Cross USD-JPY recupera Parziale Terreno dopo Crollo sui Minimi di Marzo in Area 104

Il biglietto verde rialza la testa riportandosi momentaneamente al di sopra di area 106 nei confronti dello Yen, dopo il tonfo della scorsa ottava, con cui le quotazioni sono scese sui minimi dallo scorso Marzo, toccando quota 104,18. Mentre scriviamo, il cross USD-JPY sta guadagnando lo 0,25% e scambia in area 106,15.

La divisa statunitense da ormai quattro settimane aveva dimostrato crescente debolezza nei confronti della valuta nipponica, andando a scavare verso minimi a quasi cinque mesi dopo il meeting della FED, in cui l’istituto centrale statunitense ha espresso i propri timori su una immediata ripresa della crescita degli USA, dopo la recente impennata di nuovi contagi in vari stati del Paese. Il PIL degli Stati Uniti è reduce dalla più forte contrazione trimestrale di sempre.

Il cambio USD-JPY all’inizio di questa nuova ottava è stato invece supportato dalla conferma della ripresa del settore manifatturiero statunitense nel mese di Luglio. L’Institute for Supply Management (ISM) ha infatti rivelato che lo scorso mese l’indice che rileva l’attività della manifattura si è portato a 54,2 punti dai 52,6 punti di Giugno. Superate le aspettative degli analisti che invece avevano indicato un risultato pari a 53,5 punti.

Recupero confermato anche dalla lettura finale dell’Indice PMI Manifatturiero del mese di Luglio rilasciata da Markit, che ha evidenziato un valore paria 50,9 punti, in lieve contrazione rispetto ai 51,3 punti della stima flash e delle attese, ma sopra il valore di Giugno, pari a 49,8 punti.

In entrambi i casi, la lettura sopra i 50 punti di indice ha rivelato che il settore manifatturiero negli USA è ritornato in espansione

Non si può ancora dire lo stesso per la manifattura giapponese, il cui indicatore PMI a Luglio ha evidenziato di essere ancora in contrazione, assestandosi a 45,2 punti, ma tuttavia in miglioramento dai 42,6 punti della lettura preliminare.

Ha invece evitato di crollare il Prodotto Interno Lordo nipponico, che secondo il Cabinet Office giapponese, nel primo trimestre dell’anno è sceso dello 0,6% (al di sopra delle attese -0,7%) su base trimestrale e del 2,2% su base annualizzata (meglio del consensus -2,8%).

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Andamento Quotazioni Cross USD-JPY sul Breve-Medio Periodo

Come in evidenza sul grafico con time-frame giornaliero in alto, sul brevissimo, le quotazioni del cambio Dollaro-Yen si sono riportate a contatto con la resistenza daily che passa sulla media mobile a 25 giorni (la linea mediana sul grafico).

A primo colpo, i corsi potrebbero nuovamente essere respinti verso il basso. Sarà importante non ritornare nuovamente sotto la media mobile a 10 giorni (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico), che si trova nelle vicinanze, in area 109,90.

L’eventuale perdita di EMA 10 potrebbe causare una rivisitazione dei recenti minimi, o quantomeno di area 105-104,80.

Per ambire ad una inversione rialzista più duratura, invece, le quotazioni dovrebbero riconquistare la media mobile a 50 giorni (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico), in chiusura giornaliera o meglio ancora settimanale. Confermato il Break-out di EMA 50, che transita in area 106,90-107, possibili ulteriori allunghi verso area 108-108,50, in prima battuta, e successivamente verso area 110.

Modello di Trading sul Cambio Euro- Dollaro – Valido da 1 a 5 Giorni

Il modello di trading rialzista prende forma in caso di ritorno sopra quota 106,48 in close oraria e fissa i primi due obiettivi in area 106,88 e 107,15; stop loss in caso di ritorno sotto quota 105,82 in chiusura oraria.

Mantenere o incrementare le posizioni Long in caso di allungo oltre quota 107,15 in chiusura di candela oraria, per cercare di prendere profitto in prima battuta a quota 107,55 e successivamente a quota 107,80; stop loss in caso di ritorno sotto quota 106,48 in close oraria.

Lecito insistere con nuove posizioni rialziste in caso di break-out orario di quota 107,80 per approfittare di possibili allunghi in area 108,05 e 108,47, estesi a quota 109,15; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto quota 107,15 in chiusura oraria.

Consigliata l’apertura di Long sulla debolezza in caso di affondo in area 103,10 per sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo a quota 103,73 e in un secondo momento a quota 104,12 estesi a quota 104,52; stop loss in caso di discesa sotto quota 102,65 in close giornaliera.

Il modello di trading ribassista, invece, si attiva con chiusura oraria minore di quota 105,82 e prevede i primi due target price in area 105,57 e 105,17; stop loss in caso di close oraria sopra quota 106,48.

Mantenere o aumentare l’esposizione ribassista in caso di close orario sotto quota 105,17 per cercare di prendere profitto in primo luogo a quota 104,90 e successivamente a quota 104,52; stop loss in caso di recupero sopra quota 105,82 in chiusura oraria.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di rottura oraria di quota 104,52, per cercare di ricoprirsi in area 104,12 e 103,73, estesa a quota 103,10; stop loss in caso di ritorno sopra quota 105,82 in close oraria.

Suggerita l’apertura di Short speculativi in caso di approdo in area 109,15, per approfittare di eventuali storni in prima battuta a quota 108,47 e successivamente a quota 108,05, estesi a quota 107,55; stop loss in caso di ulteriori strappi al rialzo oltre quota 109,80 in chiusura di candela daily.

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