Consumi: previsioni 2017

È stato pubblicato il rapporto Coop relativo al 2017, una serie di previsioni sulle abitudini e sulle speranze degli italiani per l’anno nuovo. La crisi si farà ancora sentire, con i consumi nuovamente attesi in calo. Inflazione e la flessione degli stipendi rappresentano i principali motivi della contrazione della spesa per le famiglie.

Consumi 2017 in calo

L’uscita dalla recessione per il nostro paese è ancora piuttosto lunga e lenta. È quanto emerge dall’indagine per il 2017 sulle previsioni per i consumi nel nuovo anno in Italia, evidenziata nel “Rapporto Coop” realizzato dalla Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori, in cooperazione con Nielsen, Ufficio Studi Mediobanca, GFK, Demos, Doxa e Nomisma.

Dal rapporto emerge che sono principalmente “tre” le parole più gettonate per descrivere le aspettative per il nuovo anno: “speranza” (33 per cento del campione), “cambiamento” (12 per cento) e “timore” (10 per cento).

Le previsioni sui consumi per il 2017 sono attese in calo. Nel nuovo anno si assisterà a una frenata del potere d’acquisto delle famiglie, con una spesa che, dopo essere cresciuta nel biennio 2015-2016 di oltre l’1 per cento, registrerà una battuta d’arresto, con una flessione stimata allo 0,7 per cento.

I motivi di questo rallentamento sono dovuti soprattutto alla ripresa dell’inflazione e alla contrazione degli stipendi.

Spesa italiani 2017

Entrando nel dettaglio, tra i consumi attesi in crescita nel nuovo anno, si assiste alla conferma del settore della telefonia, stimato in rialzo dell’8 per cento, come per gli acquisti di dispositivi elettronici e relativi accessori, attesi in progresso di oltre il 7 per cento.

Tra le voci in aumento nel 2017, si segnalano anche i servizi ricreativi (+ 2,8 per cento).

Per quanto riguarda invece i settori dei consumi attesi in calo nel corso dell’anno rispetto al 2016, le spese per la manutenzione della casa e per l’editoria (libri e giornali).

Il 2017 dovrebbe produrre effetti piuttosto positivi per il mercato immobiliare, atteso in ripresa dopo anni di crisi e di stallo, ed anche le spese per i viaggi da parte degli italiani sono previste in ulteriore crescita (più al Nord e al Centro rispetto al Sud).

Dal rapporto Coop si evince come le spese per i consumi degli italiani sono differenti a seconda della fascia di età. Un esempio al riguardo è la sottoscrizione di abbonamenti alle Pay TV. Dall’indagine si evidenzia che non rinunceranno quasi il 40 per cento dei giovani, una percentuale che scende al 30 per cento per gli adulti e al di sotto del 20 per cento per gli over 50.

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