Forex trading, i market mover della settimana al 15 settembre 2017

Dopo una giornata – quella di ieri – non particolarmente ricca di contenuti macro, cerchiamo di comprendere che cosa potrebbe succedere nelle prossime sessioni, arricchite dalle stime finali di area euro sull’inflazione e – soprattutto – su una fitta serie di dati provenienti dagli USA.

Martedì 12 settembre 2017

La giornata di oggi ci propone unicamente un dato – quello del tasso di disoccupazione in Italia – che nel secondo trimestre dovrebbe essere calato a 11,3% dal precedente 11,6% dei primi tre mesi dell’anno. Il calo dovrebbe essere dovuto sia a un aumento degli occupati che a un calo delle forze di lavoro.

Mercoledì 13 settembre 2017

Altra giornata di dati di rilievo in area euro. Per quanto concerne gli elementi aggregati, prevediamo che la produzione industriale aggiornata al mese di luglio possa crescere di 0,1% su mese dopo il calo di -0,6% mese su mese rilevato a giugno, sostenuta soprattutto dal contributo francese.

Sul fronte nazionale, dalla Germania arriveranno i dati sulla stima finale dell’inflazione, che dovrebbe aver accelerato a 1,8% su entrambi gli indici, da 1,5% sull’indice nazionale e da 1,7% su quello armonizzato. I prezzi al consumo dovrebbero altresì essere cresciuti di 0,1% su mese in termini nazionali e di 0,2% mese su mese in termini armonizzati. L’inflazione tedesca dovrebbe poi rallentare lievemente in autunno. Sempre in termini di inflazione, dalla Spagna la lettura finale del dato di agosto dovrebbe confermare un’accelerazione di un decimo a 1,6% sull’indice nazionale e di tre decimi, a 2,0%, su quello armonizzato.

Spostandoci poi verso gli Stati Uniti, qui è in uscita il dato sul PPI di agosto, che è atteso in rialzo di 0,4% mese su mese, con un contributo positivo dall’energia legato all’aumento della benzina anche prima dell’arrivo dell’uragano Harvey. L’indice core dovrebbe invece aumentare di 0,3% su mese grazie al contributo dei servizi.

Giovedì 14 settembre 2017

Dalla giornata di giovedì in poi i dati si fanno via via sempre più fitti. Iniziando da quelli dell’eurozona, le statistiche nazionali ci propongono un aggiornamento sulla stima finale dell’inflazione in Francia, che dovrebbe confermare che il dato ad agosto ha accelerato di due decimi a 0,9% sull’indice nazionale e a 1,0% su quello armonizzato. Nel mese di agosto i prezzi al consumo dovrebbero essere stati confermati in aumento di 0,5% su mese dopo essere calati di -0,3% su mese a luglio. Nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe oscillare attorno allo 0,8% per poi rallentare a inizio 2018.

Arriveranno poi i dati sui prezzi al consumo di agosto in Italia, con possibile risalita dell’inflazione a 1,2% sul NIC e a 1,4% sull’indice armonizzato e un aumento di tre decimi sulla misura nazionale e di un decimo sull’IPCA. I rincari sono id natura stagionale, con contributo positivo dal settore trasporti e tempo libero.

Giungiamo poi ai dati macro in arrivo dagli Stati Uniti, dove il CPI di agosto è stimato in aumento di 0,3% su mese e dell’1,8% su anno, con rischi verso l’alto sulla scia dell’aumento del prezzo della benzina, in parte dovuto alla chiusura delle raffinerie nella zona colpita da Harvey (ma in parte il trend era iniziato anche prima del disastroso impatto della stagione degli uragani). Il CPI core dovrebbe registrare una variazione in aumento di 0,2% su mese e di 1,6% su anno.

Venerdì 15 settembre 2017

Arriviamo infine all’ultima giornata finanziaria della settimana, che è altresì quella che ci propone i maggiori spunti in ottica USA. In area euro, invece, l’unico dato da tenere sotto controllo sarà l’aggiornamento relativo all’andamento del costo del lavoro, che è atteso in stabilizzazione all’1,5% su base annua nel secondo trimestre, esattamente come avvenuto nel primo.

Sicuramente più intenso è il calendario per gli Stati Uniti. Si inizia con la pubblicazione dell’indice Empire della NY Fed a settembre, che dovrebbe segnare un modesto aumento a 27 punti dai 25,2 punti di agosto. Nell’indagine di agosto le imprese avevano già fornito alcune interessanti valutazioni positive, con un incremento dei nuovi ordini a 20,6 punti contro il dato precedente di 13,3 punti. Positive erano anche le aspettative a 6 mesi, con l’indice di attività dato in rialzo a 45,2 punti contro precedenti 34,9 punti. L’ISM manifatturiero prosegue la sua corsa verso l’alto, con il dato di agosto a 58,8 punti, sui massimi da aprile 2011.

Usciranno poi anche i dati sulle vendite al dettaglio aggiornate al mese di agosto, prevista dagli analisti in parziale rallentamento dopo il buon aumento vissuto nel mese di luglio (+0,6% su mese), con una variazione di 0,4% mese su mese. Anche in questo caso, gli ultimi giorni di agosto non possono che aver impattato negativamente sulle vendite a causa dell’uragano Harvey, contribuendo così alla correzione dei volumi commerciali, che riteniamo possa però essere compensata da un rimbalzo nel trimestre finale. Considerato che l’impatto dovrebbe essersi avuto soprattutto sull’automotive, al netto delle auto le vendite sono pur sempre attese in rialzo sostenuto, +0,8% su mese dopo +0,5% su mese a luglio, anche sulla scia dell’incremento del prezzo della benzina. Al netto di auto e benzina le vendite dovrebbero essere in crescita di 0,5% su mese, come a luglio.

Tra gli ultimi dati di giornata, sempre in area dollaro, usciranno quelli sulla produzione industriale ad agosto, prevista in aumento di 0,3% su mese, con produzione nel manifatturiero con aumento vicino a +0,5% su mese, alla luce dei dati dell’employment report, che ha registrato una variazione solida per gli occupati del settore. Infine, uscirà il dato sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan a settembre (dato ancora preliminare): la statistica è attesa in calo a 90 punti contro i precedenti 96,8 punti, con una probabile correzione delle condizioni correnti collegata agli effetti della tempesta Harvey e all’aumento delle tensioni geopolitiche.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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