Giappone, riunione Boj conclusa con stimoli monetari invariati

Come da attese, e come diverse volte abbiamo avuto modo di ricordare che nel corso degli ultimi mesi, la riunione della Bank of Japan (Boj) si è conclusa con uno stimolo monetario che è rimasto invariato rispetto al piano precedente. Ad ogni modo, non tutto è rimasto immutato rispetto a quanto era stato diramato nell’ultima occasione del 2016: val dunque la pena cercare di fare un breve riassunto dello scenario applicato dalla Boj a inizio 2017, e intuire cosa accadrà nei prossimi mesi, con riflessi potenziali sullo yen (e non solo).

Migliora la view sulla crescita economica

Fermo restando lo stimolo monetario economico, la Boj ha avuto modo di rivedere le proprie proiezioni di crescita economica. In particolar modo, il rapporto sullo scenario economico (che peraltro dal 2017 diviene trimestrale, invece che semestrale) ha incluso delle importanti revisioni verso l’alto alle proiezioni di crescita economica per il 2017-18, determinate soprattutto dal miglioramento dell’economia globale e dal deprezzamento dello yen.

Sulla base di ciò, la crescita economica per quanto attiene l’anno finanziario 2017 è vista a 1,5 per cento da 1,3 per cento della stima precedente, mentre per il 2018 si prevede una variazione di 1,1 per cento da 0,9 per cento, ancora in crescita di 20 punti base. Rimangono invece invariate le aspettative sull’inflazione, che permangono pertanto su livelli piuttosto elevati a 1,5 per cento nel 2017 e a 1,7 per cento nel 2018, da -0,2 per cento nel 2016. Non sono pochi, ad ogni modo, gli analisti che ritengono queste stime fortemente eccessive, e pertanto potenzialmente smentibili, e ulteriormente rivedibili nuovamente su livelli più contenuti già dai prossimi meeting.

Ancora, la BoJ ha dichiarato di aver rivisto verso l’alto la crescita potenziale dalla precedente stima compresa fra 0 e 0,5 per cento a una stima intorno a 0,5 per cento: la nuova stima, che si colloca nella parte alta del range precedentemente auspicato, è legata alla revisione verso l’alto della serie del PIL degli anni passati, pubblicata a dicembre 2016. Anche l’ufficio di gabinetto, ha peraltro recentemente rivisto verso l’alto la crescita potenziale a 0,8 per cento dal precedente 0,4 per cento.

Un occhio agli Stati Uniti

Nella conferenza stampa a margine della riunione Boj, il governatore Kuroda ha poi puntualizzato sul fatto che permane sullo scenario attuale una vasta incertezza determinata principalmente dagli sviluppi di politica economica negli Stati Uniti, che la BoJ ha annunciato di voler seguire da vicino, attendendosi ad ogni modo che ci sia un’accelerazione della crescita economica stimolata da espansione fiscale. La Boj sembra pertanto valutare il futuro scenario economico statunitense in maniera non certo dissimile da quanto effettuato dalla Banca centrale europea nell’area della valuta unica europea, o da altri istituti monetari, particolarmente attendisti nel cercare di comprendere quello che potrebbe accadere in area USA, ma pur sempre speranzosi che gli annunciati piani di investimento e di riforma fiscale dell’amministrazione Trump possano conferire una buona spinta, fin dal breve termine, alla crescita economica a stelle e strisce.

Scorrendo ancora le dichiarazioni del governatore, concludiamo ribadendo come Kuroda abbia anche affermato che è molto improbabile che un’ondata di protezionismo – come temuto dai primi annunci di Trump – possa diffondersi a livello globale, rimanendo pertanto un fenomeno più circoscritto. Kuroda ha però anche sottolineato che il protezionismo rallenterebbe la crescita globale, evidenziando pertanto i rischi esistenti in tal proposito.

Per quanto poi concerne il cambio valutario dello yen rispetto alle principali controparti, il governatore ha ribadito che la politica del cambio è una prerogativa del Ministero delle Finanze e che la BoJ non ha un vero e proprio obiettivo sul tasso di cambio. Naturalmente, ciò non significa che la Boj non abbia dei “gradimenti” in merito: tant’è vero che pochi minuti dopo, le dichiarazioni di Kuroda si arricchiscono di validi spunti di strategia di politica monetaria, con l’affermazione che lo stimolo monetario proseguirà fino a quando l’inflazione non supererà il 2 per cento. Anche in questo caso, si tratta di una visione rassicurante simile a quella improntata dalla Banca centrale europea qualche giorno fa. E così come la BCE, è probabile che la politica monetaria in Giappone non subisca grandi cambiamenti per gran parte dell’anno.

Uno sguardo agli ultimi dati macro

Concludiamo infine con uno sguardo agli ultimi dati macro economici pubblicati negli scorsi giorni, cominciando dall’update sulla produzione industriale a dicembre che, secondo stime preliminari, aumenta di 0,5 per cento su base mensile, al di sopra delle attese di 0,3 per cento su base mensile, dopo +1,5 per cento su base mensile di novembre. L’espansione è attribuita alla maggior parte dei settori, con la sola eccezione dei beni capitali, che però avevano visto ampia crescita nei mesi precedenti. La variazione trimestrale nel quarto periodo dell’anno è di 1,3 per cento su base trimestrale, dopo +2 per cento nel trimestre precedente; nonostante il rallentamento rispetto all’estate, la produzione industriale conferma il trend di ripresa dell’economia visto a partire dalla parte centrale del 2016, che dovrebbe proseguire nel 2017.

Dal Giappone arrivano poi delle proiezioni che stimano l’espansione dell’output anche nei primi mesi del 2017, con attese di +3 per cento mese su mese a gennaio e +0,8 per cento mese su mese a febbraio. I dati sono in linea con la previsione di una crescita economica piuttosto sostenuto nel corso di quest’anno, sostenuta da uno yen debole e dallo stimolo
Fiscale.

Infine, si riporta un tasso di disoccupazione che a dicembre è rimasto stabile a 3,1 per cento e il jobs to applicant ratio aumentato a 1,43, da 1,42 di novembre. Il tasso di partecipazione al lavoro aumenta invece a 60,1 per cento da 60 per cento, ribadendo che il mercato del lavoro è in sostanziale eccesso di domanda.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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