Fmi lancia l’allerta: attenzione alla Cina e agli emergenti

I grandi Paesi emergenti, e in particolar modo la Cina, rappresentano un rischio crescente per i mercati finanziari mondiali. A ricordarlo è uno studio diffuso pochi giorni fa dal Fondo monetario internazionale, secondo cui vi è l’effettiva possibilità che trasmettano un contagio delle difficoltà borsistiche nei confronti dei Paesi più avanzati. Pertanto, attenzione a non fare affidamento troppo alla presunta stabilità del sistema finanziario internazionale, che potrebbe subire un contraccolpo di grande significatività proprio a causa delle economie emergenti.

Secondo l’Fmi (con dichiarazioni comunque non del tutto nuove, considerando che anche la Fed ha preso spunto da simili valutazioni per poter formulare la propria view) i rischi posti dai mercati emergenti sono destinati a crescere nel prossimo futuro, contestualmente alla crescita della loro interconnessione finanziaria con i mercati avanzati.

È probabile che le ripercussioni dalla Cina sui mercati finanziari globali aumentino notevolmente nei prossimi anni”, afferma il rapporto citato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, che poi si sofferma sul notare come già la scorso anno e all’inizio del 2016, le incertezze sulla Cina abbiano provocato forti turbolenze sui principali mercati.

Più nel dettaglio, il Fmi stima che le ripercussioni dai più importanti Paesi emergenti sulle economie avanzate sono aumentate del 28 per cento rispetto alla crisi globale iniziata nel 2008, e che durante l’intero scorso anno i movimenti di tutti i mercati azionari possono essere attribuiti per l’80 per cento a mercati di altri Paesi, contro il 50 per cento nel 1995, proprio a conferma dell’accresciuta interconnessione di cui si faceva breve cenno. Ancora, il Fondo sostiene che un terzo dei movimenti delle Borse e del mercato dei cambi nei Paesi avanzati viene attribuito ora a eventi generati nei grandi Paesi emergenti. “Vediamo la Cina come un caso unico per ora – ha detto Gaston Gelos, uno degli autori del rapporto, con dichiarazioni anch’esse riportate sul Sole24Ore – in termini di capacità delle notizie economiche dalla Cina di influenzare i mercati nel resto del mondo”.

Quel che lo studio invece non spiega, è il perché gli eventi che coinvolgono gli emergenti finiscano per il produrre serie ripercussioni ovunque: gli autori affermano tuttavia che l’effetto di contagio potrebbe avere anche una componente psicologica, visto e considerato che le notizie dalla Cina finiscono con l’influenzare simultaneamente milioni di investitori in tutto il mondo, che a volte non sono perfettamente in grado di comprenderne la portata.

Proprio per questo motivo il Fondo ritiene che sia importante una migliore vigilanza sui fondi che investono nei mercati emergenti. Una vigilanza che, afferma il Fmi, dovrebbe essere indirizzata con particolare precisione sulle compagnie assicurative (oltre che, come intuibile, sulle banche), e in particolar modo sul ramo vita. Per l’Fmi la vigilanza dovrebbe essere altresì rafforzata su compagnie più piccole e più deboli, non solo quelle già individuate come sistemiche: nell’attuale scenario contraddistinto dalla presenza di tassi d’interesse molto bassi, infatti, sono le compagnie più deboli quelle che accettano maggiori rischi nella ricerca dei rendimenti, con ciò che ne può conseguire nell’ipotesi di crac.

Tornando in maniera più dettagliata alla Cina, gli autori ricordano altresì come la sua influenza in ottica internazionale sia crescita ulteriormente in virtù della maggiore apertura sancita negli ultimi mesi dalle autorità: un’apertura che permetterà nuovi investimenti esteri e l’inclusione della valuta cinese nel paniere del Fondo monetario (i diritti speciali di prelievo), che dovrebbe attrarre l’interesse delle banche centrali. Il mercato obbligazionario del Paese asiatico, oggi il terzo più importante del mondo con 6.700 miliardi di dollari e cresciuto a un tasso annuale di oltre il 20% negli ultimi cinque anni, è stato largamente chiuso agli stranieri fino allo scorso anno, quando sono state liberalizzate le operazioni delle banche centrali e dei fondi sovrani.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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