Industria risparmio gestito: raccolta in crescita

Cresce la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito nel mese di febbraio. In calo i fondi aperti mentre le gestioni di portafoglio tornano in territorio ampiamente positivo. Per quanto riguarda le singole società di gestione, in testa il gruppo Allianz seguito da Poste Italiane.

Risparmio gestito febbraio 2017

In crescita la raccolta netta a febbraio dell’industria del risparmio gestito a quota 7,45 miliardi di euro rispetto ai 4,63 miliardi di euro del precedente mese di gennaio.

Nel dettaglio, 4,15 miliardi di euro sono stati indirizzati nei fondi aperti, un dato però in flessione dai 5,7 miliardi di euro di gennaio 2017. Da segnalare invece il buon risultato delle gestioni di portafoglio prossime a toccare i 3,3 miliardi di euro, in territorio positivo dopo il passivo registrato nel primo mese dell’anno per più di un miliardo di euro.

Il patrimonio dell’industria del risparmio gestito in Italia ha toccato a fine febbraio il nuovo picco storico a quota 1.960,3 miliardi di euro. Di questi, 968 miliardi di euro sono stati relativi ai fondi e 992 miliardi alle gestioni collettive.

Fondi aperti e società di gestione

Male gli azionari, bene gli obbligazionari. Con riferimento alle singole categorie dei fondi, gli azionari hanno infatti registrato un dato negativo di 55 milioni di euro dopo il risultato positivo di gennaio di un miliardo di euro.

Bene invece la raccolta registrata dagli obbligazionari che è cresciuta a 2,8 miliardi di euro dai 2 miliardi di euro di gennaio. Da segnalare anche il forte rialzo per la categoria dei fondi flessibili che passa dai 332 milioni di euro di gennaio a 1,68 miliardi di euro del mese scorso. Infine i fondi bilanciati, in lieve calo a febbraio a quota 1,1 miliardi di euro rispetto a 1,19 miliardi di gennaio.

Per quanto riguarda i flussi registrati dalle singole società di gestione, davanti a tutti nel mese si posiziona il gruppo Allianz per complessivi 2 miliardi di euro. Secondo posto per Poste Italiane con 1,87 miliardi di euro e gradino più basso del podio per il gruppo Intesa Sanpaolo a quota 1,66 miliardi di euro. Con riferimento agli esteri, si segnalano Credit Suisse con 997 milioni di euro di flussi, M&G con 795 milioni di euro e JP Morgan Asset Management con 354 milioni di euro.

Da evidenziare il rosso di Pioneer (-1,65 miliardi di euro) e di Generali (-513 milioni di euro).

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