La settimana finanziaria che comincia oggi è piuttosto ricca di eventi macro, e non sarà certamente facile cercare di riassumere quali sono gli appuntamenti di calendario che vi consigliamo di non perdere. Cerchiamo dunque di non perdere ulteriore tempo, e vedere in rapida successione tutti i market mover di maggiore rilievo!
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Lunedì 27 marzo 2017
Iniziamo con l’area euro. In data odierna viene pubblicato l’IFO tedesco, che gli analisti stimano in aumento a 111,2 punti contro i precedenti 111,0 punti. L’indice IFO dovrebbe così manifestare la possibilità di un’accelerazione del PIL a 0,6 per cento trimestre su trimestre nel primo quarto dell’anno. Per quanto attiene i dati relativi all’intera area, la dinamica di M3 dell’eurozona dovrebbe subire un lieve rallentamento, mentre i prestiti al settore privato dovrebbero continuare a crescere con identico ritmo del mese precedente (1,5 per cento anno su anno).
Martedì 28 marzo 2017
Nella giornata di martedì c’è spazio per qualche dato americano. Negli USA verrà infatti pubblicata la stima preliminare della bilancia commerciale dei beni di febbraio, con potenziale lieve riduzione del deficit a -67 miliardi di dollari. Verrà inoltre pubblicato l’aggiornamento sull’andamento della fiducia dei consumatori, rilevata dal Conference Board a marzo, prevista in modesto calo a 112 punti contro i precedenti 114,8 punti di febbraio
Mercoledì 29 marzo 2017
Nella giornata di mercoledì l’attenzione si sposta nuovamente in area euro, con l’indice di fiducia dei consumatori a marzo che in Francia potrebbe migliorare leggermente a 101 punti da 100 punti. In Italia, il mese di marzo dovrebbe poter portare in dote un nuovo recupero per quanto concerne la fiducia delle imprese, forse a 105 punti contro i 104 punti dell’indice composito.
Giovedì 30 marzo 2017
È sicuramente la seconda parte della settimana quella più ricca di spunti macroeconomici. A cominciare da quelli di oggi, in area euro, sulle economie nazionali. In Spagna è prevista la pubblicazione della stima preliminare sull’inflazione, con probabile aumento del dato a 0,4 per cento su base mensile, mentre quella annua dovrebbe calare a 2,8 per cento dal precedente 3,0 per cento. In Germania usciranno invece i dati dai Laender, che dovrebbero essere in linea con un aumento dei prezzi al consumo di 0,5 per cento mese su mese. Nonostante l’incremento dei prezzi mensili, come avvenuto in Spagna, l’inflazione annua dovrebbe calare a 2,0 per cento da un precedente 2,2 per cento del mese precedente.
Per quanto attiene i dati complessivi sull’area euro, l’indice di fiducia economica della Commissione UE è visto stabile a marzo a 108,0 punti, per un livello massimo dal 2011 e coerente con un’accelerazione del PIL euro zona almeno a 0,5 per cento su trimestre. Passando agli Stati Uniti, usciranno i dati sulla terza stima del PIL dal quarto trimestre, che dovrebbe essere invariata a 1,9 per cento.
Venerdì 31 marzo 2017
Concludiamo infine con i dati di venerdì, la giornata più densa di informazioni. In area euro usciranno innanzitutto i dati sulle vendite tedesche al dettaglio, che sono auspicate aver recuperato a febbraio il calo dell’1,0 per cento su mese del periodo precedente. Sempre in Germania, il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile a 5,9 per cento per il terzo mese di fila: l’occupazione continua peraltro a crescere a ritmi sostenuti (1,4 per cento su base annua) e la creazione di posti di lavoro soggetti a contribuzione, i cosiddetti good jobs, viaggia ad un passo ben più sostenuto (2,2 per cento su base annua).
In Francia uscirà il dato sulla stima flash di marzo sui prezzi al consumo, con indicazione di un possibile aumento di 0,6 per cento mese su mese sull’indice nazionale e di 0,7 per cento mese su mese su quello armonizzato. L’inflazione dovrebbe invece rallentare di un decimo a 1,1 per cento da 1,2 per cento sulla misura nazionale e a 1,3 per cento da 1,4 per cento su quella armonizzata. Sempre all’interno dei confini transalpini usciranno i dati sulla spesa per consumi a febbraio, che potrebbe avanzare solo di 0,3 per cento mensile da 0,6 per cento mensile a causa della stabilità del consumo di energia e per la flessione presunta delle vendite di auto. In Italia usciranno i nuovi dati sull’inflazione, probabilmente stabile all’,16 per cento a marzo.
In area euro, uscirà il dato sull’inflazione a marzo, che dovrebbe tornare prevedibilmente indietro all’1,8 per cento, contro il 2 per cento del mese scorso. Come abbiamo già avuto modo di commentare lungamente negli ultimi tempi, una flessione dell’inflazione è di gran lunga attesa e non dovrebbe preoccupare, nei termini di cui sopra.
Chiudiamo infine con uno sguardo ai dati in uscita dagli Stati Uniti, in cui la spesa personale a febbraio è prevista in aumento di 0,2 per cento mese su mese, alla luce dei dati deboli delle vendite al dettaglio (+0,1 per cento su base mensile). Gli analisti stimano che i servizi siano frenati da domanda debole energetica a causa del clima più mite del solito. Il dato sui redditi personali dovrebbe aumentare di 0,3 per cento mese su mese, con una buona contribuzione delle retribuzioni (+0,4 per cento mese su mese). Ancora, il tasso di risparmio dovrebbe risalire a 5,7 per cento dal precedente 5,5 per cento rilevato nel corso del mese di gennaio. Il deflatore dei consumi dovrebbe aumentare di 0,1 per cento mese su mese e del 2,1 per cento anno su anno.
Rileviamo in conclusione la pubblicazione odierna dell’indice della fiducia dei consumatori rilevata come sempre dall’University of Michigan che darà alle stampe la stima finale del mese di marzo, probabilmente invariata rispetto alla stima preliminare, confermandosi su livelli elevati.