Il Dollaro prosegue il suo andamento rialzista malgrado le ultime dichiarazioni di Brainard della Federal Reserve. Continua la fase di ribasso per la Sterlina e il petrolio.
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Dollaro quotazioni
Il dollaro cresce e guadagna terreno nei confronti delle altre principali valute nonostante le ultime dichiarazioni da parte di uno dei componenti del FOMC, il principale strumento di politica monetaria della Federal Reserve. Una serie di affermazioni che sono servite ad alimentare una maggiore incertezza sui tempi circa l’aumento dei tassi negli Stati Uniti. Brainard ha messo in risalto che l’economia americana continua a migliorare ma la Fed avrebbe optato per non modificare la attuale politica sui tassi.
Una serie di importanti dichiarazioni che fanno seguito a quanto sostenuto a sua volta dal Presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, per il quale i tassi di interesse ancora bassi potranno essere da ulteriore stimolo a una crescita dell’economia statunitense.
Cambio Euro/Dollaro
Il cambio EUR/USD attualmente è pressoché stabile a quota 1,1236.
La moneta unica a sua volta è sotto pressione dopo che lo ZEW tedesco ha reso noto che l’indice che misura il sentiment dell’economia del paese è rimasto stabile a quota 0,5 punti, un valore estremamente al di sotto di quanto stimato dagli analisti. Il mercato si attendeva una crescita dell’indice a 2,5 punti nel corso del mese.
Per quanto riguarda invece l’indice ZEW sul sentiment dell’economia nell’area euro, ha toccato quota 5,4 punti a settembre, un dato inferiore alle previsioni del mercato (6,7 punti).
Cambio Sterlina/Dollaro
Il cambio GBP/USD è attualmente in calo dello 0,91 per cento a quota 1,3212.
In base a quanto contenuto nell’ultimo rapporto dell’Ufficio di Statistica della Gran Bretagna, si evidenzia come l’indice dei prezzi al consumo sia aumentato dello 0,6 per cento nel mese di agosto, un dato al di sotto delle attese del mercato che si aspettava un incremento dello 0,7 per cento.
Cross valutari e Petrolio
Il cambio USD/JPY risulta al momento in rialzo dello 0,33 per cento a quota 102,26 e la coppia USD/CHF in aumento dello 0,05 per cento a quota 0,9723.
In crescita dello 0,66 per cento anche il rapporto USD/CAD a quota 1,3147.
Da segnalare infine il ribasso del prezzo del petrolio dopo che l’OPEC ha ammesso che la produzione dei paesi al di fuori dell’organizzazione è risultata più robusta di quanto previsto.
Attualmente il greggio viene scambiato intorno a quota 47,73 dollari al barile, in contrazione dell’1,22 per cento.
Cresce comunque l’attesa per la convention OPEC in Algeria per la fine del mese. Diversi analisti comunque si domandano se sarà effettivamente utile per trovare un accordo sul congelamento della produzione o sarà soltanto una ennesima “perdita di tempo”.
