Le mire espansionistiche della Russia: che cosa aspettarsi?

Un boomerang non stop quello che sta colpendo i mercati internazionali in questi giorni sempre più instabili.

La Russia è la lucerna della borsa in questi giorni, dato che sta ricorrendo a strategie di politica estera particolarmente feroci: l’ultima vorrebbe che ci fosse un’altra annessione, dopo quella della Crimea, stavolta con l’Ossezia del Sud.

Un problema che potrebbe essere percepito dai vari paesi membri dell’unione europea, dato che l’aumento dell’influenza sovietica dal punto di vista internazionale è sicuramente un possibile allarme, in termini di potere di reazione sovietica, sul fronte del peggioramento dei rapporti internazionali e delle sanzioni comminate.

Intanto, il petrolio, di cui la Russia è tra i principali esportatori sta avendo dei rimbalzi delle quotazioni verso l’alto, malgrado le attese siano verso un continuo ribasso dei prezzi. Nel riquadro seguente, possiamo notare questo particolare:

russia-gennaio-2015

Ma ciò è sicuramente dovuto anche alla diminuzione dei volumi di borsa verso la fine della sessione settimanale, dopo di che ripartirà il giro di fronte, dal lato della produzione, rimettendosi in moto la conflittualità tra i vari produttori che continuano a saturare il mercato con un quantitativo che non verrà assorbito in tempi brevi. In condizioni di scarsa liquidità, è più semplice che prevalga un solo lato del mercato.

L’Europa ha bisogno della Russia ma la Russia non ha bisogno dell’Europa, quanto l’Europa: questo è il punto che sta facendo “spremere le meningi” agli alti dirigenti. Siamo proprio sicuri di danneggiare l’economia sovietica con la sola svalutazione del cambio, vista la grandissima quantità di oro e valute estere? Certo, si troveranno in difficoltà transitorie le grandi distribuzioni così come le produzioni di beni di consumo e di esportazione internazionale, così come le aziende che si approvvigionano dall’estero, acquistando ad esempio in dollari. Ma, oltre questo, la pronta reattività del cambio si ha nello spazio di pochissimi giorni.

Quali opportunità di investimento vi sono per chi vuole fare trading con il rublo russo?

Il cambio è caratterizzato da un continuo saliscendi, ma questo saliscendi è graduale nel tempo. Quindi, più che per le opzioni ladder, si può optare per le opzioni intervallo. Quando riteniamo che il cambio abbia già raggiunto il punto di massimo intra-day (massima svalutazione del rublo nei confronti del dollaro Usa) possiamo cercare di entrare sul mercato stabilendo entro quale range si stabiliranno i prezzi. Il range lo possiamo stabilire noi oppure il broker. Tutto dipende dal tipo di strumento finanziario. Le opzioni classiche call/put anche possono essere molto utili nel caso ma bisogna cercare di capire come entrare nel mercato, in ragione del prezzo finale (può essere inferiore o superiore al prezzo iniziale) e soprattutto della scadenza. Non sempre possiamo vendere anticipatamente le opzioni: quindi, dobbiamo capire se in quella tempistica, al di là del prezzo finale che abbiamo localizzato ed individuato, vi possano essere delle deviazioni transitorie dei prezzi, tali da compromettere le nostre previsioni iniziali.

Non dimentichiamo, poi, l’opportunità di sfruttare le opzioni one touch per le quali dobbiamo decidere se il prezzo sfiorerà o meno il traguardo fissato dal broker e, in tal caso, nel rispetto delle ulteriori condizioni stabilite per quel tipo di opzione (ad es. il prezzo deve superare dal di sopra o dal di sotto il traguardo dei prezzi), bisogna cercare di capire se la reattività di ritorno dei prezzi sarà tale da non toccare per la seconda volta il target (appunto One Touch). La rosa delle opzioni “One Touch” è stabilita dal broker e le potete scegliere durante il fine settimana. La durata di tali opzioni è particolarmente lunga ma lo stop alla nostra operazione di trade avviene quando all’ultimo monitoraggio da parte della piattaforma ne deriva il raggiungimento dell’obiettivo. Quindi, non impossibili come sembra: basta capirle.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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