Rimosso in Anticipo il Blocco dello Short Selling: Bagno di Sangue sul Ftse Mib che cede il 2%

L’indice Ftse Mib non si smentisce mai e quando c’è aria di prese di beneficio, come sempre accade, si distingue quale peggior listino azionario del Vecchio Continente. Il principale indice della borsa milanese ha infatti lasciato sul terreno poco più di 2 punti percentuali, chiudendo la seduta di Martedì 19 Maggio a 17.052 punti. Dopo un avvio di sessione brillante con il Ftse Mib in rialzo dell’1,44% su un top a 17.644 punti, le vendite hanno preso il sopravvento spingendolo fino ad un minimo intraday a circa 16.916 punti.

La sbandata appena descritta era del tutto inattesa, principalmente per ciò che riguarda la portata del calo, in quanto il listino delle Blue Chips italiane era reduce da un brillante Lunedì, in cui le quotazioni erano balzate di oltre il 3%.

Dalle sale operative fanno sapere che l’ondata di vendite è stata causata, con elevate probabilità, dalla rimozione del divieto di Short Selling, deciso dalla Consob con oltre un mese di anticipo, rispetto alla data prestabilita del prossimo 30 Giugno. L’organo di vigilanza sulla borsa, guidato da Paolo Savona, a sorpresa ha rimosso il divieto di vendite allo scoperto, sostenendo che non ci sono più pericoli di speculazione finanziaria al ribasso sui titoli azionari italiani. I risultati si sono visti! Commentiamo noi.

Raffiche di sospensioni per eccesso di ribasso su molti titoli del Ftse Mib, da Telecom a Intesa SanPaolo, passando per Prysmian, Azimut e diverse altre ancora. Ad avere la peggio il titolo del colosso telefonico che ha lasciato sul terreno quasi il 9% dopo che il management del gruppo guidato dall’AD Gubitosi ha rilasciato conti trimestrali inferiori alle attese. Malissimo anche Tenaris, in rosso di poco più dell’8%, senza apparenti motivi. Calo del 5,7% per FCA, dove sul rosso giornaliero hanno pesato immatricolazioni di auto marchiate dalla casa italo-statunitense inferiori a quelle del mercato.

Andamento Future Indice Ftse Mib sul Breve-Medio Periodo

Pesante battuta d’arresto anche per il FIB, mentre stava per rivedere nuovamente la resistenza di breve-medio periodo rappresentata dalla media mobile a 50 giorni (la linea di colore verde sul grafico con time-frame giornaliero, in alto),che transita in area 17.860 punti. Le quotazioni del derivato dell’indice Ftse Mib si sono arrestate su un massimo intraday a 17.665 punti, per poi cedere fino ad un minimo intraday a 16.895 punti e chiudere la sessione diurna a 17.060 punti.

La situazione sul brevissimo rimane alquanto incerta, con le medie mobili minori, a 25 e 10 periodi (rispettivamente la linea rossa e la linea azzurra sul grafico), che si sono appiattite, passando in area 17.180 e 17.095 punti. Sotto l’aspetto tecnico, pertanto, la chiusura di oggi sotto i due livelli appena indicati non è certo un buon auspicio. Ma di recente il Ftse Mib ci ha già abituato a repentini cambiamenti di fronte, a dispetto delle canoniche regole di analisi tecnica.

Sotto area 17.000 punti, comunque, aumenta il pericolo di rivedere prima area 16.500 punti e successivamente area 16.200-16.000 punti. Il principale ostacolo al rialzo, invece, rimane sempre EMA 50, il cui superamento, in chiusura daily o meglio ancora settimanale potrebbe favorire un allungo verso la resistenza statica in area 18.000-18.200 punti, oltre la quale potrebbe svilupparsi una nuova gamba al rialzo con target in area 19.000-19.400 punti.

Pattern di Trading sul Future Indice Ftse Mib – FIB – Valido da 1 a 5 Giorni

Il pattern di trading rialzista prende forma con close oraria maggiore di 17.120 punti e pronostica i primi due target price in area 17.185 e 17.290 punti; stop loss in caso di discesa sotto 17.015 punti in close orario.

Mantenere o incrementare le operazioni al rialzo in caso di allungo oltre 17.290 punti in chiusura oraria o giornaliera, per sfruttare eventuali estensioni al rialzo prima a 17.355 punti e successivamente a 17.405 punti; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 17.060 punti in chiusura di oraria o di giornata.

Insistere con nuove posizioni rialziste in caso di break-out orario di 17.405 punti, per cercare di prendere profitto in area 17.505 e 17.615 punti, estesa a 17.895 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 17.185 punti in chiusura di candela oraria.

Long sulla debolezza in caso di affondo in area 16.255 punti, per sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo a 10.198 punti e successivamente a 16.355 e 16.460 punti, estesi a 16.675 punti; stop loss in caso di ulteriori avvitamenti sotto la soglia dei 15.990 punti in chiusura daily.

Il pattern ribassista, invece, si attiva con chiusura oraria sotto 17.015 punti, e fissa i primi due obiettivi in area 16.950 e 16.845 punti; stop loss in caso di chiusura oraria oltre 17.120 punti.

Mantenere o incrementare le operazioni Short in caso di discesa sotto 16.845 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera, per cercare di ricoprirsi in prima battuta a 16.745 punti e successivamente a 16.675 punti; stoppare le operazioni in caso di recupero di quota 17.060 punti in chiusura oraria o daily.

Lecito attivare nuove posizioni corte con chiusura oraria minore di 16.675 punti, per sfruttare eventuali flessioni in area 16.460 e 16.355 punti, estesi a 16.255 punti; stop loss in caso di ritorno sopra 16.895 punti in chiusura oraria.

Short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 17.895 punti, in ottica di veloci pull-back di prezzo prima a 17.615 punti e successivamente a 17.505 punti, estesi a 17.405 punti; stop loss in caso di allungo oltre 18.080 punti in chiusura di giornata.

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