Fed: nessun aumento, tassi invariati?

Le previsioni degli analisti al momento sembrano essere concordi: la Fed lascerà i tassi invariati anche a margine della riunione di oggi. I motivi sono lampanti, anche se non mancano i “bastian contrari”. Cresce dunque l’attesa per le dichiarazioni del numero uno della banca centrale americana, Janet Yellen.

Fed previsioni

Gli economisti sono convinti che la Federal Reserve lascerà immutata la sua politica monetaria, non intervenendo sui tassi di interesse e lasciandoli invariati, al termine del vertice che si avvia alla conclusione nella serata di oggi, dopo gli intensi colloqui e le riunioni di questi ultimi giorni.

Janet Yellen, numero uno della banca centrale USA, annuncerà le decisioni prese dal board nelle prossime ore, una conferenza stampa molto attesa da parte degli investitori, in quanto indice di come muoversi nei prossimi mesi sui mercati finanziari, oltre che per comprendere meglio le dinamiche e le strategie future in merito alle politiche sui tassi.

Una buona parte degli economisti prevede che fino al prossimo vertice, in programma nel mese di dicembre, difficilmente si procederà ad un aumento dei tassi.

Una parte degli analisti ritiene inoltre che in prossimità delle elezioni presidenziali dell’8 novembre, è difficile che i vertici della Fed decideranno di intervenire, preferendo di optare per una politica di non coinvolgimento.

Prendendo in considerazione invece i dati puramente statistici, si evince che la banca centrale americana ha tagliato i tassi d’interesse, nel mese di settembre prima delle elezioni presidenziali, soltanto 3 volte negli ultimi 32 anni.

Un altro punto a favore verso la decisione di mantenerli invariati.

Aumento dei tassi

Le previsioni della maggior parte degli analisti sono dunque orientate verso un “non intervento” della Federal Reserve.

Una frazione minoritaria ritiene però che un aumento dei tassi sia invece ancora possibile.

Tra questi, alcuni esperti di Barclays e BNP Paribas. Questi ultimi hanno sottolineato che dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione USA, la decisione di puntare ad una regolazione della politica monetaria sia una delle possibile opzioni da perseguire, soprattutto adesso, con rischi molto più bassi rispetto al passato.

Spostandoci sul fronte puramente economico, le stime sul prodotto interno lordo nel medio e lungo termine sarebbero invece riviste al ribasso, a quota 1,8 per cento. È quanto atteso dagli economisti di Morgan Stanley e Goldman Sachs.

La Yellen inizierà la conferenza stampa alle ore 18:30 e, secondo le indiscrezioni pervenute nelle ultime ore, malgrado le decisioni sull’intervento debbano seguire un apposito iter basato su una votazione dei singoli membri, la parola definitiva sulla questione spetterà proprio al presidente. Tutto dunque è ancora possibile e le sorprese potrebbero non mancare.

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