pesante e non risolutivo dei problemi degli istituti di credito hanno avuto nel corso degli ultimi anni. Nel dettaglio, la norma alla quale i soci si appellano interessa il diritto al rimborso delle azioni in termini di limitazione dei soci e la conseguente azione di potere esercitata dalla banca d’Italia in questo specifico caso.
