Le commissioni bancarie italiane sono le più care d’Europa

Le commissioni sui conti correnti sono troppo care e la decisione di aumentarle da parte di molti istituti di credito non è certo passata inosservata. Lo scopo del rincaro è di coprire i grandi costi di salvataggio che sono stati imposti ‘dall’alto’ ai sistemi di credito ma, a conti fatti, chi ci rimette è ancora una volta il consumatore. A denunciare la sproporzione delle commissioni ci ha pensato Bankitalia e il Cgia di Mestre, ente occupato nella ricerca e nell’analisi della situazione economica del paese. In particolare, il Cgia ha focalizzato la sua attenzione sulle commissioni nette che vengono incassate dalle banche del paese, le quali si rivelano essere le più alte di tutta Europa.

I dati parlano chiaro, perché la Francia si propone a quota 32.9, l’Austria a 27.5 e la Germania a 26.2. Stiamo parlando di miliardi di euro, che in Italia raggiungono la somma di 30 miliardi, quindi più alta, e di molto, rispetto alle commissioni incassate al netto dagli istituti di credito del vecchio continente.

La crisi economica ha indotto la crescita delle sofferenze bancarie e la contrazione dei tassi ha sicuramente ridotto i margini di guadagno degli istituti di credito. Le banche italiane hanno quindi ritenuto opportuno ridurre gli impieghi e aumentare i ricavi che derivano dalle commissioni dei prodotti. Sicuramente il peso dei costi fissi c’è eccome e si fa sentire a grande voce in fase di bilancio. Negli ultimi sette anni, quindi dal 2008 al 2015, la crescita dei costi dei prodotti bancari quali conti correnti, gestione delle carte e altre servizi è lievitata e non ha avuto eguali nel resto d’Europa. Il Cgia ha infatti dimostrato che l’Italia ha incrementato questi costi del 20%, mentre negli altri paesi europei la percentuale si è stanziata al 10% circa, con l’11% della Gran Bretagna, mentre in altri paesi i costi di gestione hanno subito un calo. È accaduto in Germania con il -4.6%, in Belgio con il -7% e nei Paesi Bassi, che hanno visto diminuire i costi per la gestione dei prodotti bancari del -27%.

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