Forex trading, i market mover 15-19 maggio 2017

Dopo le interessanti novità della scorsa settimana, con le mosse delle principali Banche centrali in corso di formalizzazione, arriva una nuova settimana di Forex trading che, sul fronte fondamentale, sarà contraddistinta da diversi spunti macro di interesse. Vediamo insieme i principali, per area euro e dollaro!

Lunedì 15 maggio 2017

Cominciamo dai dati di lunedì 15 maggio, con un piccolo rilievo per l’Italia, che oggi pubblicherà la seconda lettura dei dati di inflazione di aprile, a (forse) confermare la salita dei prezzi al consumo di 0,3 per cento su mese sull’indice nazionale e di 0,9 per cento su mese sull’armonizzato, per un’inflazione annua in salita a 1,8 per cento sul NIC e a 2 per cento in base all’armonizzato. Svanito l’effetto Pasqua, l’inflazione dovrebbe calare già dal mese di maggio, a 1,4 per cento sul NIC e a 1,6 per cento sull’armonizzato.

Negli USA, occhi sull’indice Empire della NY Fed, per il mese di maggio, previsto in aumento a 8 punti da 5,2 punti di aprile.

Martedì 16 maggio 2017

La giornata di martedì è piuttosto densa di appuntamenti. Cominciamo dall’area euro, con la Francia che pubblicherà la seconda lettura dell’andamento dei prezzi al consumo a aprile, attesi in incremento di un decimo su entrambe le misure. L’inflazione dovrebbe essere confermata in accelerazione di un decimo all’1,2 per cento sull’indice nazionale e stabile all’1,4 per cento su quello armonizzato.

In Germania, l’indice ZEW sulle attese dovrebbe crescere a 23 punti a maggio da 19,5 punti di aprile, ribadendo così l’accelerazione del manifatturiero e sulla crescita tedesca, segnalata da IFO e PMI negli ultimi due mesi. Nei Paesi Bassi la stima preliminare sulla crescita economica dovrebbe confermare che il PIL nel primo trimestre ha rallentato a 0,4 per cento su trimestre da 0,6 per cento su trimestre. A proposito di sviluppo economico, in Italia il PIL dovrebbe rallentare a 0,1 per cento su trimestre nel primo quarto 2017 dopo lo 0,2 per cento di fine 2016. La crescita annua dovrebbe calare a 0,7 per cento da 1 per cento precedente.

Per quanto attiene i dati aggregati, la stima preliminare per il primo trimestre dovrebbe confermare la crescita del PIL euro zona a +0,5 per cento su trimestre nei primi tre mesi del 2017 come a fine 2016. Su base annua la crescita è rallentata all’1,7 per cento dall’1,8 per cento.

Spostandoci poi agli USA, qui i dati sui nuovi cantieri residenziali ad aprile sono attesi in rialzo a 1,270 milioni di unità da 1,215 milioni di unità del mese di marzo. Usciranno anche i dati di produzione industriale, con quella di aprile prevista in aumento di 0,6 punti percentuali su base mensile dopo +0,5 per cento mese su mese di marzo.

Mercoledì 17 maggio 2017

Unico dato di interesse – non certo sottovalutabile – riguarda la stima definitiva sull’inflazione dell’area euro, che dovrebbe confermare un aumento a 1,9 per cento ad aprile da un precedente 1,5 per cento anno su anno. La dinamica core dovrebbe essere confermata in aumento all’1,2 per cento da 0,7 per cento.

Giovedì 18 maggio 2017

Giovedì la nostra analisi fondamentale ritorna negli USA, dove è atteso l’aggiornamento dell’indice della Philadelphia Fed in relazione al mese di maggio, che dovrebbe calare a quota 15 punti dai 22 punti di aprile, per la terza correzione consecutiva. La normalizzazione dei livelli dell’indice di attività su livelli coerenti con il ritmo sottostante della crescita dovrebbe inoltre essere sostenuta anche da da ulteriori moderate correzioni di ordini e consegne e da una stabilizzazione della componente occupazione.

Venerdì 19 maggio 2017

Chiudiamo infine con la coda di venerdì 19 maggio. In Francia la disoccupazione nel primo trimestre 2017 dovrebbe essere attesa in flessione di almeno un decimo di punto percentuale a quota 9,9 per cento contro il precedente dato del 10 pe cento per il mese scorso, e a 9,6 per cento da 9,7 per cento per la Francia metropolitana. Peraltro, la flessione sembra essere riconducibile in particolare dalla ripresa della dinamica occupazionale nei servizi, mentre nel settore manifatturiero e in quello delle costruzioni la ripresa sarà sicuramente più lenta.

Per quanto attiene invece la previsione sul resto del 2017, gli analisti si attendono per la Francia un calo del tasso di disoccupazione di circa tre decimi di punto, a 9,8 per cento in media annua da 10,1 per cento del 2016.

Si chiude infine con un ultimo dato aggregato per l’area euro. Viene infatti oggi pubblicato, come elemento di chiusura della settimana macro continentale, la stima flash sulla fiducia dei consumatori, che potrebbe mostrare l’indice calcolato dalla Commissione Europea stabile a quota -3,6 punti, dopo l’aumento riscontrato nel corso del mese precedente. Si tratta di un livello ampiamente al di sopra della media di lungo termine. Si tratta altresì di un dato che dovrebbe migliorare nel corso dei prossimi mesi, visto e considerato che la flessione dell’incertezza sul quadro politico francese e il miglioramento delle condizioni cicliche nei prossimi mesi potrebbero spingere la
fiducia a giugno. Appuntamento pertanto con la prossima rilevazione, sulla quale potrebbe essere opportuno riposizionare i propri commenti in chiave più positiva, visto e considerato quanto sopra appena chiarito.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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