ETC: cosa sono e come funzionano

ETC o Exchange Traded Commodities sono interessanti strumenti finanziari che vengono emessi a fronte dell’investimento diretto di un soggetto emittente (Banca o SIM) in materie prime fisiche (grano, mais, cotone, caffè, oro, argento etc. etc.) o in contratti derivati su materie prime.

La quotazione degli ETC è correlata direttamente o indirettamente dall’andamento della performance del sottostante, rappresentato dalle materie prime.

Gli ETC sono strumenti finanziari assimilabili agli ETF e gli ETN con differenze riguardanti la natura dell’asset sottostante e permettono agli investitori di prendere posizione su di una singola materia prima o su un “paniere” di raw materials (oro, petrolio, gas, zucchero, cotone, soia, zinco etc. etc.).

Sono un’ottima opportunità di investimento gli Exchange Traded Commodities? Possono essere considerati come gli OICR? Vediamo in dettaglio in questa guida cosa sono e come funzionano gli ETC.

ETC: cosa sono?

Gli ETC non sono altro che strumenti finanziari attraverso i quali un potenziale risparmiatore ha la possibilità di accedere ai mercati delle materie prime investendo su un singolo asset (oro, argento, cacao, petrolio, zucchero, etc. etc.) o su un determinato panel di commodities (soft e hard).

Gli Exchange Traded Commodities hanno una quotazione legata direttamente o indirettamente all’andamento dell’asset sottostante. Sono “imparentati” con gli ETF e gli ETN e presentano alcune caratteristiche peculiari di seguito ascrivibili:

  • essere negoziati in Borsa
  • replicare la performance della materia prima o degli indici di materie prime a cui fanno riferimento
  • consentono agli investitori di prendere posizione su di una singola materia prima (oro, petrolio, gas, zucchero, soia, zinco…), a differenza degli ETF.

Gli ETC sono titoli emessi senza scadenza da una società veicolo e, per ciascuna classe di valori mobiliari esiste un mercato primario e un mercato secondario.

ETC: mercato primario e secondario

Il mercato primario è accessibile esclusivamente agli intermediari autorizzati: è il luogo dove è possibile sottoscrivere e vedersi rimborsati i titoli su base giornaliera.

Il mercato secondario è il “luogo” di scambio dove tutti gli altri investitori possono negoziare gli ETC al prezzo determinato sul book di negoziazione. Si ricorda che il prezzo degli ETC è sempre costantemente allineato al fair value della materia prima sottostante.

Grazie alla quotazione in tempo reale, accedere al mercato delle materie prime è semplice, trasparente e consente di beneficiare di elevata liquidità.

Vantaggi ETC

Come accennato gli ETC consentono di accedere direttamente al mercato delle materie prime, replicano la stessa performance di una singola commodity o di indici di commodities.

Inoltre, non richiedono al soggetto sottoscrittore il sostenimento di oneri elevati, non comportano altre spese di intermediazione e consentono di evitare i rischi legati allo stoccaggio delle materie prime.

Gli ETC consentono, in buona sostanza, di accedere al mercato delle materie prime ad un costo molto contenuto senza applicazione della commissione di “Entrata”, di “Performance” e di “Uscita”, ma comportano il sostenimento delle commissioni di negoziazione applicate dalla Banca.

Gli ETC, grazie alla negoziazione in Borsa permettono all’investitore un’ampia flessibilità di utilizzo, rendendoli interessati investimenti di breve periodo che di medio-lungo termine, in quanto non hanno alcuna scadenza temporale. Gli ETC possono essere venduti allo scoperto puntando al ribasso.

Rendimento ETC

L’investitore ha accesso ad un rendimento costituito da 3 componenti:

  • rendimento spot, il quale deriva dalla fluttuazione del prezzo della materia prima sottostante;
  • rendimento del collaterale ovvero l’interesse maturato sull’investimento del collaterale;
  • rendimento legato al rolling, rendimento associato all’attività di sostituzione dei future in scadenza, ciò consente di mantenere la posizione sul sottostante.

Trattamento fiscale ETC

Sul trattamento fiscale previsto per gli ETC è intervenuta l’Agenzia delle Entrate la quale ha chiarito che: “Gli Etc danno origine a redditi diversi e, se sono percepiti da una persona fisica (un investitore privato) sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 12,5%”.

I chiarimenti sulla natura e la tassazione di alcuni titoli negoziati nel mercato telematico della Borsa Italiana sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 72/E” (cfr. Comunicato Stampa).

In particolare, gli Etc sono titoli emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente in merci (o in contratti, anche derivati, su merci), il cui prezzo è legato direttamente o indirettamente all’andamento delle attività oggetto dell’investimento – commenta la Risoluzione sopra citata – Gli stessi possono, dunque, essere considerati strumenti finanziari derivati (art. 67, comma 1, lettera c-quater del Tuir), che attribuiscono all’investitore il diritto di ricevere a termine le commodities sottostanti o un pagamento collegato al loro andamento (sono commodities i beni per cui c’è domanda, offerti sul mercato senza differenze qualitative, come, ad esempio, il petrolio). Se percepiti da parte di una persona fisica, che non esercita attività di impresa, i redditi che ne derivano sono, quindi, soggetti all’imposta sostitutiva del 12,50%”.

Non si deve riportare alcuna voce nella dichiarazione dei redditi dal momento che l’intermediario (la banca) opera come sostituto di imposta. Producendo redditi diversi, le plusvalenze sono compensabili con le minusvalenze pregresse che sono riportabili nei quattro successivi anni.

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