L’iPad Pro è inadeguato. Attenzione investitori Apple

Apple, insieme a compagnie del calibro di Microsoft e Google, è tra le aziende con più grande capitalizzazione al mondo. Ma i problemi potrebbero essere molto vicini per l’azienda di Cupertino, problemi che potrebbero portare l’azienda alla crisi vissuta qualche decennio fa, crisi dalla quale Steve Jobs riuscì a salvare un’azienda senza stimoli e idee come Apple in quegli anni.

Adesso i problemi potrebbero non essere soltanto provenienti dalla scarsa inventiva degli ultimi anni, ma anche dal CEO, che è attualmente Tim Cook, il quale ha fatto una dichiarazione abbastanza infelice sull’attuale mercato dei computer:

“Perché comprare un computer se c’è un iPad Pro?”

Vediamo però quello che ha detto in maniera più estesa, nell’intervista con il “The Independent”:

“Penso che se sei in cerca di un PC, perché dovresti ancora comprarlo? No veramente, perché ne dovresti comprare uno?” […]

“Sì, l’iPad Pro è il sostituto per un notebook o un desktop per tantissime persone. Inizieranno ad usarlo e giungeranno alla conclusione che non hanno bisogno di usare nient’altro se non i loro telefoni”.

Tim Cook ha anche affermato che l’iPad Pro sarà molto utile per gli artisti e gli altri creativi, dimostrando la facilità d’uso della Apple Pencil e del sistema sonoro del nuovo iPad Pro.

Secondo Cook le vendite della nuova Apple TV sono state “molto buone” (anche se non c’è stato alcun dato sulle vendite).

Tim Cook l’arrogante

Le parole di Tim Cook mi hanno fatto rabbrividire a dir poco. Ammesso e non concesso che l’iPad Pro sia destinato ad un pubblico che debba lavorare o/e studiare con il proprio dispositivo, come può Tim Cook anche minimamente immaginarsi che l’iPad Pro possa sostituire i computer laptop, oppure quelli fissi?

A partire dalla limitazione software: un iPad Pro con iOS, non ha un filesystem, che permette di gestire in maniera semplice i vari file presenti in un computer. E poi per non parlare del fatto che l’iPad è bloccato a livello hardware, non è possibile ad esempio scaricare qualsiasi applicazione che vogliamo (libertà dell’utente) ed il sistema operativo iOS è “castrato”, ovvero limita pesantemente l’utilizzo del proprio dispositivo, ad esempio il fatto che non sia ancora presente un vero e proprio multitasking, anche a 10 anni dall’uscita del primo iOS.

Chi deve lavorarci, semplicemente non può. L’iPad Pro si limiterà ad essere un semplice giocattolino da tirare fuori giusto per farsi vedere dagli altri.

Vogliamo poi parlare dell’hardware? Come pensa Tim Cook che uno schermo da 12 pollici possa sostituire anche solo un laptop da 15? Come si può editare un filmato 4k con iPad Pro? Come si può fare qualsiasi altra operazione professionale con una cosa del genere?

Non sono nemmeno presenti output fondamentali per l’utilizzo pro, come ad esempio l’HDMI oppure la presa ethernet, o almeno una USB 3.0 o type-C. Non è presente alcun output.

Parliamo poi degli accessori: la Apple Pen dura in media 30 minuti di utilizzo, come può un professionista, che di norma ci passa ore sul suo dispositivo principale ad usare un iPad Pro come dispositivo primario?

L’uscita di Tim Cook è stata altamente infelice, e questo dimostra che se la Apple continuerà a non innovare e a dimostrare questo tipo di arroganza, è destinata a fare la stessa fine che fece 20 anni fa, prima che Steve Jobs riprendesse le redini dell’azienda.

iPad Pro è uno scherzo per i professionisti, che in realtà sanno già cosa comprare per sostituire eventualmente un laptop (e non certamente un desktop, che rimane insostituibile), si chiama Microsoft Surface Pro 4, ed è un tablet che può considerarsi veramente completo per un utilizzo professionale. E’ sufficiente guardarsi intorno per capire che Cook sta peccando di presunzione.

Attenzione investitori Apple, perché se Apple continuerà su questa falsa riga, le vendite diminuiranno e il valore delle azioni crollerà.

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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