Forex, nuove settimana di dati da non perdere: ecco cosa accadrà nella prima parte

La settimana macro economica si apre con una lunga serie di dati e di indagini congiunturali che dovrebbero confermare gli scenari economici che si stanno delineando in area euro e dollaro. Meglio pertanto prendere nota degli eventi che si andranno a delineando nei prossimi giorni, poichè già in questa prima della settimana potrebbero non mancare gli utili spunti di impiego.

Cominciamo dunque da lunedì 24 ottobre: nell’area euro verrà pubblicato il dato del PMI composito, che dovrebbe salire a 53,0 punti da 52,6 punti, recuperando quasi interamente i cali dei due mesi precedenti. Il miglioramento dovrebbe interessare in particolare l’indice per i servizi che è atteso a 52,6 punti, recuperando dunque parzialmente il calo del mese scorso a 52,2 punti. L’indagine dovrebbe segnalare condizioni stabili nel manifatturiero dopo il netto miglioramento registrato a settembre (+0,9 punti a 52,6 punti). Nei mesi estivi il PMI si è aggirato in media a 52,8 punti, in lieve flessione rispetto al secondo trimestre a 53,1 punti. Per il momento il PMI è coerente, con una crescita trimestrale del PIL Eurozona intorno a 0,35 per cento trimestre su trimestre.

Sempre in area euro, il giorno successivo, martedì 25 ottobre, prevede l’uscita di alcuni importanti dati nazionali. In Francia l’indice di fiducia INSEE presso le imprese manifatturiere è atteso migliorare a 104 punti da 103 punti, in linea con le indagini di Banque de France che vedono un’accelerazione per ottobre. Nel corso del terzo trimestre, invece, il livello aveva corretto di un punto a 102,5 punti da 103,6 punti, sulla scia degli scioperi e dei rallentamenti produttivi di maggio/giugno. L’indice viaggia ora al di sopra della media storica e riteniamo che nel corso della restante parte dell’anno possa aumentare ancora di concerto con l’aumento degli ordini e della produzione.

Dati in uscita anche per la Germania, il cui indice IFO a ottobre potrebbe correggere a 108,5 punti dopo il recupero di 3,2 punti a 109,5 punti, del mese scorso, uno dei più ampi dal 2010. L’indice sulle attese potrebbe ritracciare parte dell’aumento di 4,4 punti del mese scorso e assestarsi a 103,7 punti, ancora il livello più elevato da aprile 2015. L’indice sulla situazione corrente è visto stabile a 114,7 punti, circa il livello di agosto. Anche se dovesse essere confermata la nostra previsione di calo, l’IFO si assesterebbe comunque su livelli coerenti con una crescita del PIL di 0,44 per cento trimestre su trimestre a fine 2016.

Martedì è anche il giorno di uscita di alcuni spunti informativi negli Stati Uniti. Su tutti, in giornata verranno pubblicati i dati della fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a ottobre, che è prevista in calo a 101 punti, dopo due mesi di significativi rialzi (104,1 punti a settembre). L’andamento positivo del mercato del lavoro sta trainando l’indice del Conference Board verso l’alto. La componente aspettative potrebbe correggere per via dell’incertezza collegata alle elezioni di inizio novembre. Il livello degli indici è elevato e coerente con la prosecuzione di una crescita dei consumi superiore a 2,5 per cento trimestre su trimestre, annualizzato.

Chiudiamo infine con la giornata di mercoledì 26 ottobre, che chiude un interessante avvio di settimana sul fronte macro economico. Anche in questo caso, a prevalere saranno le attenzioni per i dati nazionali nell’area euro. In Germania, in modo più specifico, le vendite al dettaglio a settembre dovrebbero essere tornate a crescere dopo la flessione di agosto e ci aspettiamo un aumento di 0,5 per cento mese su mese. Se confermato, il dato di settembre lascerebbe le vendite in aumento di 0,6 per cento trimestre su trimestre in estate dopo il calo dei mesi primaverili, contribuendo ad una riaccelerazione della spesa delle famiglie. I fondamentali per i consumi tedeschi rimangono di ampio supporto. L’unico elemento di disturbo potrebbe essere l’incertezza politica anche sul fronte interno.

In Francia, uscita in vista per l’indice di fiducia dei consumatori che potrebbe, ad ottobre, migliorare a 98 punti da 97 punti dopo essere rimasto stabile a settembre. Nel terzo trimestre l’indicatore è rimasto pressoché invariato a 96,5 punti rispetto al precedente, su un livello ormai prossimo alla media storica (99) punti. Nei primi nove mesi dell’anno il morale è migliorato a un buon ritmo, con l’indice che in media si è portato a 96,2 punti rispetto ai 93,6 punti dello stesso periodo del 2015. Un ulteriore ampio aumento del morale sarà probabilmente legato solo a un calo deciso della disoccupazione.

Infine, negli Stati Uniti si attendono gli ultimi dati relativi all’andamento della bilancia commerciale dei beni a settembre. La stima preliminare dovrebbe registrare un ampliamento del deficit a -60 miliardi di dollari da -59,1 miliardi di dollari di agosto. Le esportazioni sono previste in calo, nonostante un moderato aumento dei prezzi, mentre le importazioni dovrebbero segnare un modesto incremento. Il canale estero nel terzo trimestre dovrebbe dare un contenuto contributo negativo alla crescita complessiva. In uscita anche i dati sulle vendite di case nuove a settembre, che sono attese in modesto aumento a 611 mila unità, da 609 mila unità di agosto, mantenendosi sul trend di rapido rialzo visto nell’ultimo anno, dopo tre anni di variazioni positive ma più contenute. L’indice di fiducia dei costruttori di case a settembre ha segnato un ampio aumento (a 65 punti), con un incremento significativo dell’indice delle vendite correnti.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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