Indipendenza Catalogna: ecco perché è un rischio per l’euro

L’indipendenza della Catalogna? Un evento ancora lontano, che – se realizzato – potrebbe condurre a importanti conseguenze non solo a livello nazionale. Guai, insomma, a pensare che la questione catalana sia meramente interna al Paese iberico: ma per quale motivo una presa di forza indipendentista potrebbe danneggiare la valuta unica europea?

Quali conseguenze per Spagna e Europa

Per poter fornire una risposta puntuale a quanto precede, bisogna partire ricordando che il governo spagnolo è un governo di minoranza, e l’avvio di un simile processo potrebbe indebolire ulteriormente l’esecutivo nazionale.

Tuttavia, come anticipato, un simile processo sarebbe negativo anche per l’Europa. Al di là delle dichiarazioni di facciata (la Catalogna non vorrebbe uscire dall’Unione Europea e dall’Unione Monetaria, anzi), è pur vero che l’eventuale successo di tale spinta indipendentista potrebbe rivitalizzare le (per ora) sopite spinte alla disgregazione presenti in altre nazioni.

In aggiunta a ciò, la crisi spagnola potrebbe incrementare la difficoltà a raggiungere posizioni condivise sui principali temi dell’agenda politica europea, riaccendendo così i riflettori sul rischio di disgregazione dell’Unione Monetaria, proprio a margine di una stagione elettorale che si è tutto sommato conclusa positivamente per la solidità dell’area euro.

Perché l’indipendenza è un vantaggio per la Catalogna

Oltre che culturalmente, la Catalogna ritiene di poter trarre soddisfazioni dall’indipendenza anche sotto il profilo economico.

La regione catalana è la seconda più popolosa della Spagna, e ha un reddito pro capite ben superiore alla media nazionale (29 mila euro contro 22,7 mila euro). Il suo Pil, di oltre 200 miliardi di euro, è equiparabile a quello di una nazione di discreto rilievo come l’Austria, ed è altresì la prima regione spagnola per contribuzione al prodotto interno lordo nazionale.

Insomma, la Catalogna è una regione particolarmente importante per se stessa e… per la Spagna: per questo motivo il presidente del consiglio Rajoy non lascerà molto spazio alla spinta indipendentista.

Perché l’indipendenza è uno svantaggio per la Catalogna

Se l’indipendenza potrebbe apportare un beneficio (o più di uno!) alla Catalogna, è anche vero che il costo di una dichiarazione unilaterale di indipendenza potrebbe essere molto oneroso per la stabilità finanziaria della Regione e per le sue prospettive di crescita.

In particolare, è possibile che tra le conseguenze negative determinate dalla vittoria del sì all’indipendenza catalana, vi possa essere anche l’esclusione dall’Unione Europea: in caso di separazione non consensuale, infatti, la Catalogna diverrebbe un nuovo Stato e dovrebbe fare domanda di adesione garantendo il rispetto di precisi requisiti economici e politici.

I problemi potrebbero inoltre essere di natura finanziaria ancora più gravi: ad oggi la regione riesce a finanziarsi sul mercato del capitale, nonostante un rating non soddisfacente, grazie ai trasferimenti effettuati dal governo centrale. Allo stato attuale la Catalogna ha un debito di 37 miliardi di euro verso lo Stato Centrale, pari a oltre il 18% del Pil regionale. Nel caso in cui la Regione non riuscisse a onorare il debito, l’accesso la mercato dei capitali sarebbe praticamente impossibile.

Insomma, la Catalogna potrebbe subire delle ripercussioni negative molto profonde dalla sua decisione di tagliare il cordone ombelicale con il governo spagnolo, fino a giungere al bivio tra la scelta dell’introduzione di una propria moneta, e l’uso dell’euro senza controllo sulla base monetaria. In entrambi i casi, due eventi particolarmente delicati che potrebbero determinare delle conseguenze molto pregiudizievoli per il benessere economico del “nuovo” Paese.

Perché tra Catalogna e Madrid non scorre buon sangue

I cattivi rapporti tra il governo spagnolo e la Catalogna non sono certamente nuovi. Ricordiamo che la Catalogna, regione dalla forte spinta indipendentista, ha ottenuto un discreto livello di autonomia solamente nel passaggio dal franchismo alla democrazia, dopo che l’identità catalana era stata repressa duramente durante la dittatura.

Tuttavia, la Costituzione degli anni ‘70 non specificava quali fossero le competenze delle autonomie regionali, e fu necessario attendere fino agli anni ‘90 per poter ottenere una magiore autonomia. Più recentemente, il governo Zapatero e l’amministrazione catalana siglarono un nuovo statuto per l’autonomia, che i popolari di Rajoy però considerarono pericoloso per l’unità del Paese. Nel 2010 la corte costituzionale di Madrid ha poi dichiarato incostituzionale una buona parte degli articoli dello statuto: una sentenza che ha fatto scaturire un rafforzamento della spinta indipendentista, poi ulteriormente accentuatasi nel 2012 quando la regione, nel pieno della crisi finanziaria, chiese il sostegno al governo centrale.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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