Yanis Varoufakis, è stato da pochissimo nominato il primo ministro della Grecia, ed è stato soprannominato dai giornalisti una vera e propria “rock-star”. Yanis ha già incontrato il nostro primo ministro Renzi e ha incominciato le prime negoziazioni con i suoi partner europei, per fare in modo di assicurare un nuovo piano di salvataggio per il paese.
La strategia di Yanis Varoufakis
Yanis Varoufakis è un sostenitore molto preparato della “Teoria del gioco”, l’analisi di situazioni basate sulla strategia e la competitività, dove il risultato di uno dei partecipanti è dovuto alle azioni di quegli altri. Yanis ha addirittura scritto un libro su ciò: https://yanisvaroufakis.eu/books/game-theory-a-critical-text/
Secondo Yanis, i paesi nell’Unione Monetaria Europea, sono pronti a spendere molto denaro per continuare a negare la natura sistemica della crisi. Nel caso della Grecia, sono stati spesi molti soldi per evitare che il paese andasse nella situazione nella quale si trova adesso, ma l’unica cosa che è stata raggiunta è quella che adesso sembra che la crisi sia soltanto Greca.
Secondo Varoufakis, sono queste le lacune dell’Euro:
- Un unione monetaria dove è stato rimosso il cuscinetto per evitare possibili shock, aumentando sia la probabilità che la potenza di crisi future.
- Una risposta politica alla crisi che ha coinvolto anche la creazione di piani di salvataggio con fondi tossici che hanno accentuato la crisi.Gli sbilanci macroeconomici che stanno aumentando drasticamente, rendendo le strategie fiscali e monetarie dell’Unione Europea praticamente incoerenti.
- E per finire, una Banca Centrale Europeo, dove i cui interventi decisivi a medio termine, distruggono i risultati per quanto riguarda il lungo termine, portando qualche vantaggio soltanto a medio termine.
Questi fattori, secondo Varoufakis, hanno aiutato la crisi Europea a prendere piede, e in maniera più importante, i precedenti sforzi fatti dai politici per le regioni più colpite da crisi hanno in realtà aumentato i problemi. E inoltre, il prezzo per supportare un paese in difficoltà, aumenta i divari tra il paese creditore e il ricevente.
Questo spiega in gran parte la riluttanza del partito Syriza a continuare con il piano al quale la Grecia (aveva) firmato con il precedente governo, chiamata anche Troika. Syriza ha inoltre rifiutato 7 miliardi in salvataggi. Secondo il Ministro per l’Economia greco, accettare quel denaro, avrebbe soltanto prolungato oppure addirittura peggiorato i problemi che la Grecia e l’Eurozona stanno attraversando.
“The Modest Proposal” di Varoufakis
Questo è il nome del piano inventato da Varoufakis, piano che aiuterà l’Europa ad uscire dai suoi problemi. Il suo manifesto è chiamato “The Modest Proposal”, ovvero “La Proposta Modesta”.
Lui e i suoi collaboratori hanno proposto un New Deal Europeo che fornirebbe il supporto tanto necessario per l’economia della regione greca, ma anche soprattutto, “rientra interamente nel quadro costituzionale per cui i governi europei hanno già concordato”.
Gli elementi chiave di questo New Deal sono:
- Ricapitalizzazione delle banche in difficoltà direttamente “caso per caso” da parte del fondo di salvataggio europeo per la stabilità, piuttosto che dover passare attraverso governi nazionali.
- Investimenti per le piccole e medie imprese in difficoltà negli stati finanziati tramite gli organismi europei esistenti, come la Banca europea per gli investimenti (EIB) e il Fondo europeo per gli investimenti (EIF), e garantito l’accesso alla nutrizione e al fabbisogno energetico di base per tutti i cittadini europei, per mezzo del un programma chiamato European Food Stamp Programme.
Una vera Rockstar!
Questo era un riassunto di quello che Yanis Varoufakis vuole fare per salvare l’Europa, ma secondo voi riuscirà l’ottimista rockstar greca nel suo intento?