Forex : Yen, anche la Boj “rimanda” tutti a settembre…

Dopo la Bce (ampiamente atteso) e la Fed (abbastanza atteso), è ora la Boj (meno atteso!) a rimandare tutti a settembre, evitando di prendere delle decisioni forti – come invece auspicato da una parte del mercato – e assumendo un atteggiamento attendista che, in fin dei conti, sarà comunque rotto a distanza di poche settimane. Dunque, un (quasi) nulla di fatto, che merita comunque qualche punto di valutazione aggiuntiva, al fine di comprendere come si sia sviluppata la decisione della Bank of Japan, e cosa potrebbe ora accadere.

Cominciamo con il ricordare che nelle ore precedenti alla riunione dell’istituto monetario giapponese, lo yen aveva preso qualche posizione, rafforzandosi nei confronti del dollaro. Il merito era tuttavia ascrivibile, in tale occasione, soprattutto all’effetto derivante dal FOMC statunitense.

Da questo momento in poi, il mercato ha assunto una fase di grande attesa per la riunione Boj, attendendosi un modesto taglio su tassi d’interesse già di per se in territorio negativo. Una minoranza degli analisti prevedeva invece la possibilità di un ampliamento QQE. Ebbene, le attese sono state solo in parte soddisfatte, visto e considerato che la riunione Boj si è effettivamente conclusa con un aumento di stimolo monetario, ma anche con un supporto minore di quanto auspicato dal consenso di mercato. La parziale delusione è comunque temporanea: nelle sue dichiarazioni, infatti, l’istituto monetario ha lasciato aperte le porte per ulteriore stimolo alla prossima riunione del 21 settembre.

Un mese di settembre che si preannuncia pertanto ricchissimo di vitalità: se ad agosto e nella prima decade non dovessero accadere tragici eventi e shock finanziari, è possibile che il nono mese dell’anno possa contemporaneamente assistere a un rialzo dei tassi Fed, a nuovi interventi Bce e a uno stimolo più incisivo della Boj.

Prima di andare troppo in là nel tempo, ricordiamo come alla riunione di ieri la Boj abbia ampliato il programma di acquisto di ETF a 6 tln di yen all’anno (circa il doppio rispetto al livello di acquisti attuale, pari a 3,3 tln di yen, con un voto non unanime di 7-2) aumentato le misure per facilitare il finanziamento in valuta estera (incremento del programma di prestiti in dollari e istituzione di un nuovo programma di prestito titoli da usare come collateral per finanziamenti in dollari).

Le altre dimensioni della strategia di politica monetaria rimangono invece immutate rispetto a quanto vigente, e sia per quanto concerne gli acquisti di JGB (+80 tln di yen all’anno, con voto 8-1) sia sul fronte del tasso di policy (-0,1%, con voto 7-2). Contemporaneamente, è stato rivisto leggermente al ribasso lo scenario di crescita e inflazione, sebbene si mantenga la proiezione di un raggiungimento dell’obiettivo dell’inflazione a 1,9% nell’a.f. 2018, anche se si segnalano rischi per quest’ultima previsione.

Infine, occorre segnalare come il comunicato Boj non sottovaluti certamente la presenza di una significativa aleatorietà per questo scenario contemporaneo, peraltro aumentata dall’esito del referendum Brexit dello scorso 23 giugno e dagli sviluppi finanziari ed economici globali. In tale clima, vi è comunque un segnale di apertura per prossimi interventi, e l’utilizzo eventuale di altre strategie. In particolare, il comunicato della banca si conclude sancendo che alla prossima riunione verrà condotta valutazione generale degli effetti della “politica di stimolo quantitativo e qualitativo con tassi negativi” e dei suoi effetti sull’attività economica. Anche in tal proposito, lo staff del governatore preparerà materiale in tema per le prossime decisioni.

Si ricorda, altresì, che nelle prossime settimane il governo dovrebbe annunciare un programma di stimolo fiscale di 28 tln di yen (circa), con attuazione probabile a settembre.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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