Oro: crollano i prezzi, ai minimi da febbraio

I prezzi dell’oro sono scesi nelle ultime sedute fino a 1.181 dollari l’oncia, ai minimi dall’inizio del mese di febbraio. Che sia soltanto l’inizio di un crollo delle quotazioni del metallo giallo? Un articolo riportato dall’autorevole sito economico americano “Marketwatch” ipotizza che a breve potrebbe registrarsi una caduta verticale dei prezzi, per il verificarsi di un evento di portata colossale per il mercato aureo globale.

Oro quotazioni


La febbre dell’oro sembra aver intrapreso una prima fase calante. Da inizio anno si era assistito al rally del prezioso metallo ma dopo una prima serie di rialzi consecutivi dei prezzi a seguito delle elezioni di Trump, sembra essere stato improvvisamente abbandonato dagli investitori.

Ieri le quotazioni sono scese sotto la soglia dei 1.200 dollari l’oncia per spingersi fino a 1.181 dollari, il minimo degli ultimi 9 mesi.

In attesa dell’annuncio della Federal Reserve, ormai prossima ad alzare il costo del denaro, e con il super dollaro degli ultimi tempi, gli investitori sembrano non puntare più sul metallo giallo.

Da inizio anno comunque l’oro è ancora in territorio positivo, con un rialzo ad oggi di circa il 12 per cento.

India divieto importazioni oro

Un articolo riportato dall’accreditato portale statunitense Marketwatch mette in risalto che a breve potrebbe registrarsi una forte discesa dei prezzi del metallo giallo, per il verificarsi in India di un evento di portata gigantesca per il mercato aureo mondiale: il divieto temporaneo di importare oro.

Secondo le indiscrezioni emerse nelle ultime ore e pubblicate dall’autorevole quotidiano economico USA, il governo di Nuova Delhi sta prendendo in seria considerazione un simile provvedimento, da mantenere fino a mese di marzo 2017.

È risaputo che l’India è uno dei più importanti importatori di oro su scala globale, circa 700 tonnellate l’anno. È evidente che se le importazioni dovessero essere fermate per alcuni mesi, la domanda registrerebbe una caduta repentina e le quotazioni di oro calerebbero in misura considerevole, dimezzando o anche più, l’attuale valore.

Questa motivo, a cui si aggiunge il ritiro dalla circolazione delle banconote da 500 e 1.000 rupie da parte del governo del paese nelle scorse settimane, starebbe spingendo gli investitori indiani su altri asset, ad iniziare dai Bitcoin. Nei giorni scorsi in India il prezzo del Bitcoin ha oltrepassato i 900 dollari contro i 700 dollari mediamente richiesti su altri mercati. Si evince dunque uno spiccato interesse della popolazione indiana per tale tipologia di investimento.

Nessun annuncio ufficiale è comunque arrivato sul divieto di importazioni da parte del governo di Nuova Delhi e dunque il pericolo di un crollo vertiginoso dei prezzi dell’oro (per alcuni analisti anche fino a 200 dollari l’oncia) dovrebbe essere scongiurato, almeno al momento.

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