Market mover, tutti gli appuntamenti Forex della settimana

Torna il nostro consueto appuntamento con tutti i principali market mover della settimana. Valutata la sostanziale assenza di novità significative nella giornata di oggi, cominciamo direttamente con domani, mercoledì 21 dicembre, quando in area euro verrà pubblicata la stima preliminare della fiducia presso i consumatori Eurozona, che è attesa in flessione a -7 punti dopo l’aumento di quasi due punti a -6,1 punti del mese precedente. La fiducia rimane al di sopra della media di lungo termine ma nei prossimi mesi potrebbe cedere, gravata dall’incertezza sugli sviluppi politici in Europa.

Nella stessa giornata, negli Stati Uniti, vengono pubblicati i dati relativi all’andamento delle vendite di case esistenti a novembre, che sono previste in calo a 5,47 milioni di unità annualizzate, dopo l’ampio aumento registrato a ottobre (a 5,6 milioni). Le transazioni a ottobre hanno registrato un andamento migliore di quello indicato dai contratti di compravendita e dovrebbero correggere a novembre. Il trend resta moderatamente positivo, anche se nei prossimi mesi si dovrebbe sentire l’effetto restrittivo del rialzo dei tassi sui mutui.

Passando poi alla giornata di giovedì 22 dicembre, in area euro la BCE pubblicherà il bollettino di dicembre, che ribadirà il tono ultra accomodante della conferenza stampa di inizio mese. Negli Stati Uniti verranno invece dati alla luce i dati relativi alla stima finale del PIL del terzo trimestre, che dovrebbe registrare una variazione del 3,3 per cento trimestre su trimestre annualizzato, dal 3,2 per cento della seconda stima. Gli ordini di beni durevoli a novembre sono attesi in calo di -3,5 per cento su base mensile, dopo il +4,6 per cento di ottobre, per via di una correzione dell’aeronautica civile (+94 per cento mese su mese a ottobre e +30,3 per cento mese su mese a settembre). Al netto dei trasporti gli ordini sono previsti in aumento di 0,3 per cento su base mensile , dopo +1 per cento mese su mese di ottobre. La componente ordini dell’ISM a novembre ha segnato un aumento a 53 punti e punta a un trend in moderato miglioramento. Gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei dovrebbe segnare un modesto aumento dopo +0,4 per cento mese su mese e indicare che gli investimenti fissi non residenziali potrebbero accelerare a fine 2016.

Ulteriormente, nella stessa giornata verranno pubblicati i dati sulla spesa personale, che a novembre è prevista in aumento di 0,5 per cento mese su mese, dopo 0,3 per cento mese su mese di ottobre. Il reddito personale è atteso in rialzo di 0,3 per cento su base mensile, dopo 0,6 per cento di ottobre. L‘employment report di novembre ha registrato una solida crescita di occupati, ma le ore lavorate e i salari sono stati in rallentamento rispetto al trend recente. Il deflatore dei consumi a novembre dovrebbe aumentare di 0,2 per cento mese su mese (1,4 per cento anno su anno); il deflatore core dovrebbe essere in rialzo di 0,1 per cento su base mensile (1,8 per cento su base annua), con rischi verso l’alto a seconda dell’arrotondamento, e confermare l’avvicinamento all’obiettivo della Fed del 2 per cento.

Concludendo con venerdì 23 dicembre, in area euro usciranno molti dati dalla Francia, tra cui la terza e ultima stima del PIL del terzo trimestre, che dovrebbe confermare il dato di +0,2 per cento su base trimestrale da -0,1 per cento trimestre su trimestre. Le indagini di fiducia nazionali e PMI per il quarto trimestre hanno indicato un’accelerazione dell’attività che è coerente con un avanzamento dell’output di 0,4 per cento trimestre su trimestre. In media quest’anno il PIL è atteso all’1,2 per cento e all’1,3 per cento nel 2017. Sempre all’interno dei confini transalpini usciranno i dati sulla spesa per consumi, che dovrebbe essere ancora in crescita a novembre di 0,6 per cento mese su mese dopo 0,9 per cento su base mensile. La spinta dovrebbe venire dal rimbalzo del settore automobilistico stando ai dati sulle immatricolazioni. I consumi di energia dovrebbero essere ancora in aumento per via delle temperature più basse della media e per un aumento del costo dell’elettricità indotto dalle chiusure a rotazione degli impianti nucleari. Se confermato, la variazione annua passerebbe a 3,3 per cento da 1,5 per cento lasciando i consumi in rotta per un aumento dell’1,3 per cento trimestre su trimestre da -0,5 per cento trimestre su trimestre grazie alla forte entrata nel trimestre finale dell’anno.

Infine, negli Stati Uniti verranno pubblicati i dati relativi all’andamento delle vendite di nuove case a novembre, che sono previste in aumento a 595 mila unità da 564 mila unità di ottobre. La variazione attesa dovrebbe più che compensare il calo del mese precedente e riportare le vendite sui massimi da luglio scorso. Il recente rialzo dei tassi sui mutui potrebbe dare una spinta transitoria alle vendite di case, ma nel medio termine dovrebbe avere effetti negativi sulle transazioni immobiliari. La fiducia dei consumatori dovrebbe infine confermare il rialzo registrato con la lettura preliminare (98), restando sui massimi da inizio 2015 e continuando a segnalare un’espansione rapida dei consumi, sulla scia dell’andamento positivo del mercato del lavoro e del mercato azionario.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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