Torniamo anche oggi ad occuparci di forex trading e di market mover, andando a riepilogare tutto quello che dovete assolutamente sapere sugli eventi macro economici di una settimana che si preannuncia particolarmente intensa per l’area euro, e piuttosto “povera” per quella dollaro.
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Lunedì 20 febbraio 2017
Cominciamo dalla giornata di oggi, che assisterà alla pubblicazione della stima flash, che potrebbe mostrare una sostanziale stabilità da parte dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea, a -4,9 punti, confermando dunque un valore che si trova sopra la media di lungo periodo da tre anni a questa parte. Sempre nella giornata di oggi, l’Eurogruppo discuterà le previsioni economiche invernali che sono state precedentemente diffuse dalla Commissione per la zona euro e farà il punto sull’attuazione in corso del programma di aggiustamento macroeconomico della Grecia. Dagli USA nessuna novità , considerato che i mercati sono chiusi per il Presidents’ Day.
Martedì 21 febbraio 2017
Anche martedì è giornata in cui l’area euro sarà protagonista: uscirà infatti la stima flash del PMI composito, che dovrebbe mostrare un miglioramento a febbraio a 54,6 punti da 54,4 punti. Sono invece attesi dati stabili per il manifatturiero, a 55,3 punti, mentre quello sui servizi potrebbe migliorare almeno marginalmente a 53,9 punti grazie ai contributi della Germania e della Francia.
Per quanto attiene i dati sulle singole economie, la stima finale francese dovrebbe confermare l’inflazione in aumento a gennaio a 1,4 per cento, da 0,6 per cento sulla misura nazionale e a 1,6 per cento da 0,8 per cento su quella armonizzata. I prezzi al consumo dovrebbero essere inoltre essere confermati in diminuzione di -0,2 per cento su base mensile da +0,3 per cento su base mensile per entrambe le misure.
Mercoledì 22 febbraio 2017
La giornata di mercoledì è ricca di spunti, e anche sul territorio statunitense. Cominciamo comunque dall’area euro, in cui avrà luogo la seconda lettura dell’inflazione, che dovrebbe ribadire un livello di gennaio in accelerazione a 1,8 per cento. I prezzi al consumo dovrebbero essere in diminuzione di -0,9 per cento mese su mese. L’indicatore core è stimato stabile a 0,9 per cento. L’inflazione dovrebbe toccare un massimo al 2,0 per cento in aprile.
Per quanto attiene i dati nazionali, l’IFO tedesco di febbraio dovrebbe calare marginalmente a 109,5 punti, ben sopra la media storica. L’indice sulle attese è previsto in lieve flessione a 103,0 punti. In Italia, l’inflazione a gennaio dovrebbe essere confermata in salita da 0,5 per cento a 0,9 per cento sull’indice nazionale e 0,8 per cento in base all’armonizzato. L’inflazione core potrebbe essere confermata in calo da 0,6 per cento a 0,5 per cento. In Belgio, l’indice BNB che viene mensilmente elaborato dalla Banca del Belgio potrebbe rimanere circa stabile a febbraio a 0,6 punti sul livello del mese scorso, e al di sopra della media storica (-7,7 punti).
Infine, per quanto rammenta l’area euro, ricordiamo che è attesa la diffusione del rapporto sul debito pubblico previsto dall’articolo 126 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea per i Paesi a rischio di non rispetto della regola del debito, ovvero Italia e Belgio: il gap dovrebbe essere di 2,9 punti nel caso del Belgio e ben 6,8 punti per quanto riguarda l’Italia.
Come anticipavamo, oggi è giornata di “risveglio” anche per il calendario macro economico statunitense. In particolare, negli USA usciranno i dati sulle vendite di case esistenti, per il mese di gennaio, che sono previste in rialzo a 5,6 milioni di unità annualizzate, per il 2,5 per cento su base mensile, dopo il dato di 5,49 milioni di unità annualizzate e il calo del 2,8 per cento del mese di dicembre. La lieve ripresa dei contratti di compravendita valutata nel mese di novembre potrebbe puntare a un incremento delle vendite di gennaio. Le scorte di case invendute rimangono inoltre su livelli molto bassi.
Nella giornata di mercoledì la Fed pubblica inoltre i verbali della riunione del FOMC di fine gennaio, la prima dell’anno per il comitato di politica monetaria dell’istituto statunitense. I verbali dovrebbero fornire qualche buona informazione sul dibattito relativo al ritmo dei rialzi e sul peso che i vari gruppi nel FOMC danno all’incertezza sulla politica fiscale e su altre politiche della nuova amministrazione. Riteniamo comunque che i verbali non si discosteranno da quanto affermato da Yellen nelle precedenti audizioni, mostrando naturalmente la presenza di opinioni diverse all’interno del Comitato e segnalando che tutte le riunioni sono sul tavolo, a cominciare da quella di marzo.
Giovedì 23 febbraio 2017
Nella giornata di giovedì torniamo esclusivamente in Europa, con l’indice di fiducia INSEE presso le imprese manifatturiere a febbraio che, in Francia, potrebbe subire una lieve correzione a 105 punti. In Germania ha invece luogo la pubblicazione del dato sulla stima finale del PIL dell’ultimo trimestre, che dovrebbe confermare una crescita del dato a 0,4 per cento su base trimestrale da ex 0,1 per cento.
Venerdì 24 febbraio 2017
Chiudiamo infine con i dati di venerdì. In area euro viene pubblicato l’indice di fiducia dei consumatori francesi, a febbraio, che dovrebbe stabilizzarsi intorno a quota 100, su media di lungo periodo. In Italia è in pubblicazione il dato sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, entrambi in modesto miglioramento (quello delle famiglie a 109 punti, quello delle imprese a 103 punti).
Passando agli Stati Uniti, negli USA sono in programma le pubblicazioni statistiche dei dati di vendita di case nuove a gennaio, stimate in incremento a 590 mila unità da 536 mila unità di dicembre, e riavvicinandosi così al livello di novembre. Le vendite di case nuove avevano invece corretto nel mese di dicembre dopo un andamento positivo nei mesi precedenti e gennaio dovrebbe mostrare un recupero delle transazioni.
Sui dati di fiducia, quelli dei costruttori di case dovrebbe rimanere molto elevata, mentre quella dei consumatori potrebbe salire di mezzo punto a 96,2 punti.