Investimenti azionari: meglio in Europa o negli Stati Uniti?

Il mercato azionario sembra essere in grado di conferire nuove soddisfazioni agli investitori che sceglieranno di approcciare alle Borse internazionali con la dovuta consapevolezza. In tal senso, vogliamo ora domandarci: รจ meglio investire in Europa o negli Stati Uniti? Come si evolveranno i principali indici azionari delle piazze finanziarie del vecchio e del nuovo Continente?

Europa

Cominciamo dai confini a noi piรน prossimi, quelli europei. Attualmente gli indici azionari di principale riferimento in ambito continentale stanno mostrando una reazione piuttosto contrastata allโ€™esito degli stress test, condotto sulle piรน importanti banche europee e reso noto venerdรฌ a mercato chiuso. Per quanto concerne le banche italiane, il responso รจ stato molto positivo: delle cinque banche esaminate quattro sono state promosse (e una, Intesa Sanpaolo, si รจ confermata tra le massime eccellenze dellโ€™area), mentre la bocciata (Mps) ha comunque giร  presentato (con ottenuta approvazione) un piano di risanamento che dovrebbe definitivamente sottrarla dalle attuali difficoltร .

Pertanto, in attesa dellโ€™imminente diffusione di importanti dati macro in calendario nei prossimi giorni, gli indici azionari stanno proseguendo nella loro fase di consolidamento. In unโ€™ottica di spostamenti di maggior respiro, continuiamo a osservare movimenti intra-day di lieve entitร , influenzati dai risultati societari che vengono pubblicati nel corso di questa prima parte di agosto.

Piรน nel dettaglio, appare comunque evidente come il tema di fondo di questi giorni sia sempre quello delle banche domestiche e, in particolar modo, il loro rapporto con la gestione dei NPL, i non performing loans. Per il momento, non รจ stata ancora trovata una soluzione di sistema, visto e considerato che lโ€™approccio รจ sembrato privilegiare un impulso piรน specifico, sulle singole banche e, in particolar modo, su quelle piรน problematiche. Appare comunque evidente come i listini dei mercati azionari dellโ€™eurozona (principali e periferici) abbiano tratto sicuro beneficio dalle parole del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha ricordato come il bail-in prevede tutta la flessibilitร  necessaria per gestire condizioni straordinarie.

Oltre al settore bancario, un altro comparto che sta cercando di influire con particolare incidenza sui listini azionari รจ il settore auto che, fortunatamente, negli ultimi giorni ha potuto indurre un contributo particolarmente positivo, grazie alla pubblicazione di incoraggianti risultati semestrali pubblicati dalle maggiori societร  tedesche e francesi. Di rilievo, seppur meno impattante sullโ€™evoluzione degli indici azionari, sono anche i titoli del lusso e del turismo e del tempo libero, che si avvantaggiano โ€“ rispettivamente โ€“ delle buone notizie su LVMH e, per il secondo, del trend di alcuni operatori europei di riferimento (nellโ€™ambito low cost, anche la compagnia irlandese Ryanair).

Per il prossimo futuro a breve termine, prevediamo nuova volatilitร  nel settore bancario, mentre รจ possibile che, nel medio termine, il comparto auto possa tirare un poโ€™ il fiato.

Stati Uniti

Passiamo ora agli indici USA, che per il momento stanno godendo di un buon sostegno derivante dal clima di maggior fiducia riscontrabile sul fronte della crescita economica e dallโ€™incoraggiante andamento delle trimestrali. Naturalmente, non possiamo dimenticare come il dato preliminare del prodotto interno lordo del secondo trimestre abbia in buon parte deluso le aspettative: riteniamo tuttavia che, considerato anche che il dato del Pil (scomposto per le sue principali determinati) รจ meno negativo di quanto possa superficialmente sembrare, non vi saranno grandi ostacoli per poter proseguire una ripresa dellโ€™S&P500, che in attesa di nuove indicazioni che possano fornire importanti spunti nel proseguire la salita, sta comunque consolidando buoni risultati.

Cosรฌ come avviene in Europa, anche negli Stati Uniti le giornate sono scadenzate dalla pubblicazione dei risultati trimestrali, che stanno condizionando anche lโ€™andamento a livello settoriale. Il settore tecnologico, in particolare, continua a mostrare una discreta forza relativa, con risultati in linea o superiori alle attese. Complessivamente, le ultime indicazioni fino ad ora mostrano una crescita media degli utili del settore pari al 4,5 per cento, grazie soprattutto allโ€™apporto dei business legati ai servizi IT e in particolare a quelli di archiviazione cloud. Tra i vari operatori, Amazon รจ riuscita ad archiviare risultati trimestrali nuovamente superiori alle attese, portando avanti una buona crescita dellโ€™utile operativo (+50%) grazie principalmente alla divisione AWS (Amazon Web Services).

A livello macro, i consumi rappresentano ancora il principale sostegno alla crescita economica negli Stati Uniti, con il consenso che si attende una crescita degli utili del settore pari al 6,8 per cento a chiusura dellโ€™intero trimestre. Settore auto penalizzato dai risultati Ford, ma non drasticamente ridimensionato.

Per quanto infine concerne la liquiditร , questa rimane piuttosto elevata grazie alla continua alimentazione dal perdurare di politiche monetarie espansive, con la Federal Reserve che ha lasciato, come da attese, i tassi invariati. Tale atteggiamento di attesa potrebbe comunque essere infranto a settembre, quando il FOMC potrebbe finalmente deliberare la ripresa della strada di rialzo dei tassi di riferimento. Molto dipenderร  dalla pubblicazione dei prossimi dati macro (employment report, e non solo), e dalla preparazione del verbale a cavallo tra le due riunioniโ€ฆ

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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