La Banca Centrale Europea ha attuato una decisione importantissima per quanto riguarda la sua politica monetaria. Lo scorso giovedì, la BCE ha lanciato un programma di acquisto di titoli obbligazionari governativi, che pomperà 60 miliardi di euro al mese dentro il sistema economico europeo, che ormai si trova alle strette.
La Banca Centrale Europea ha affermato, tramite una conferenza stampa, dove lo showman è stato il nostro connazionale Mario Draghi, presidente della BCE, che comprerà obbligazioni governative da Marzo fino alla fine di Settembre 2016.
Tutto questo è stato fatto nonostante la Bundesbank tedesca è ed era in netta opposizione, appoggiata dal fatto che a Berlino sono tutti preoccupati dal problema che questo stimolo permetterà agli stati in fase di crisi di non concentrarsi abbastanza sulle modifiche strutturali, e le modifiche strutturali sono tutte quelle riforme che in questo momento è necessario fare per salvare i paesi in crisi dell’Eurozona.
Una boccata d’aria per i mercati Europa
Il piano aggressivo della Banca Centrale Europa ha mandato il mercato azionario letteralmente alle stelle. Il DAX è cresciuto dell’1.3%, mentre il francese CAC è cresciuto dell’1.5%. In Gran Bretagna invece, il FTSE 100 ha guadagnato l’1%, chiudendo a 6,796.
Simile la reazione oltreoceano
Lo S&P ha avuto una reazione simile agli indici europei, saltando di ben 31 punti circa, per chiudere a 17,813 venerdì. Il NASDAQ è salito di 82.98 punti per chiudere a 4,750.
L’Euro ha continuato a scendere, chiudendo a livelli toccati oltre 10 anni fa (1.13).
I mercati asiatici stanno subendo una grande ondata bullish dopo che Mario Draghi ha rivelato il piano di stimolo monetario, il SGX ha registrato una crescita impressionante, con dei massimi che hanno toccato anche 8774.
Venerdì scorso, anche gli indici australiani sono cresciuti, in linea con il resto del mondo. L’indice Australiano S&P/ASX 200 è salito dell’1.1%, confermando quindi le già buone performance del giorno precedente.
Per quanto riguarda la Cina, la reazione è stata buona anche nel paese con l’economia più grande al mondo. L’indice Shangai Composite è cresciuto dello 0.6%, chiudendo una tre giorni dove ci sono stati solo guadagni. La Banca centrale Cinese ha eseguito quest’anno la prima operazione di riacquisto, pompando denaro dentro il sistema finanziario, dopo aver nel complesso inserito ben 269,5 miliardi di yuan (43,4 miliardi dollari) nel rifinanziamento alle banche, in vista delle vacanze del Capodanno cinese del mese prossimo.
Le notizie dalla Cina sono incoraggianti, il Premier Li Keqiang ha affermato, durante un discorso al World Economic Forum a Davos, che il paese avrà presto un ritmo di crescita “appropriato”