Indice FTSE Mib respinto da forte resistenza in area 22.000 punti

La resistenza in area 22.000 punti si è ancora una volta rivelata un ostacolo di breve-medio periodo molto ostico da superare. Nelle prime due sedute dell’ottava in corso il listino azionario principale della borsa milanese si è spinto fino ad un massimo intraday a quota 22.110 punti, dove puntuali sono arrivatele prese di beneficio che hanno rimandato le quotazioni verso il supporto di brevissimo in area 21.800 punti ‘ 21.830 punti seduta 23/09 ).

L’indice Ftse Mib si è accodato al calo che ha coinvolto le principali Piazze finanziarie europee, giù dopo le pessime letture macro sul fronte degli indicatori PMI, che hanno evidenziato il rallentamento delle attività economiche nell’Eurozona, in particolar modo in Germania e Francia. Le suddette stime sono state soltanto parzialmente controbilanciate da un indice IFO tedesco lievemente migliore delle attese. L’indicatore che rileva la fiducia degli imprenditori in Germania, nel mese in corso, si è assestato a 94,6 punti in salita dai 94,3 punti di Agosto, superando di poco i 94,5 punti attesi dagli analisti.

Sul fronte interno, l’istituto di statistica nazionale ha rivisto al ribasso il PIL calcolato sul 2018, abbassandolo a +0,8% da +0,9% della precedente stima; alzando il rapporto sul deficit al 2,2% dal 2,1% precedente. L’ISTAT ha inoltre rivisto al rialzo il debito pubblico, di ben 58 miliardi di euro, portando il rapporto Debito/PIL al 134,4% da 132,2%.

Indice Ftse Mib influenzato negativamente anche dall’inversione al ribasso dei principali indici di Wall Street, che nel pomeriggio della seduta di Martedì 24 Settembre hanno virato in negativo a causa dell’ennesimo stop alle trattative tra USA e Cina sui dazi e per colpa della brutta lettura della fiducia dei consumatori statunitensi elaborata dal Conference Board, in calo nel mese di Settembre a 125,1 punti, scendendo decisamente dai 134,2punti di Agosto. Decisamente deluse anche le aspettative degli analisti che invece avevano indicato un modesto calo a 133 punti.

Tra le singole storie dei titoli che compongono il listino delle Blue Chips italiane si sono ben distinti tutti quelli del settore utility, di norma considerati difensivi, stanno inoltre incontrando il favore di investitori e trader, in quanto beneficiano di uno scenario di tassi in calo. In lieve risalita sopra 142 punti base lo Spread tra BTP e BUND.

Molti trader ne stanno approfittando utilizzando le piattaforme CFD certificate. Ad esempio con OBRinvest (clicca qui per visitare il sito ufficiale) si hanno a disposizione strumenti molto utili come i segnali per poter essere subito operativi sui principali indici azionari. Per saperne di più sui segnali clicca qui per visitare il sito ufficiale.

Andamento future indice Ftse mib sul breve-medio periodo


Gettando un rapido sguardo al grafico con time-frame giornaliero, in alto, ci si accorge come il derivato dell’indice Ftse Mib abbia violato il primo supporto di brevissimo rappresentato dalla media mobile a 10 giorni (la linea di colore azzurro sul grafico).

Le quotazioni, pertanto, sembrano inesorabilmente dirette verso il primo sostegno daily che transita sulla media mobile a 25 giorni (la linea rossa sul grafico), in area 21.680 punti. Il principale supporto multiday, tuttavia, si colloca in area 21.465 punti, livello su cui si colloca la media mobile a 50 giorni (la linea verde sul grafico). Persa EMA 50, in chiusura giornaliera o peggio ancora settimanale, le quotazioni potrebbero accelerare verso il basso con target in area 21.000-20.800 punti. Lo scenario ribassista appena descritto potrebbe essere allontano in caso di chiusura settimanale oltre area 22.000-22.200 punti.

Pattern di trading sul future indice FIB valido da 1- 5 giorni

Il pattern rialzista prende forma nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 21.900 punti e pronostica i primi due target price in area 21.985 e 22.120 punti; stop loss in caso di discesa sotto 21.765 punti in close orario. Mantenere o incrementare le operazioni al rialzo in caso di allungo oltre 22.120 punti in chiusura oraria o giornaliera, per sfruttare eventuali estensioni al rialzo prima a 22.205 punti e successivamente a 22.340 punti; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 21.900 punti in chiusura di oraria o di giornata.

Insistere con nuove posizioni rialziste in caso di break-out orario di 22.340 punti, per cercare di prendere profitto in area 22.425 e 22.540 punti, estesa a 22.775 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 22.110 punti in chiusura di candela oraria. Long sulla debolezza in caso di affondo in area 21.075 punti, per sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo a 21.205 e 21.335 punti, estesi a 21.470 punti; stop loss in caso di ulteriori avvitamenti sotto la soglia dei 20.860 punti in chiusura daily.

Il pattern ribassista, invece, si attiva in caso di discesa sotto 21.765 punti in close orario e fissa i primi due obiettivi in area 21.685 e 21.550 punti; stop loss in caso di chiusura oraria oltre 21.900 punti. Mantenere o incrementare le operazioni Short in caso di discesa sotto 21.550 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera, per cercare di ricoprirsi in prima battuta a 21.470 punti ed in un secondo momento a 21.420 punti; stoppare le operazioni in caso di recupero di quota 21.765 punti in chiusura oraria o daily.

Lecito attivare nuove posizioni corte in caso di close orario minore di 21.420 punti, per sfruttare eventuali flessioni in area 21.335 e 21.205 punti, estesi a 21.075 punti; stop loss in caso di ritorno sopra 21.685 punti in chiusura oraria. Short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 22.775 punti, in ottica di veloci pull-back di prezzo a 22.540 e 22.425 punti, estesi a 22.340 punti; stop loss in caso di allungo oltre 23.000 punti in chiusura di giornata.

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