Azioni Ferrari in corsia di sorpasso dopo buoni conti trimestrali e miglioramento guidance 2020

Il titolo Ferrari si conferma più forte della paura del Covid-19 e grazie ad un rally del 7,08% si avvicina ai propri massimi storici (169,05 euro). Le azioni del cavallino rampante hanno terminato la seduta di Martedì 3 Novembre a quota 168,30 euro.

Il gruppo della casa automobilistica di Maranello ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 171 milioni di euro, in aumento dell’1,1% su base annua. Un risultato eccezionale se si considera il contesto attuale, fortemente penalizzato dalla pandemia da coronavirus. Utile in crescita nonostante i ricavi abbiano subito una contrazione del 3,2%, assestandosi ad 888 milioni di euro. Un risultato favorito dall’aumento dell’Ebitda in aumento del 6,4% con cambi variabili e del 4,7% con cambi costanti, su base annua, salendo a 330 milioni di euro. L’Ebit si è assestato a 222 milioni di euro, in linea con l’anno precedente (-2,1% o -4,1% a cambi costanti).

In miglioramento l’indebitamento industriale netto, che al 30 Settembre risultava pari a 715 milioni di euro, in flessione rispetto ai 776 milioni di euro della fine del secondo trimestre.

Le vetture consegnate nel Q3 sono state 2.313, in calo del 6,5% rispetto a quelle messe su strada nel terzo trimestre 2019, ovvero 161 unità in meno.

Il forte rialzo del titolo è stato principalmente favorito dal ritocco delle guidance per l’intero 2020, spostate sulla parte alta dell’outlook fornito lo scorso 3 Agosto dal management della società. Stime migliorate, a patto che rimangono non si renderanno necessarie ulteriori restrizioni alla produzione per colpa del coronavirus.

Nei dettagli, i ricavi previsti su tutto l’arco dell’anno in corso sono stati spostati sulla parte alta della forchetta delle previsioni, ovvero sui 3,8 miliardi di euro, dai 3,4 miliardi di euro della stima del 3 Agosto. L’Ebitda adjusted è stato migliorato a 1,27 miliardi di euro dalla precedente stima compresa tra 1,075 e 1,125 miliardi di euro; mentre l’ebit adjusted è stato portato a 0,92 miliardi di euro dal precedente range 0,65-0,70 miliardi di euro. L’utile diluito adj per azione è stato invece aggiustato a 3,71 euro dal range precedente 2,6-2,8 euro.

Nel corso della consueta conferenza stampa per illustrare i risultati del Q3 agli analisti, il CFO del gruppo Ferrari, Antonio Picca Piccon ha reso noto che entro la fine dell’anno verrà presentato un nuovo modello, l’ottavo dei quindici previsti dal piano industriale 2018-2022.

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Andamento azioni ferrari sul breve-medio periodo

Grazie al balzo odierno il titolo Ferrari ha ribaltato il proprio quadro tecnico, sia sul brevissimo che sul breve periodo. Le quotazioni, infatti, si sono riportate al di sopra delle tre medie mobili di riferimento, a 10-25 e 50 giorni, che da ex supporti si erano trasformate in resistenze.

Le tre EMA adesso si sono assottigliate e sovrapposte su uno stretto trading range compreso tra 158,20 euro (EMA 25) e 158,50 euro (EMA 10). In mezzo a 158,25 euro circa passa EMA 50.

I livelli appena indicati, quindi, fungono da supporti, persi i quali il titolo potrebbe nuovamente ritornare nel range 150-145 euro.

Nel brevissimo il titolo potrebbe rompere al rialzo i massimi di sempre, spingendosi prima verso quota 175 euro e successivamente verso area 180 euro.

Pattern di Trading sul Titolo Ferrari (RACE.MI) – Valido da 1 a 5 Giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di recupero oltre 169,05€ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 170,10 e 171,80 euro; stop loss in caso di discesa sotto 167,45€ in close oraria.

Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 171,80€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 173,50 e successivamente 174,55€; stop loss in caso di ritorno sotto 168,30€ in close oraria o giornaliera.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close oraria o daily maggiore di 174,55€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 176,35 e 177,40 euro, estesi a 179,20€; stop loss in caso di ritorno sotto 171,80€ in close oraria o giornaliera.

Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 156,90€, in ottica di rimbalzo, in primo luogo a 158,50€ ed in seconda battuta a 161,10€, esteso a 164,75€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 154,90€ in chiusura daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 167,45€ e consiglia di prendere i primi profitti in area 166,45 e 164,75 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 169,05€ in chiusura oraria.

Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 164,75€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 162,20€ e successivamente a 161,10€; stop loss in caso di ritorno sopra 166,45€ in close oraria.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 161,10€ in close oraria o giornaliera, con l’intento di ricoprirsi in area 159,45 e 158,50 euro, estesa a 156,90 euro; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 164,75€ in close oraria o daily.

Short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 179,20€, per sfruttare eventuali correzioni prima a 177,40€ e successivamente a 173,50€, estese a 171,80€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 181€ in chiusura giornaliera.

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