Forex trading: tutti gli appuntamenti della settimana (21-25 novembre 2016)

Settimana non certo ricchissima di appuntamenti in area dollaro, quella che si è appena aperta, ma sicuramente non trascurabile in area euro. Cerchiamo allora di comprendere quali possano essere gli appuntamenti da non perdere d’occhio!

Martedì 22 novembre 2016

Domani nell’area euro è prevista la pubblicazione della stima flash, che dovrebbe mostrare una lieve flessione dell’indice di fiducia dei consumatori a novembre a -8,2 da -8,0, in parte perché continua ad aleggiare l’incertezza politica. L’indice era risalito nei mesi scorsi recuperando i cali di luglio e agosto. I dettagli per paese, diffusi con la seconda lettura (in uscita il 29 novembre), aiuteranno meglio a capire come sia distribuito l’andamento del morale tra core e periferia.

Nell’area dollaro, è invece in previsione la pubblicazione dei dati sulle vendite di case non nuove nel mese di ottobre, che sono previste in calo a 5,40 milioni di unità annualizzate, dopo il forte aumento di settembre (a 5,47 milioni). Il trend dei contratti di compravendita è stato debole in estate, e punta a una stabilizzazione delle vendite di case esistenti intorno a 5,3 milioni, anche considerando il livello estremamente basso delle scorte di case invendute (4,5 mesi).

Mercoledì 23 novembre 2016

Altra giornata di pubblicazione delle stime flash, che a novembre dovrebbero mostrare il PMI composito ancora in lieve aumento a 53,5 punti da 53,3 punti, dal momento che nei due mesi precedenti il PMI era salito meno delle indagini di fiducia nazionali. Gli indicatori di fiducia per l’ultimo trimestre per ora rimangono coerenti con una crescita di 0,4% per cento su base trimestrale del PIL dell’Eurozona.

In area dollaro, pubblicazione dei dati sugli ordini di beni durevoli a ottobre sono attesi in rialzo di 1 per cento su mase mensile dopo -0,3 per cento mese su mese di settembre, grazie a un ampio rimbalzo dell’aeronautica civile. Al netto dei trasporti, la variazione dovrebbe essere più contenuta (+0,2 per cento su base mensile). Gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei dovrebbero riprendersi, con un aumento di 0,3 per cento mese su mese, dopo la correzione di settembre (-1,3 per cento mese su mese). Le vendite di case nuove a ottobre sono previste in calo a 590 mila da 593 mila di settembre.

In pubblicazione anche ai dati della fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan a novembre, che dovrebbe correggere modestamente a 91 punti dopo l’ampio rialzo della stima preliminare (91,6 punti, +4,4 punti). L’indagine dovrebbe mostrare una stabilizzazione delle condizioni correnti e delle aspettative. Anche le aspettative di inflazione dovrebbero rimanere sui livelli più elevati visti a settembre, confermando che il minimo è probabilmente alle spalle.

Infine, uno sguardo ai verbali della riunione del FOMC di novembre dovrebbero mostrare un aumento di consenso per un rialzo dei tassi in tempi ravvicinati, con valutazioni generalmente positive dello scenario di crescita e occupazione, nonché crescente convinzione che l’inflazione raggiungerà l’obiettivo del 2 per cento. Il Comitato dovrebbe però ancora mostrare divisioni riguardo al sentiero dei tassi successivo e non ci saranno indicazioni chiare sulle prospettive per il 2017, se non che la maggioranza ritiene probabile ulteriore graduale rimozione di stimolo l’anno prossimo. I verbali dovrebbero aprire definitivamente la strada all’atteso rialzo di dicembre.

Giovedì 24 novembre 2016

Nella giornata di giovedì in area euro sono in programma diverse statistiche di Paese. Per la Francia, l’indice di fiducia INSEE presso le imprese manifatturiere è atteso ritornare a 103 a novembre da 102 di ottobre. Nell’ultima parte dell’anno dovrebbe vedersi un’accelerazione nel manifatturiero, che, dopo la debolezza estiva, ora viaggia su livelli solo di poco inferiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2015.

In Germania, la seconda stima dovrebbe confermare che il PIL nel terzo trimestre è rallentato di due decimi a 0,2 per cento da 0,4 per cento trimestrale (e a 1,7 per cento da 1,8 per cento su base annua) a causa di un andamento debole del canale estero e degli investimenti in macchinari a fronte di un recupero nelle costruzioni. In media annua nel 2016 il PIL è atteso in accelerazione a 1,8 per cento da 1,5 per cento del 2015.

In Spagna, la seconda stima confermerà la crescita del PIL di 0,7 per cento su base trimestrale nel terzo trimestre (3,2 per cento anno su anno) e che l’espansione ben al di sopra del potenziale continua ad essere sostenuta da una forte domanda interna, sia consumi e investimenti. Ci aspettiamo un contributo lievemente positivo anche dal commercio estero. Le indagini PMI e Commissione UE suggeriscono che la crescita del PIL terrà a 0,7 per cento su base trimestrale anche oltre la fine dell’anno. In media la crescita spagnola dovrebbe chiudere il 2016 al +3,2 per cento, il doppio della zona euro.

In Belgio, l’’indice di fiducia economica elaborato dalla Banca del Belgio è atteso in lieve calo a novembre a -2,0 da -1,8, con una probabile leggera flessione del morale sia nel manifatturiero che nel commercio al dettaglio. L’indice è meno di una deviazione standard al di sopra della media di lungo periodo (-7,7).

Chiusura in ambito statunitense, per festività (Thanksgiving).

Venerdì 25 novembre 2016

Chiudiamo infine con la giornata di giovedì. In area euro l’unico spunto è il dato dell’indice di fiducia dei consumatori, che potrebbe rimanere stabile a 98 punti a novembre. Il miglioramento è stato costante nel corso del 2016 e ora il livello dell’indice si trova quasi in linea con quello di lungo termine (100). Tuttavia, un ulteriore aumento che porti l’indice decisamente al di sopra della media storica appare improbabile in assenza di un calo apprezzabile della disoccupazione.

Negli Stati Uniti, in pubblicazione il dato del saldo della bilancia commerciale dei beni a ottobre dovrebbe registrare un ampliamento del deficit a -61 miliardi di dollari da -56,5 miliardi di settembre. Le esportazioni dovrebbero contrarsi dopo 4 mesi consecutivi di rialzi, mentre le importazioni dovrebbero rimbalzare dopo il calo di settembre, in parte sulla scia di aumenti dei prezzi energetici, ma in parte anche grazie a volumi in aumento. E’ probabile che il contributo del canale estero nel quarto trimestre sia ampiamente ridimensionato dopo +0,8 punti percentuali del terzo trimestre.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here