Settimana Forex, tutti i market mover 13-16 dicembre 2016: FOMC e non solo…

La settimana Forex vede il suo evento principale – per quanto dall’esito largamente atteso – nel FOMC di mercoledì/giovedì. La riunione del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve dovrebbe concludersi con un rialzo dei tassi di 25 punti base, ormai scontato dal mercato, e la valutazione di rischi bilanciati. Il comunicato dovrebbe anche evidenziare che gli obiettivi di pieno impiego e inflazione al 2 per cento sono raggiunti o comunque molto vicini, rilevando un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro e un’espansione diffusa della domanda domestica.

Nel suo comunicato, la Fed dovrebbe pertanto contribuire a spostare definitivamente l’attenzione sullo scenario dal 2017 in poi. Alla luce dell’incertezza sui tempi, i modi e la dimensione del probabile stimolo fiscale, il FOMC dovrebbe mostrare cautela, sottolineando che la politica monetaria terrà conto di eventuali misure espansive. E’ probabile che, se non anche nel comunicato, almeno nella conferenza stampa di Yellen, si registri la svolta restrittiva già attuata dai mercati con il rialzo dei rendimenti e l’apprezzamento del dollaro. Il sentiero dei tassi dovrebbe rimanere in linea con 2 rialzi nel 2017, in attesa di ulteriori informazioni relative alla politica fiscale.

MARTEDì 13 DICEMBRE 2016

Ad ogni modo, per quanto importante, il meeting FOMC non è l’unico evento macro degno di nota all’interno della settimana. Cominciando con martedì 13 dicembre rammentiamo in Spagna la seconda lettura dell’inflazione, che dovrebbe confermare che a novembre i prezzi al consumo sono aumentati di 0,8 per cento su base mensile da 1,1 per cento su base mensile sulla misura nazionale e di 0,2 per cento su base mensile da 0,9 per cento su base mensile in quella armonizzata. L’inflazione dovrebbe altresì aver accelerato di un decimo a 0,8 per cento sull’indice nazionale e 0,5 per cento su quello armonizzato. In Italia verranno pubblicati i dati di produzione industriale attesi rimbalzare a ottobre a + 0,4 per cento su baes mensile. In Germania l’indice ZEW sulle attese a dicembre sarà stabile a 13,8 punti dopo il balzo del mese precedente. Sempre in Germania, i prezzi al consumo dovrebbero essere aumentati di un decimo sull’indice nazionale e rimasti stabili su quello armonizzato.

MERCOLEDI’ 14 DICEMBRE 2016

Nella giornata che segna l’avvio del FOMC sono numerosi i dati macro area euro e dollaro su cui vale la pena concentrarsi. In Francia, ad esempio, la stima finale dovrebbe confermare che a novembre i prezzi al consumo sono rimasti stabili per il secondo mese consecutivo, a 0,5 per cento sulla misura nazionale e a 0,7 per cento su quella armonizzata. In area euro, produzione industriale a ottobre attesa in aumento di solo 0,3 per cento mese su mese dopo il calo -0,8 per cento mese su mese dati i contributi modesti da Germania e Francia. Nuovi dati anche dall’Italia, la cui seconda lettura del dato sull’inflazione di novembre dovrebbe confermare la stima flash con un -0,1 per cento mese su mese sull’indice nazionale e un -0,2 per cento su base mensile in base all’indice armonizzato UE, per un’inflazione annua in salita a +0,1 per cento in entrambi i casi.

Negli Stati Uniti, in uscita i dati sulle vendite al dettaglio, che a novembre sono previste in aumento moderato a +0,3 per cento mese su mese dopo due mesi di rialzi molto sostenuti. Le auto dovrebbero correggere modestamente, in linea con i dati già pubblicati, pur restando su livelli molto elevati. Al netto delle auto, le vendite sono previste in rialzo di 0,4 per cento su base mensile. Il PPI a novembre è previsto in aumento di 0,2 per cento su base mensile, dopo la stabilità vista a ottobre. L’indice al netto di alimentari ed energia è atteso in aumento di 0,1 per cento mese su mese. Infine, la produzione industriale a novembre è attesa in calo di -0,6 per cento su base mensile, con una correzione ampia nel settore utility per via del clima mite. Anche il manifatturiero dovrebbe contribuire negativamente, con una contrazione di -0,4 per cento su base mensile.

GIOVEDI’ 15 DICEMBRE 2016

In area euro è prevista la pubblicazione della stima preliminare di dicembre, che dovrebbe mostrare il PMI composito in consolidamento a 54,1 punti da 53,9 punti. Il PMI manifatturiero è visto ancora in lieve aumento a 53,9 punti da 53,7 punti, con il PMI tedesco a 54,5 punti da 54,3 punti e quello francese a 52,0 punti da 51,7 punti. Indice per i servizi stabile a 53,8 punti.

Più ricca la giornata di dati macro in area dollaro, con il CPI a novembre che è previsto in aumento di 0,3 per cento su base mensile e dell’1,8 per cento su base annua. L’indagine Empire della NY Fed a dicembre dovrebbe invece essere in modesto miglioramento, con l’indice di attività a 2 punti da 1,5 punti di novembre. Ulteriormente, l’indice della Philadelphia Fed a dicembre è previsto in aumento a 11 punti da 7,6 punti di novembre, dopo due mesi consecutivi di correzioni.

VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016

Concludiamo infine con la giornata di venerdì, quando in Francia verrà pubblicato l’indice INSEE di fiducia presso le imprese manifatturiere, che dovrebbe salire lievemente a 104 punti di dicembre da 103 punti di novembre. Complessivamente, in area euro la stima finale dovrebbe indicare che i prezzi al consumo a novembre sono rimasti invariati dopo essere aumentati di 0,2 per cento mese su mese a ottobre. L’inflazione dovrebbe essere confermata in accelerazione di un decimo a 0,6 per cento da 0,5 per cento del mese precedente.

Negli USA, i nuovi cantieri residenziali a novembre sono previsti in calo a 1.250 mila unità, con una correzione solo parziale del forte rialzo di ottobre a 1.323 mila unità, in rialzo del 10 per cento rispetto a settembre.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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