Forex trading, i market mover 31 gennaio – 3 febbraio 2017

Settimana particolarmente ricca di appuntamenti quella che è appena iniziata. Come nostra abitudine, cerchiamo di riepilogare tutti gli eventi che vi consigliamo di tenere sotto controllo per non perdere nemmeno un market mover che potrebbe influenzare la vostra strategia di trading!

Martedì 31 gennaio 2017

In area euro abbondano gli aggiornamenti statistici macro economici, a partire dalle vendite al dettaglio in Germania, che a dicembre sono attese in crescita di 1,2% su base mensile dopo il calo di 1,7% mese su mese del mese precedente. In Francia oggi è in pubblicazione la stima flash del PIL del quarto trimestre, che dovrebbe mostrare una crescita di 0,5% trimestrale da 0,2% trimestrale (la variazione annua passerebbe quindi a 1,2% da 1,0%). Sempre in Francia, la stima flash dovrebbe mostrare che i prezzi al consumo sono calati a gennaio di -0,7% su base mensile sull’indice nazionale e di -0,8% mese su mese su quello armonizzato da 0,3% mese su mese. L’inflazione è attesa crescere di tre decimi a 0,9% da 0,6% sulla misura nazionale e a 1,1% da 0,8% su quella armonizzata. Infine, ancora in Francia la spesa per consumi a dicembre potrebbe crescere di 0,6% mese su mese da 0,4% su base mensile.

In questa ricca giornata, nel complesso dell’area euro a dicembre la disoccupazione dovrebbe essere calata di un decimo a 9,7% da 9,8%. Usciranno poi i dati, sempre in riferimento all’intera area euro, della stima flash del quarto trimestre, in possibile aumento di 0,5% trimestrale dopo il +0,2% trimestre su trimestre. Su base annua il PIL è visto in rallentamento a 1,6% da 1,7%. Infine, l’inflazione è attesa in aumento al’1,5% su base annua da un precedente 1,1% anno su anno per effetto del rincaro del prezzo del greggio.

Più scarni i dati macro statunitensi della giornata: l’Employment Cost Index del quarto trimestre dovrebbe registrare una variazione di 0,6% trimestrale e del 2,4% annuo, in linea con il trend del resto dell’anno, ma con una modesta accelerazione della componente salari; il Chicago PMI di gennaio è stimato in lieve aumento a 54,2 punti da 53,9 punti di dicembre, mentre la fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board di gennaio dovrebbe correggere modestamente a 113 punti da 113,7 punti di dicembre, su livelli massimi dal 2001.

Mercoledì 1 febbraio 2017

La giornata di mercoledì 1 febbraio vede uno sbilanciamento d’attenzione dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, considerato che dalle nostre zone l’unico dato in uscita è la stima finale del PMI manifatturiero, che dovrebbe confermare il miglioramento di due decimi a 55,1 punti da 54,9 punti, sostenuto dall’avanzamento dell’indice tedesco a 56,5 punti da 55,6 punti e dalla tenuta di quello francese a 53,4 punti da 53,4 punti. La prima lettura dell’indice italiano dovrebbe invece mostrare un PMI a 53,7 punti da 53,2 punti di dicembre.

Negli Stati Uniti, è giornata di pubblicazione della stima ADP dei nuovi occupati non agricoli privati (attesa in aumento a 165 mila unità, dopo le 153 mila unità di dicembre, e dell’ISM manifatturiero di gennaio, che dovrebbe aumentare a 55,1 punti da 54,7 punti di dicembre. Sarà tuttavia soprattutto la giornata del primo FOMC dell’anno, che dovrebbe concludersi con tassi fermi fra 0,5 e 0,75%, e consuete dichiarazioni del Comitato, che stimerà rialzi graduali per rimuovere poco alla volta lo stimolo monetario, ora che l’economia è al pieno impiego e l’inflazione è vicina al 2%. Il comunicato dovrebbe dunque confermare una valutazione sostanzialmente positiva dell’economia e sottolineare che gli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi sono quasi raggiunti.

Giovedì 2 febbraio 2017

Sarà probabilmente la giornata della “digestione” dei dati dei giorni precedenti e, soprattutto, del FOMC di ieri. Usciranno comunque i dati statunitensi della crescita della produttività nel quarto trimestre, che dovrebbe rallentare a 0,8% trimestrale annualizzato, da 3,1% trimestrale annualizzato.

Venerdì 3 febbraio 2017

Concludiamo infine con la giornata di venerdì, che ci propone in area euro la seconda lettura di gennaio sul PMI composito a conferma presumibile che il dato è rimasto stabile a 54,3 punti da 54,4 punti di dicembre, grazie alla compensazione tra il miglioramento del manifatturiero (a 55,1 punti) e la correzione dei servizi. Usciranno, per il nostro Paese, anche i dati sull’inflazione, che dovrebbe crescere significativamente per il secondo mese consecutivo a gennaio (forse all’1% da 0,5% di dicembre?). I prezzi al consumo sono stimati in aumento di tre decimi in base all’indice nazionale e in calo di -1,7% secondo l’armonizzato UE (a causa dei saldi invernali). Tornando all’area euro, le vendite al dettaglio sono stimate in crescita di 0,4% mese su mese a dicembre dopo il calo del mese precedente di simile entità. Le vendite sono cresciute dell’1,0% trimestre su trimestre a fine anno dal +0,4% trimestrale dei mesi estivi e suggeriscono un’accelerazione dei consumi privati a 0,5% trimestrale.

Negli Stati Uniti, l’attesa di fine settimana sarà tutta per l’employment report di gennaio, che dovrebbe essere di nuovo positivo: in particolare, gli occupati non agricoli dovrebbero aumentare a un ritmo vicino alle 175 mila unità. Analizzando i settori, è probabile un aumento degli occupati nelle costruzioni, e un rallentamento nel manifatturiero (dopo la crescita a dicembre). Nei servizi privati dovrebbe proseguire un trend positivo, pur modesto, mentre il settore pubblico dovrebbe continuare a generare circa 10-15 mila posti. Il tasso di partecipazione dovrebbe risultare stabile, con un tasso di disoccupazione fisso al 4,7%. Attenzione anche ai dati sui salari orari, previsti in aumento di 0,3% mensile dopo +0,4% mensile del periodo precedente, visto e considerato che a gennaio in alcuni Stati sono entrati in vigore gli aumenti del salario minimo decisi con il voto dell’8 novembre (l’effetto sarà una tantum). Infine, in pubblicazione il dato sull’ISM non manifatturiero di gennaio, che dovrebbe correggere modestamente a 56,8 punti da 57,2 punti di dicembre, rimanendo dunque in territorio ampiamente espansivo.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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