Nuova settimana di appuntamenti macroeconomici, con una serie di dati di rilievo, soprattutto negli USA, dove il focus sarà sui verbali della riunione FOMC di inizio maggio. Vediamo nel dettaglio quali sono gli eventi da non perdere!
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Martedì 23 maggio 2017
Considerato che la giornata di lunedì non propone spunti utili, cominciamo direttamente da martedì, che prevede una serie di dati nazionali che sarebbe opportuno seguire. In particolare, in Francia viene pubblicato l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere elaborato dall’INSEE, stimato in aumento a 109 punti a maggio da 108 punti di aprile. In Germania viene pubblicata la seconda stima del PIL, con attese di crescita di 0,6% t/t nel primo quarto. Sempre in Germania sarà poi tempo di pubblicazione dell’aggiornamento dell’indice IFO, atteso a maggio migliorare a 113,2 punti da precedenti 112,9 punti.
Per quanto attiene i dti aggregati, in area euro nuova stima per il PMI manifatturiero, stabile o in lieve flessione intorno a quota 56,5 punti, probabilmente a causa di una flessione del dato tedesco (quello francese dovrebbe invece crescere). Per gli Stati Uniti, usciranno gli aggiornamenti sui dati di vendita delle nuove case, che per il mese di aprile sono viste in calo a 590 mila unità, contro precedenti 621 mila unità di marzo, il massimo da luglio 2016.
Mercoledì 24 maggio 2017
Appuntamenti clou con gli Stati Uniti. Un antipasto lo si avrà con l’aggiornamento dei dati delle vendite di case esistenti ad aprile, che dovrebbero calare a 5,65 milioni di unità annualizzate da 5,71 milioni di marzo, su livelli dunque ancora molto elevati. Tuttavia, il focus – come sopra abbiamo preannunciato – sarà sui verbali della riunione del FOMC di inizio maggio, che – pubblicati – dovrebbero confermare l’esistenza di una valutazione positiva del quadro economico da parte del comitato, e la previsione di nuova accelerazione della crescita economica dopo il rallentamento del primo trimestre.
Per quanto concerne i prezzi, si ribadirà ulteriormente l’impegno a monitorare da vicino l’andamento dell’inflazione in maniera tale da raggiungere l’obiettivo simmetrico del mandato della Federal Reserve. Ancora, i verbali dovrebbero mostrare un consenso diffuso per il proseguimento dei graduali rialzi dei tassi inclusi nelle proiezioni di marzo. Sarà interessante scorgere le informazioni del dibattito sulla politica del bilancio con eventuali indicazioni sui tempi e i modi della riduzione dei riacquisti.
Giovedì 25 maggio 2017
Giovedì è giornata non ricchissima di spunti per i calendari macro europei e statunitensi. Nell’area euro, usciranno i dati nazionali dell’indice di fiducia economica elaborato dalla Banca del Belgio, che a maggio potrebbe nuovamente salire (a -0,5 punti da -0,8 punti) dopo due mesi di correzione. In Spagna, invece, la seconda lettura del PIL dovrebbe confermare un aumento a marzo di 0,8% t/t. Negli Stati Uniti usciranno i dati della bilancia commerciale dei beni di aprile, che dovrebbe registrare un deficit di -64,8 miliardi di dollari, in allargamento rispetto a -64,2 miliardi di marzo. I prezzi all’import dovrebbero essere aumentati di mezzo punto percentuale, probabilmente il doppio di quanto verrà rivelato per l’export.
Venerdì 26 maggio 2017
Chiudiamo infine con la giornata di venerdì, che in area euro vede come protagonista l’Italia, dove la fiducia delle imprese e dei consumatori è vista in miglioramento nel mese di maggio. Il morale delle aziende dovrebbe salire leggermente, a quota 107,8 da 107,4 di aprile, mentre la fiducia delle famiglie, dopo il lieve calo a 107,5 punti di aprile, potrebbe rimbalzare a 108 a maggio.
Negli Stati Uniti, è invece giorno di pubblicazione della seconda stima del PIL del primo trimestre, che dovrebbe segnare una modesta revisione verso l’alto, probabilmente a 0,8% t/t ann., da 0,7% t/t ann. della precedente stima. L’accelerazione potrebbe essere determinata da consumi un po’ più forti, alla luce delle revisioni delle vendite al dettaglio, e investimenti non residenziali in aumento più solido. La previsione per il secondo quarto dell’anno è di netta riaccelerazione, sulla scia di una ripresa dei consumi e delle scorte. Esce altresì l’aggiornamento del dato sulla fiducia dei consumatori, come rilevata dall’University of Michigan a maggio, probabilmente invariata.