Prende oggi il via una interessante settimana pre-natalizia e post-meeting Fed. I dati macro economici torneranno a farla da padrona, e val la pena cercare riassumere e rammentare quali sono le deduzioni principali che è possibile trarre da cinque giorni che ci porteranno al weekend di festività .
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Lunedì 18 dicembre 2017
I dati di maggiore rilievo arriveranno solamente nella seconda parte della settimana, ma nella giornata di oggi in area euro merita di essere verificata la seconda lettura dell’inflazione dell’Eurozona, che potrebbe aver accelerato di un decimo all’1,5% da 1,4%, con i prezzi al consumo in aumento di 0,1% su mese come a ottobre.
Martedì 19 dicembre 2017
Anche la giornata di martedì non è ricchissima di spunti. Arriveranno però in area euro quelli legati all’IFO tedesco, che a dicembre potrebbe migliorare ancora a 117,8 punti contro 117,6 punti precedenti, con l’indice sulla situazione corrente in crescita a 124,7 punti da 124,5 punti e quello sulle attese in marginale correzione a 110,6 punti da 111,0 punti.
Negli Stati Uniti, invece, arriveranno i dati legati ai nuovi cantieri residenziali, che a novembre sono previsti in marginale calo a 1280 mila unità contro precedenti 1290 mila unità del mese di ottobre, senza però nuocere all’impressione di una congrua ripresa dell’attività di costruzione nel settore residenziale nel quarto trimestre.
Mercoledì 20 dicembre 2017
Nella giornata di mercoledì in area euro non ci sono dati in uscita, con la sola eccezione dell’indice di fiducia economica elaborato dalla Banca del Belgio a dicembre, che potrebbe migliorare a 1,9 punti da 1,6 punti.
Negli USA le vendite di case esistenti a novembre dovrebbero invece crescere a 5,55 mln di unità ann. Da 5,48 mln di ottobre, per il terzo rialzo consecutivo.
Giovedì 21 dicembre 2017
Arriviamo infine alle giornate di giovedì e venerdì, molto più ricche di spunti. Facendo un rapido ordine, in area euro si attende la pubblicazione del dato sull’indice di fiducia delle imprese manifatturiere francesi, che potrebbe migliorare nuovamente a dicembre a 113 punti da 112 punti, mentre sul fronte dei dati aggregati la stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona elaborato dalla Commissione Europea a dicembre dovrebbe calare a -0,7 punti da 0,1 punti dopo quattro mesi di aumenti.
Negli USA, il focus è sulla pubblicazione della terza stima del PIL del terzo trimestre, che dovrebbe confermare la variazione di 3,3% t/t ann. Della seconda stima. I consumi dovrebbero essere ribaditi in rafforzamento, così come gli investimenti residenziali e non residenziali e la spesa pubblica. Il contributo del canale estero dovrebbe passare da una stima di +0,4pp a una di -0,4pp. Sempre dagli States è in arrivo anche il dato sull’indice della Philadelphia Fed a dicembre, probabilmente in lieve calo a 20 punti da 22,7 punti di novembre.
Venerdì 22 dicembre 2017
Chiudiamo poi con la giornata di venerdì, la più densa di spunti macro di tutta la settimana. In area euro è tempo di dati nazionali, con la spesa per consumi in Francia che dovrebbe recuperare parte del calo di ottobre, crescendo di 0,9% m/m da -1,9% m/m. In Italia la fiducia di imprese e famiglie potrebbe tornare ad aumentare a dicembre dopo il calo a novembre, con l’indice composito del morale delle aziende atteso in salita a 109,2 punti da 108,8 punti di novembre e con la fiducia dei consumatori vista anch’essa in ripresa a 115 punti dopo il calo a 114,3 punti di novembre.
Negli USA, l’attenzione è sull’aggiornamento della spesa personale a novembre, che è prevista in rialzo di 0,4% m/m, con un freno dalle auto e una spinta dai prezzi della benzina. Il reddito personale dovrebbe aumentare di 0,4% m/m, sulla spinta della dinamica dei salari orari e delle ore lavorate. Il tasso di risparmio dovrebbe stabilizzarsi a 3,2%, su livelli minimi da dicembre 2007 a questa parte.
Arriveranno poi anche i dati sulla stima preliminare degli ordini di beni durevoli di novembre, probabilmente in forte aumento, +2,8 m/m, dopo la contrazione di -0,8% m/m di ottobre, e il dato sulle vendite di case nuove a novembre, attese in calo a 670 mila, da 685 mila di ottobre. Ultimo dato quello della fiducia dei consumatori dell’Univ. of Michigan a dicembre, che potrebbe risalire a 97,2 punti da 96,8 punti della stima preliminare.