Se da un lato c’è Volkswagen che ha deluso i propri azionisti e consumatori, truccando i dati sulle emissioni di milioni di macchine sparse in tutto il mondo… Dall’altro c’è Ferrari, che è molto vicina a scendere finalmente in borsa.
Marchionne, finanziere esperto e CEO di FCA, sta preparando il tutto per entrare in borsa, e la richiesta di azioni Ferrari, secondo i più, potrebbe eccedere di 10 volte l’offerta originaria.
Marchionne, insiste da mesi ormai che la Ferrari dovrebbe essere valutata come un’azienda di beni di lusso, proprio come Gucci, Prada etc, e non come un’azienda automobilistica. Le aziende di beni di lusso, vengono scambiate a ben 20 volte i profitti, più del doppio rispetto ai costruttori d’auto.
La Ferrari sta in questi giorni quindi lavorando moltissimo per il suo debutto al NYSE, che avverrà dalla seconda metà di ottobre, come stabilito. Il prezzo dell’IPO non è ancora stato stabilito.
Le case automobilistiche europee hanno perso circa 50 miliardi di valore di mercato, in quanto la tedesca Volkswagen ha ammesso il 18 settembre che alcuni dei suoi motori diesel sono dotati di un software progettato per aggirare le prove di emissione nei laboratori. Le azioni di Volkswagen sono scese del 40 per cento in queste settimane, mentre un’altra azienda automobilistica, ma di Parigi, la PSA Peugeot Citroën ha visto le proprie azioni crollare del 14 per cento e la quotazione alla borsa di Milano di Fiat Chrysler è scesa del 9 per cento. Schaeffler AG, il fornitore tedesco di pezzi per le automobili, che ha anche in programma una IPO, è stato interrogato da potenziali azionisti circa lo scandalo Volkswagen.
Diciamo quindi che questo non è certamente il miglior momento per Ferrari di scendere in borsa, e i tentativi di Marchionne di far quotare l’azienda come bene di lusso, anziché costruttore automobilistico, sono sicuramente per raggiungere un valore azionario più alto, allontanandosi anche dagli scandali che in queste settimane stanno guadagnando le prime pagine di tutti i quotidiani.
Sappiamo intanto che il simbolo di Ferrari in borsa, sarà FRRI. Le azioni non avranno niente a che fare con FCA, e in borsa all’inizio andrà il 10% dell’azienda, e si pensa che sarà valutato circa 1 miliardo di dollari.
Questa IPO è una parte fondamentale del piano di rilancio di Marchionne, una strategia che dovrebbe far guadagnare alla FCA 5 miliardi di dollari per tagliare il proprio debito e aiutare a finanziaria il programma di investimento da 48 miliardi di dollari, per espandere Jeep, Alfa e Maserati in tutto il mondo.
Questa IPO, potrebbe generare ben 3 miliardi di $ per FIAT.